ansa2Lipari - Mobilitazione per far riaprire il punto nascita dell'ospedale: anche le donne che hanno costituito il comitato "Nasciamo a Lipari" sono intervenute in consiglio comunale per dare forza alla giunta guidata da Marco Giorgianni che ha nuovamente sollecitato la Regione e il ministro della salute Beatrice Lorenzin a evitare i trasferimenti a Messina, Milazzo o Patti delle partorienti isolane.
   L'altra notte, alle 3, una donna di 25 anni all'ottavo mese, a causa del forte vento è rimasta bloccata nell'isola perché l'elicottero del 118 di Messina non ha potuto operare in quelle condizioni meteo ed è dovuto intervenire da Palermo un velivolo più grosso. "Non ci possono essere differenze di trattamento rispetto ad altri Comuni che sono stati autorizzati - ha detto il sindaco - nonostante i parti siano inferiori a 500 l'anno (vedi Pantelleria, Bronte e Licata 'feudi politici'). In ogni caso l'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi e la commissione dell'Ars verranno a Lipari a relazionare all'amministrazione, al consiglio e alla cittadinanza". (ANSA).

---Riunione del consiglio comunale sul punto nascita dell'ospedale ancora chiuso. In aula 13 consiglieri, il sindaco Marco Giorgianni, il vice Gaetano Orto, gli assessori Fabiola Centurrino e Giovanni Sardella, il nuovo segretario generale Vincenzo Scarcella ed il vice Giovanni Famularo. Presenti anche i rappresentanti del comitato "Nasciamo a Lipari" e una delegazione di donne.

Le interviste ai consiglieri Lauria e Biviano con un botta e risposta anche sulle responsabilità politiche. 

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Il servizio di Rai 3 TGR Sicilia trasmesso alle ore 19,30 del 19 01 2016 con riprese di Bartolino Costa. 

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Il cosigliere Pietro Lo Cascio, La Sinistra ha proposto di inserire all'ordine del giorno "azioni di difesa del territorio contro le trivellazioni per strazione carburante nel Canale di Sicilia e nel Mar Mediterraneo".

Il consigliere Antonio Casilli ha comunicato che il sindacato ha presentato una nota e si è dato lettura (la si può visionare a seguire ndd).

Il sindaco Giorgianni ha relazionato sulla riunione che sul punto nascita ha avuto nella commissione regionale a Palermo ribadendo che non condivide una eventuale proroga ma occorre fare di tutto per mettere il reparto in sicurezza. Ci deve essere un investimento forte. Non ci possono essere differenze di trattamento rispetto ad altri Comuni che sono stati autorizzati nonostante i parti non siano 500 l'anno (vedi Pantelleria, Bronte e Licata "feudi politici" ndd). Questo deve essere chiaro. In ogni caso l'assessore Gucciardi e la commissione dell'Ars verranno a Lipari a relazionare all'amministrazione, al consiglio ed alla cittadinanza.

Bartolo Lauria, Forza Italia: ci sono precise responsabilità sulla sanià eoliana che è in pieno declino. Sono nostri diritti. E i politici regionali li devono attuare. I responsabili vanno identificati. E duro attacco ai rappresentanti dell'Udc e del Pd a livello regionale e nazionale. E anche al nuovo Centro Destra di Alfano e della Lorenzin. Ed elogio ai rappresentanti del comitato "Nasciamo a Lipari". E ha anche ricordato che l'altra notte una partoriente ha rischiato la vita. Dov'è la maggioranza? Se il consiglio si riunisce è grazie alla minoranza. Ormai da tempo.

Peppe Finocchiaro, Mpa: e' evidente che ci sono responsabilità politiche. Noi dall'amministrazione non siamo stati coinvolti.

Giacomo Biviano, Pd: il punto nascita dovrà riaprire ma in sicurezza. Sulle responsabilità si gioca a ping pong tra ministro della sanità, Regione, assessore e Ars. Ma la questione parte da lontano dai tempi dell'assessore Russo che venne anche a Lipari a ribadire il suo no.

