Al via in Sicilia nuovi impianti tecnologici per il Trattamento meccanico biologico dei rifiuti a supporto della raccolta differenziata. Il primo sarà costruito in contrada Timpazzo a Gela, il cui appalto è stato aggiudicato all'Ati "Consorzio Integra-Consorzio Stabile Agorà", con un ribasso del 12.67% per un importo di 21,407 milioni di euro, oltre 310mila euro per la progettazione esecutiva.
Il secondo impianto è quello di contrada Pace a Messina, dove è stato superato il contenzioso che non permetteva il prosieguo dell'appalto, già aggiudicato, e dove verrà realizzata una piattaforma, che entro un anno potrà entrare in funzione, per il trattamento dei rifiuti compost, differenziato e indifferenziato. In entrambi i casi, si tratta di impianti necessari al pretrattamento del rifiuto indifferenziato e al compostaggio della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata, in modo tale da diminuire la quantità finale di rifiuti che vanno in discarica.
L'impianto di Gela avrà una potenzialità di 280 tonnellate di rifiuto indifferenziato al giorno e di 80 tonnellate per la frazione organica. Il termine di conclusione dei lavori è previsto in 8 mesi. L'avvio dei lavori per la nuova vasca, all'interno della stessa piattaforma di Timpazzo, è invece previsto per il prossimo mese di febbraio, dopo la bonifica dagli ordigni bellici presenti nella zona.
"I due nuovi impianti - afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - si inseriscono nel progetto sul riciclo dei rifiuti che il governo ha avviato e che vede come prioritario l'aumento della raccolta differenziata e la costruzione di nuovi centri di compostaggio. In questo modo, insieme a un altro intervento, previsto in contrada Cozzo a Enna, stiamo mettendo le basi per far funzionare la raccolta differenziata e creare, quindi, le condizioni per avviare, anche in Sicilia, il comparto industriale relativo all'economia circolare. Un ringraziamento va al dirigente generale del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, Salvo Cocina".
Cautela nelle nuove assunzioni di personale e aumenti salariali alla Regione. Un avvertimento che arriva direttamente dalla commissione di esperti incaricata dal governatore, Nello Musumeci e composta da Angelo Cuva, Carlo Amenta, Corrado Vergara, Riccardo Compagno, Giovanni Maniscalco, Caterina Ventimiglia, Giovanni Immordino e Antonino Sciacchitano
"È opportuno - si legge nella relazione della commissione tecnica - da parte del governo procedere a monitorare e riprendere le iniziative già in atto sulla riduzione del costo del personale considerando però che eventuali risparmi possono essere parzialmente vanificati dalla competenza sulla spesa previdenziale dello stesso ente. La spesa previdenziale va analizzata per comprendere quali siano i rischi di spesa non ancora manifesti nei conti. Tali considerazioni impongono pertanto grande cautela nel considerare la possibilità di ulteriori incrementi di unità di personale e aumenti retributivi, anche in conseguenza di processi di riorganizzazione degli enti partecipati".
Per gli esperti eventuali posti messi a concorso "possono trovare spazio solo a valle della considerazione congiunta di spesa per lavoro dipendente e spesa previdenziale che richiede analisi approfondite da effettuare in tempi più lunghi".
Sul fronte sanitario, la commissione ritiene che "la spesa va ridotta proseguendo nelle iniziative già in corso, potenziando i meccanismi già individuati e ipotizzando nuove e più efficaci soluzioni". "Si tratta di una spesa che ha un impatto notevole sul complesso delle uscite e i recuperi in efficienza possono tradursi in significativi risparmi", sostiene la commissione tecnica.
Esperti anche a caccia di altre soluzioni. Come quella di provare a ridurre il debito dismettendo il patrimonio immobiliare che fa capo alla Regione.
Secondo gli uomini della commissione "va iniziato immediatamente il lavoro di verifica degli accantonamenti già impegnati al fine di verificarne l'adeguatezza, sulla base anche delle indicazioni già ricevute dalla Corte dei Conti e dell'intercorso confronto, e di intraprendere un processo di analisi che dia la possibilità di restituire un quadro veritiero e corretto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Regione".
