"L'assessore Gucciardi presenti al ministro Lorenzin una nuova richiesta di deroga allo scellerato piano che prevede la chiusura dei punti nascita siciliani, facendo leva sugli importanti numeri che hanno e, soprattutto, sulle disastrate condizioni delle strade".
Lo hanno affermato i deputati del Movimento 5 Stelle all'Ars, Giancarlo Cancelleri e Vanessa Ferreri, nel corso della manifestazione tenuta a Mussomeli, uno dei comuni siciliani dove chiuderà il punto nascita insieme a quelli di Petralia Sottana, Lipari e Santo Stefano di Quisquina.
"I punti nascita attualmente non in deroga – dicono i due deputati – anche se sotto soglia vantano numeri importanti, ma, soprattutto, sono fondamentali per le popolazioni locali, considerata la disastrosa condizione delle strade. Anzi, invitiamo il ministro a decidere dopo aver preso contatto direttamente con le realtà che vuole sopprimere. Percorra in auto le strade che saranno costrette a fare i siciliani per raggiungere i punti nascita alternativi proposti e si renderà conto del disastro che stanno che stanno costruendo".
"Questa situazione – concludono i deputati – è l'ennesima prova della schizofrenia del Pd, che a Roma chiude i punti nascita e qui si fa in quattro per fare solo finta di difenderli".
Buona sera signor direttore,
chiedo cortesemente di offrirmi uno spazio sul suo giornale, per esprimere il mio grazie di cuore, agli angeli del pronto soccorso del nostro ospedale, che con professionalità, umiltà, tanta umanità, comprensione e amore alla vita, hanno fatto di tutto la sera del 12 c. m per ridare un battito in più al cuore della mia mamma, che si stava stancando di battere. Hanno dato sostegno e coraggio a me, donandomi la forza di non abbattermi, ma di lottare e vincere insieme con loro e gli altri angeli dell'ospedale di Patti, riportando serenità e gioia in mia madre. Devo dire grazie a questi angeli: dott. GAGLIANO , dott. ALBANO, dott.ssa TRIPODO, dott. INDAIMO gli infermieri FABIO, CRISTOFORO, la signora TRAVIA, l'ausiliaria RITA GALLO, L'autista BUSCEMA, il personale del "118" ed anche: il PRIMARIO, I MEDICI, e tutto il personale dell'UTIC dell'ospedale "Barone Romeo" di Patti. Grazie da Edoardo Iacono.
--Lipari -Al pronto soccorso tanto tuonò che piovve! Dei soli tre medici rimasti in servizio al pronto soccorso dell'ospedale, uno è anche ammalato e il dottor Mario Pajno, direttore di dipartimento dell'azienda sanitaria, per sopperire alla mancanza di sanitari, ha dovuto fare la guardia al ps. La situazione - insomma - è sempre piu' insostenibile e urgono rinforzi.
---Con l'isolamento delle Eolie rischia di andare in crisi anche il pronto soccorso dell'ospedale. Abbiamo già riferito ieri che in organico vi sono solamente tre medici e con il fermo dei mezzi di trasporto non è potuto avvenire il cambio dei sanitari. Insomma, è emergenza, in seguito alla riassegnazione del personale effettuata dall'Asp 5 di Messina a cavallo di capodanno.
La situazione difatti - come riferito - prosegue ad essere critica al pronto soccorso per l'organico sempre piu' precario. I medici sono solo tre unità, dato che nessuno ha accettato l'incarico e la graduatoria è scaduta costringendo di fatto i rimanenti sanitari a turni usuranti che possono determinare pericolo per l'utenza eoliana, considerato che sono sottoposti a notevole stress piscofisico e per questa situazione - non deve essere dimenticato - l'Italia è stata censurata da Strasburgo.
---La direzione generale ddell'Asp 5 di Messina ha inviato all'ospedale un gastroscopio e un colonscopia con un monito ad altissima definizione di ultima generazione. Saranno utilizzati dal professore Enzo Compagno. Già da lunedi' sono stati programmati una decina di accertamenti a pazienti eoliani.
Il gastroscopio è un particolare endoscopio ad uso medico, utilizzato per rendere possibile l'esame diretto dell'interno del lume delle vie digestive superiori. La colonscopia è un esame diagnostico volto ad esplorare le pareti interne del colon, per scoprire eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni.