Pietro Lo Cascio, La Sinistra: Va elogiato il lavoro fatto dal comitato che ha raccolto oltre 3 mila firme e ha anche avuto una rilevanza nazionale. E' un falso che ci sono solo 7 nascite l'anno, perchè altre 110 sono avvenute negli ospedali del messinese. Vogliamo comprendere che la giunta Giorgianni sul punto nascita a livello nazionale e regionale non è stata tenuta in considerazione? Mi chiedo cosa si sta facendo concretamente. Che verrà a fare la commissione regionale a Lipari quando non ha tenuto conto ad oggi delle richieste della giunta?

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Antonio Casilli, Gruppo MIsto: oggi parliamo di punto nascita ed a giorni parleremo dei vari reparti e dei servizi. E' chiaro che ci sono le responsabilità politiche. C'è un ospedale che ha dei locali enormi ma che sono vuoti. Abbiamo prso tutti. Possiamo andarcene a casa tutti. Lipari ha avuto 2 personaggi politici. Agostino Giorgianni: fin quando c'è stato lui in servizio e non è stato mai toccato nulla. Eppure io sono stato sempre in contrasto. Poi c'è stato il ministro Gianpiero D'Alia, il primo eoliano: c'era una proposta di legge sulle isole minori che ha anche avuto l'input locale e non mi passa... E non possiamo prendercela con il direttore sanitario dell'Asp perchè se non ha soldi non può spendere. Il prossimo passo sarà la chiusura della riabilitazione.

Francesco Megna, Il Faro: sembra che il tempo si sia fermato. Potremmo riapprovare oggi l'odg approvato 5 anni fa. Identica situazione. Se esistono le deroghe non ci devono essere delle differenze di trattamento. Eppure ci sono state. Tutto questo è squallido. Se passa la linea costi-benefici ci tagliano tutto, la scuola ad Alicudi... Ecco che bisogna lottare. Per il punto nascita prima chiediamo la deroga e poi la messa in sicurezza. Sulla problematica bisogna anche coinvolgere i sindaci ed i consigli di Salina.

Nunziatina D'Alia, Udc: questo è un problema che interessa tutte le donne, le famiglia. Non ci deve essere destra, sinistra...

Pino Longo: consigliere di minoranza: è una questione politica e sbagliata. Sono d'accordo con il sindaco Giorgianni, il punto nascita deve essere in sicurezza. Con il coinvolgimento di tutti con una battaglia tipo quella che abbiamo fatto negli anni scorsi credo che potremo riottenere la riapertura.

Adolfo Sabatini, presidente: l'ospedale vive il disagio non per la politica ma per i medici che spesso non possono arrivare... Credo che bisognerebbe obbligarli a rimanere sull'isola. La stessa cosa accade per la scuola. Ieri alle 9,15 gli studenti a casa. Sono pronto per tutte le iniziative. Convocherò un consiglio comunale. Ogni settimana.

E' stata infine convocata una riunione per giovedi' pomeriggio per redigere un documento unitario da approvare.