Perché "va infatti evidenziato come la Regione siciliana presenti già, al 31 dicembre del 2016, un patrimonio netto negativo di 7,6 miliardi di euro e le descritte operazioni di verifica sugli accantonamenti potrebbero ulteriormente ampliare tale valore consegnando un quadro molto critico dell'intero equilibrio patrimoniale".
"In tal senso va anche evidenziato - scrivono - come la definizione del lavoro di individuazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, da accelerare con la massima urgenza, potrebbe portare all'emersione di plusvalori da considerare positivamente nel quadro di giudizio sulla situazione dell'ente".
Anche sul fronte delle società, la commissione sostiene che "va iniziato un processo di riorganizzazione del perimetro delle partecipate con una analisi attenta delle possibilità di recupero di efficienza, con conseguente eventuale liquidazione delle società e degli enti ormai non in condizione di proseguire l'attività".
"Grande attenzione deve essere posta nella individuazione delle soluzioni relative alla liquidazione degli enti in quanto non pare esserci spazio per l'assorbimento di funzioni senza una riduzione delle spese per i lavoratori dipendenti delle società - si legge nel documento - Una verifica sulle partecipazioni appare necessaria anche per la eventuale possibile dismissione finalizzata alla riduzione del debito con miglioramento degli oneri finanziari".
E "va esercitato un controllo e un coordinamento più stringente sulla spesa degli enti che ricevono trasferimenti dalla regione e va iniziato un lavoro di analisi del meccanismo di trasferimento e delle possibilità di monitoraggio".
---Musumeci sui conti della Regione: "Disavanzo di quasi sei miliardi"
----Un disavanzo di 5 miliardi e 900 milioni di euro e un indebitamento di 8 miliardi e 35 milioni di euro. E' la fotografia, seppur ancora parziale, dei conti della Regione siciliana fatta da una commissione tecnica incaricata dal governo Musumeci per "fare una operazione verità". A fornire i dati in conferenza stampa è il presidente della Regione, Nello Musumeci. "Con il bilancio che abbiamo trovato non possiamo farci grandi illusioni - prosegue -, almeno per i prossimi tre anni. Questa situazione peserà sulla libertà di manovra dell'Esecutivo. Bisognerà pensare prima di tutto a contenere la spesa pubblica e a rilanciare gli investimenti per alimentare la crescita". Musumeci parla anche della nomina di Maria Mattarella, al suo fianco, insieme all'assessore Gaetano Armao in conferenza stampa. "La scelta di Maria Mattarella come segretario generale della Regione non è stata sollecitata da alcuno ma è stata ponderata e determinata solo dalle competenze dell'avvocato, dalla stima di cui gode all'interno della pubblica amministrazione".
LE REAZIONI NEL WEB
Anna M: Siamo sull' orlo di una crisi di nervi!
Vittorio: Vorrei capire, i dirigenti ed i componenti degli uffici del dipartimento bilancio, a cominciare dal ragioniere generale, che fino ad "ieri" (cioè Crocetta imperante) avevano certificato che tutti i conti erano in regola, sono ancora al loro posto come si suole dire "tutti belli frischi e pittinati"? E la Corte dei Conti che aveva parificato il bilancio adesso che dice? Faranno tutti parte dell'ennesimo mistero siculo?
Roberto: caro presidente il modo per togliere il disavanzo c'è: INIZIA A FAR PAGARE LE TASSE AI PETROLIERI, inizia a riscuotere la tassa del bollo auto, visto che siamo in pochi a pagarla, inizia a far pagare le tasse a chi ha uno stabilimento balneare equo, inizia a vendere il patrimonio della regione sfitto, inizia a far pagare l'ingresso nelle riserve naturalistiche, elimina gli sprechi della politica regionale, e se avete coraggio togliete il vitalizio agli eredi dei deputati regionali e a quelli viventi, ecc ecc. insomma il modo per risollevare la regione c'è, ci vuole solo coraggio.
Pirro: Ci vuole coraggio,idee chiare e soprattutto onestà e moralità. Questa compagine che ci governa non credo possieda i requisiti di cui sopra
Galapagos: Si sono mangiati pure i banchi di Sala d'Ercole e la carta igienica dei cessi di Palazzo d'Orléans...
PILLOLE
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I governatori più popolari del web, Musumeci al tredicesimo posto(gds.it)