IL PLAUSO.
---"Nell'unico ospedale delle Eolie si dovrà ritornare a partorire". E' questa la richiesta che viene fuori a "furor di popolo", tenuto conto che nonostante le continue richieste della giunta Giorgianni, del consiglio comunale, dei cittadini, delle partorienti (per non dimenticare le proteste, i cortei, le marce alla Regione...), ancora oggi si va avanti nell'emergenza assoluta e ormai non si contano piu' i casi di donne che hanno rischiato di dare alle luce i loro bimbi sull'elisoccorso, sull'aliscafo e addirittura in casa a lieto fine, grazie all'intervento di una ostetrica di Catania e di un pediatra di Lipari. Ma il "malessere" nel nosocomio non si placa anche per altre carenze: manca un'altra figura del cardiologo (in atto vi e solo una cardiologa. che lavora tantissimo per attuare tutte le visita prenotate al numero verde, piu' il lavoro di cardiologia del reparto dei medicina), mancano due anestesisti, due medici al pronto soccorso e due radiologi, la chirurgia è sprovvista di strumentazione per endoscopia digestiva, i pazienti non possono effettuare nè gastroscopia ne colon e si devono recare a Milazzo, con disagi e danni economici e se ricoverati trasportati in ambulanza con difficoltà e spese anche per l'azienda Asp 5 di Messina con il rischio che di questi tempi per il mare grosso, si rimane bloccati in terraferma, come del resto già accaduto per un caso di trattamento sanitario obbligatorio. Inoltre è assente la figura dell'ortopedico anche come specialista ambulatoriale, occorre altro apparecchio per esami ecografici da destinare per le urgenze (al momento lo stesso apparecchio serve alla radiologa, ostetricia ambulatorio di urologia..etc). E ancora occorre un apparecchio per la ventilazione meccanica non invasiva da utilizzare sia in rianimazione che al pronto soccorso. L'ospedale di Lipari - insomma - va avanti sempre piu' con l'ossigeno...
---L'assessorato regionale alla salute approva anche il nuovo piano di rimodulazione ospedaliera e per le partoriente isolane ritornare a dare alla luce i bimbi sull'isola continuerà ad essere una chimera. Il punto nascita è stato previsto nell'area chirurgica. In pratica, significa che in caso di bisogno vi sarà il trasferimento nei nosocomi piu' vicini: Milazzo, Patti, Messina. Dunque con il pericolo incombente di partorire in aliscafo, in elicottero o in casa, con l'ausilio di una ostetrica giunta in trasferta da Catania, come è accaduto nelle scorse settimane. Tutto queste nonostante le manifestazioni e i cortei di protesta degli eoliani, le marce su Palermo alla Regione, le richieste dei sindaci eoliani al presidente Rosario Crocetta, le riunioni e gli impegni nella commissione regionale della sanità, presieduta da Pippo Laccoto, gli ordini del giorno approvati in consiglio comunale e sostenuti dalla giunta Giorgianni. Eolie - dunque - sempre piu' dimenticate, nonostante l'insularità e il mare di mezzo che sovente s'ingrossa e isola l'Arcipelago, ricordato solo per le belle vacanze. Per il resto la Regione nel nuovo piano ha previsto otto posti per l'area medica, piu' due di hospital terapeutico, cinque posti piu' due nell'area chirurgica, otto posti di lungodegenza, pediatria accorpato all'area medica, cosi' come cardiologia, mentre di ortopedia si occuperà l'area medica, ma non essendoci lo specialista in loco, anche per una semplice ingessatura si dovrà partire con l'aliscafo per l'ospedale piu' vicino che è quello di Milazzo, cosi' come continua a verificarsi, con disagi e danni a livello economico. C'è di piu': l'ambulanza del 118 in organico ha solamente due soccorritori che in caso di urgenza sono in grado semplicemente di utilizzare il defibrillatore, come accaduto nelle scorse settimane ad un isolano colto da malore in pieno centro storico. Non ci sono un medico e un anestesista-rianimatore. In caso di necessità durante il pronto soccorso si richiede l'intervento della guardia medica. Si consideri il dramma che si può sfiorare se l'urgenza arriva da Acquacalda o da Quattropani, distanti una decina di chilometri dalla sede ospedaliera. Nel soccorso all'isolano effettuato nelle vie cittadine, per fortuna in quell'istante transitava un medico. Ma può andare sempre cosi'? Sabato in occasione del convegno sul "cancro ai polmoni" sarà a Lipari il direttore generale dell'Asp 5 Gaetano Sirna. Sarà anche l'occasione per fare una "radiografia" alla sanità eoliana sempre piu' malata e soprattutto per dare la cura giusta.