RICEVIAMO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ADOLFO SABATINI

Un appello ai rappresentanti delle amministrazioni locali e alla Regione Siciliana perchè i punti nascita abbiano le "carte in regola" e la precisazione che la stessa Asp di Palermo ha evidenziato "l’inadeguatezza in termini di sicurezza del punto nascita di Petralia". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde al coro di proteste che si sono levate per la chiusura della struttura delle Madonie. Il ministro ha inviato una lettera ai primi cittadini, che avevano annunciato l'occupazione dei Municipi, spiegando le ragioni del provvedimento. "Cari sindaci - si legge nel testo diffuso dall'ufficio stampa del ministero - ho letto con attenzione il vostro appello e la mia sensibilità di ministro, donna e madre mi impone di rispondervi immediatamente, in modo molto chiaro, franco e diretto, facendomi io portavoce delle istanze delle donne dei vostri comuni. Faccio io un appello a voi e alla Regione Siciliana, così come a tutte quelle che ancora non hanno le carte in regola sulla rete delle nascite, di creare le condizioni perché le donne di Petralia, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Ganci, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Polizzi Generosa vivano con gioia e in sicurezza il momento più bello della loro vita. Lo faccio apertamente, con il dolore che provo per quelle famiglie che in queste ore stanno piangendo figlie, mogli e bimbi per tragedie avvenute in grandi ospedali che pur avevano i requisiti standard di sicurezza. Ricordando a me stessa e a tutti voi che di parto si muore ancora e si può morire. Non è accettabile che un’intera zona del territorio italiano oggi viva il disagio di avere un punto nascita privo della garanzia della presenza in guardia attiva h24 di ginecologi, pediatri/neonatologi ed ostetriche". "E’ stata la stessa Asp di Palermo nell’analisi presentata al tavolo del Comitato Percorso Nascita Nazionale - prosegue Lorenzin - a sottolineare l’inadeguatezza in termini di sicurezza del punto nascita di Petralia. La Regione Siciliana ci ha fornito un documento i cui dati dicono in modo inequivocabile che le famiglie hanno già scelto ospedali più sicuri, non quello più vicino, dove fare nascere i loro bambini. Era il 16 dicembre del 2010 quando nell’Accordo Stato-Regioni anche la Sicilia firmava i requisiti operativi, tecnologici e di sicurezza in cui ogni punto nascita doveva operare. Tra proteste e proroghe sono trascorsi oltre 5 anni, senza che nulla cambiasse. Le donne, sono sicura, non vogliono promesse e passerelle. Per questo sono io, che dopo il caso Nicole a Catania ho preteso nuove linee guida per l’emergenza urgenza neonatale, a chiedere oggi alla Regione Siciliana di mettere in campo gli strumenti perché in tutte le zone dell’Isola le donne possano avere la garanzia di quegli standard di sicurezza che oggi fanno della sanità italiana uno dei Paesi più avanzati del mondo in cui fare nascere i bambini". Secondo il ministro "la vita di una donna e del suo bambino non possono essere lasciate in mano alla disorganizzazione di strutture con personale generoso e attento ma numericamente insufficiente, privo di strumenti per la diagnostica, con aperture part time. La Regione deve strutturare centri efficienti; deve dotare la propria rete territoriale di servizi di trasporto, ambulanze ed elicotteri, che garantiscano il collegamento in sicurezza con i centri idonei a soddisfare i requisiti del parto; è la Regione Siciliana, attraverso i nuovi concorsi e nel frattempo attraverso una migliore distribuzione delle risorse umane disponibili, a doversi impegnare per dotare i punti nascita di medici e di infermieri in numero sufficiente per una copertura h24 delle strutture. In attesa di tutto questo, il lavoro svolto dal Comitato Percorso Nascita nazionale ci indica in modo inequivocabile la strada da seguire. E nessuna deroga può essere concessa lì dove il Comitato intravede fattori di rischio superiori al finto beneficio di avere una struttura si vicino casa ma del tutto inadeguata a supportare la donna in caso di eventuali situazione di emergenza che dovessero presentarsi in tutto il peri-partum, travaglio, parto, e post parto. La Regione Siciliana, con la spinta di tutti voi che rappresentate le comunità locali, lavori per adeguare la rete sanitaria regionale. I siciliani, che pagano tasse elevatissime per ottenere il servizio, meritano una qualità migliore del sistema. E se è questa la battaglia, allora sappiate che il ministro della Salute sarà sempre al vostro fianco".

L'INTERVENTO.

di Santino Maio

Da circa 30 anni non assistevo ad un Consiglio Comunale. Questo perché non ho creduto mai nella politica e nei politici ed anche per qualche delusione vissuta in prima persona. Oggi in considerazione dell'argomento all'ordine del giorno "Chiusura Punto Nascita", in considerazione che con la salute, in generale, non si scherza, in considerazione che anche io ho un po collaborato a raccogliere qualche firma per la non chiusura e per altri motivi, mi sono deciso a presenziare a questo Consiglio Comunale. Come immaginavo sono cambiati gli attori, ma la trama della tragedia è rimasta sempre la stessa. Invece di fare sfoggio di paroloni, di dare la colpa a questo o a quello, di fare politica sulla salute dei cittadini, io con un intervento di un minuto, avrei invitato il Sindaco, gli Assessori, tutto il Consiglio Comunale ed i cittadini che si volessero aggregare, a partire per Palermo e legarsi con le catene antistante il palazzo della Regione Siciliana. Sicuramente un fatto così eclatante non sarebbe passato inosservato e sicuramente il Punto Nascita, e non solo, sarebbe stato riaperto in breve tempo. Con la salute non si gioca, un giorno anche Voi potreste avere bisogno di assistenza. Quanto sopra sarebbe stato poco politico, ma molto efficacie.

