Con rammarico ho preso atto, nel corso di una recente riunione del direttivo del movimento “Il Faro”, del venir meno dei presupposti per la mia permanenza all’interno di tale compagine.
Ho condiviso con entusiasmo il progetto del movimento che aveva nella collegialità e nel rispetto della volontà della maggioranza i suoi cardini.
Per motivi che a me sfuggono, alcuni dei componenti di più antica militanza hanno deciso di allontanarsi da tali principi assumendo iniziative autonome e non condivise dalla maggioranza del direttivo.
Ho accettato di entrare a far parte dell' attuale giunta di governo locale su unanime condivisione, ad eccezione del consigliere Francesco Megna, del direttivo che ritenne opportuna una tale iniziativa nell’interesse superiore della nostra comunità.
Ho portato avanti il mio incarico senza velleità politiche e tantomeno economiche, visto che l’impegno amministrativo è stato certamente più gravoso - sia in termini di carico di lavoro sia in termini di responsabilità - e meno remunerativo della mia precedente attività lavorativa.
Mi ha stupito, pertanto, il comportamento assunto dalla minoranza del direttivo nel corso dell’ultimo incontro per la assoluta carenza motivazionale circa l’inatteso e repentino cambio di rotta.
Con il senso di responsabilità che, ritengo, mi ha sempre contraddistinto, ho pertanto assunto la decisione di lasciare il movimento insieme alla maggioranza del direttivo che ha condiviso le mie perplessità nelle persone di Angelo Biviano, Gaetano Barca, Nino Manfrè, Angelo Pajno e Angelo Scafidi.
Nondimeno desidero ringraziare gli altri componenti del direttivo nelle persone di Gesuele Fonti, Rita Villanti e Francesco Cincotta per quanto con gli stessi in passato condiviso.
La mia decisione mi porta inoltre, per coerenza e correttezza, a rimettere le deleghe di cui sono titolare al Sindaco Giorgianni, che ringrazio per la stima e la fiducia che ha voluto accordarmi in questi mesi ritenendomi io semplicemente una esponente della società civile prestata alla politica.
Un ringraziamento sentito va, infine, ai funzionari e dipendenti tutti del Comune di Lipari con i quali mi sono trovata ad operare nonchè a quei lavoratori che, nei vari settori di cui mi sono occupata, mi hanno collaborato con entusiasmo e, spesso, anche con spirito di sacrificio.
IL PUNTO E VIRGOLA
A Lipari durante la presentazione dell’evento calcio Milan 2017, in molti hanno notato che non c’era campo. Non solo per il pallone ma anche per gli smartphone. Quando è arrivato il segnale si era già stabilito chi era della partita e chi no.
Così il "virus" che si é infilato nell’amministrazione comunale di Lipari che porta alla moria infantile degli assessori soprattutto al turismo, diventa quasi una maledizione sui programmi e gli stili politici che meritano traduzioni per le prossime elezioni. Il terzo assessore al turismo ha fatto la valigia (poi rientrate alla base su input del sindaco).
Uno dei tanti del cambio in corsa ma senza fretta. Bisognerà capire se queste dimissioni sono da paziente o da medico, se da mittente o da destinatario. Gli spiragli dell’ingambismo” politico sono solo la motivazione del pensiero che: alle Eolie tutti sono insostituibili quando prendono i voti e quando li danno. Per il resto si aspetta la palla da mettere al centro sperando di vedere la porta d’ingresso o d’uscita ma con la certezza che esista sempre anche quella per la via di fuga. La sicurezza non é mai troppa.
La Pajno ha tirato, ma il sindaco ha parato e deviato in corner...