L'INTERVENTO.
di Marcello Benedetto Tedros*
AL SIG. DIRETTORE GENERALE ASP 5 DR. GAETANO SIRNA, AL SIG. PREFETTO DI MESSINA DR. STEFANO TROTTA E p.c. AL "TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO" MESSINA E ROMA.
OGGETTO: Presidio Ospedaliero di Lipari.
Con crescente preoccupazione registriamo (tanto per cambiare) una costante e progressiva smobilitazione di servizi sanitari presso il nostro presidio ospedaliero di Lipari. Altresì rileviamo, che la programmazione sanitaria provinciale continua a non tenere conto dei livelli essenziali di assistenza, i quali vengono sempre più disattesi, oltretutto non vengono sostituite figure professionali fondamentali per l'essenziale minimale operatività del presidio ospedaliero, quasi si voglia prefigurare una lenta progressiva morte (non vogliamo pensare che ci sia un piano nella mente contorta di alcuni personaggi). La pianta organica dei medici del pronto soccorso continua ad essere carente, ai limiti della legalità, in atto costituita da soli cinque medici su sette previsti in pianta organica minimale, gli anestesisti incomprensibilmente (e forse anche irresponsabilmente) continuano ad essere due su quattro previsti sulla stessa pianta organica minimale, con l'impossibilità di garantire legale turnazione ed un elevato rischio clinico per i pazienti e gli stessi operatori. E che dire della cardiologia, dal mese di Luglio costituita da una sola unità medica, con significative ripercussioni sulla qualità dell'assistenza ai pazienti, anche la radiologia ha i suoi problemi, che incomprensibilmente (e forse anche irresponsabilmente) è garantita da soli due medici con la difficoltà di usufruire financo del congedo di rischio radiologico, peraltro previsto dalla legge. Parliamo anche della pediatria costituita incomprensibilmente (e ribadiamo irresponsabilmente) da una sola unità medica stabile, o da un punto nascita sempre più presente solo sulla carta. Tali rappresentazioni di vistose carenze organiche, che obbligano i medici a turni che indiscutibilmente determinano elevato rischio clinico e dubbia osservanza di norme che regolano la sicurezza negli ambienti di lavoro, costituiscono incerta osservanza delle garanzie del diritto alla salute, costituzionalmente protetto. Si fa appello alla Dirigenza dell'Azieda Sanitaria affinchè provveda a garantire l'assistenza in questo lembo di terra dimenticato. Si prega il Sig. Prefetto di vigilare sulla legittima garanzia dei livelli essenziali di assistenza in questa comunità disagiata oltre che con elevato rischio idrogeologico e vulcanico pertanto necessitante di particolara attenzione. CITTADINANZATTIVA Assemblea Territoriale di Lipari, con il "Tribunale per i Diritti del Malato"seguirà (come sempre) con attenzione l'evolversi delle problematiche riguardanti il presidio ospedaliero di Lipari e soprattutto dei pazienti, che non è solo di Lipari ma di sette isole, con un bacino di utenza non indifferente. Sperando che dietro tutto ciò, non ci sia la volontà di sfiancare, moralmente e fisicamente, il personale medico e paramedico, nonché i cittadini Eoliani, levando man mano con il tempo piccoli tasselli per poi arrivare a farlo divenire un semplice pronto soccorso, noi insieme alla popolazione Eoliana non lo permetteremo, non permetteremo che da comode poltrone di sontuosi uffici qualcuno con poca, per non dire alcuna conoscenza della nostra realtà, con chi sa quali altri fini e progetti, decida delle sorti di un'intera popolazione già penalizzata per la propria insularità. L'OSPEDALE DELLE EOLIE NON SI TOCCA !!! ANZI SI DEVE POTENZIARE.
*Coordinatore CittadinAttiva Eolie