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COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO “NASCIAMO A LIPARI”

Il Consiglio comunale di oggi, al di là del fatto che abbia deciso di aggiornarsi ad altra data, ha permesso di conoscere la posizione dell’amministrazione in merito alla difesa e al potenziamento del punto nascita dell’Ospedale di Lipari, e un’importante novità di carattere istituzionale: abbiamo infatti appreso che la 4a Commissione dell’ARS verrà a Lipari per confrontarsi con la comunità e per verificare quali proposte siano realmente ammissibili e funzionali per il raggiungimento di questo obiettivo.

A questo punto, diviene fondamentale che il Consiglio comunale fornisca alla Commissione un indirizzo preciso, unitario e dettagliato negli aspetti tecnici, che non lasci adito a dubbi sulla nostra ferma determinazione di riavere il punto nascita e un ospedale pienamente funzionante e che permetta di giungere a una soluzione definitiva quanto prima possibile.

Siamo inoltre lieti che l’iniziativa avviata dal Comitato “Nasciamo a Lipari” attraverso la sottoscrizione di una petizione sia stata oggetto di pubblico sostegno da parte dei consiglieri e anche dell’amministrazione; in tal senso, attendiamo fiduciosi che anche il sindaco sottoscriva una petizione che ha ormai raccolto più di 3000 firme e riportato all’attenzione della cittadinanza e dei media l’esigenza imprescindibile del mantenimento e del potenziamento del nostro punto nascita.

Indipendentemente dai percorsi “istituzionali”, il Comitato intende comunque proseguire questa battaglia: a fine settimana le firme saranno inviate al Ministro della Salute e all’Assessore regionale alla Sanità, mentre si stanno valutando altre azioni di protesta civile e nuovi interventi per richiamare un’adeguata attenzione mediatica, sia a livello regionale, sia nazionale.

Il Comitato “Nasciamo a Lipari”

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SI MUOVE SIL SINDACATO.
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L'APPELLO DEL COMITATO "NASCIAMO A LIPARI".

Il Comitato “Nasciamo a Lipari” ricorda alla cittadinanza che MARTEDI' 19 GENNAIO 2016 ALLE ORE 10:00 è stato convocata una seduta del Consiglio Comunale di Lipari con un unico punto all'ordine del giorno: la chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Lipari.

È un’occasione importante, nella quale sarà possibile apprendere i risultati dell’incontro avvenuto il 13 gennaio tra il Sindaco di Lipari e la 4a Commissione “Servizi sociali e sanitari” dell’Assemblea Regionale Siciliana, gli impegni assunti o da assumere per il mantenimento del punto nascita e le eventuali determinazioni del Consiglio stesso.

Per questa ragione, il Comitato “Nasciamo a Lipari” invita i cittadini a presenziare alla seduta, perché questa battaglia di civiltà può essere rafforzata solo attraverso una partecipazione collettiva.

Noi rigettiamo la chiusura definitiva del punto nascita, sancita dalla scadenza di una proroga che aveva permesso – ma solo sulla carta – di garantire un minimo di funzionalità al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Lipari.

Per tale ragione, da una settimana il Comitato “Nasciamo a Lipari” ha lanciato la sottoscrizione di un documento indirizzato al Ministro della Salute e all'Assessore Regionale alla Sanità e, parallelamente, una petizione on-line con il medesimo obiettivo. Grazie alla generosa collaborazione di tantissimi volontari, sono state raccolte finora più di 3.000 firme; la sottoscrizione continuerà ancora nei prossimi giorni, mentre – anche alla luce delle novità che verranno discusse in Consiglio – valuteremo nuove azioni di protesta civile pacifica ma determinata.

Il Comitato "Nasciamo a Lipari".

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