"Siamo contenti che qualcuno stia continuando a lavorare alacremente ad un testo di legge che - stando al comunicato apparso sulla stampa – presenta delle novità e dei passaggi che mirano in maniera decisa a migliorare la qualità della vita dei cittadini delle isole minori. Adesso però, ci permettiamo ancora una volta di suggerire: si passi senza ulteriori indugi al confronto con le parti sociali", dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia. Il 13 marzo 2013, visto il fermento e il rincorrersi di dichiarazioni su un paventato testo di legge o ddl isole minori, chiedevamo a gran voce, in primis all'On. Trizzino, presidente della IV commissione parlamentare dell'ARS, il coinvolgimento dei vari stakeholder, senza però ottenere alcun riscontro. Oggi, un comunicato stampa ci informa che "con l'approvazione della IV Commissione Territorio e Ambiente dell'Ars presieduta appunto dall'on. Giampiero Trizzino, si è avviato l'iter di approvazione del ddl isole minori". Preso atto ancora una volta della scarsa propensione della nostra politica alla tanto sbandierata partecipazione dal basso, ci interessa poco, dichiara Del Bono, capire se il mancato coinvolgimento sia dipeso dall'On. Trizzino - che non ha ritenuto di esercitare le prerogative concessegli dall'art. 34bis del regolamento dell'ARS, convocando delle sedute pubbliche, aperte alle parti sociali, della Commissione da egli stesso presieduta – o se siano stati i sindaci a latitare o a preferire un iter a porte chiuse. A questo punto però, insiste Del Bono, cerchiamo almeno di aggiustare il tiro in corso d'opera. È sin troppo evidente che non possiamo apprendere dei contenuti di un ddl che ci interessa così da vicino, a spizzichi e bocconi, a mezzo stampa o attraverso qualche amico. "Attendiamo che la politica trovi un modo serio ed ufficiale per coinvolgere adeguatamente le parti sociali su questioni che da sempre ci occupano e ci preoccupano e che da sempre ci vedono cozzare con visioni troppo spesso miopi o superficiali circa i temi dello sviluppo delle realtà insulari. Il ddl isole minori rimane un'opportunità per i nostri territori nella misura in cui può contribuire significativamente a fornirci gli strumenti legislativi per ridisegnare il nostro futuro. Non ci interessa e non possiamo più permetterci il lusso, conclude Del Bono, di essere spettatori paganti della creazione di strumenti che potrebbero anche rischiare di non rispecchiare le reali esigenze dei vari portatori di interesse sociali ed economici dei territori insulari.
---di Pietro Lo Cascio*
Prendo atto delle affermazioni del sindaco Lo Schiavo e desidero chiarire che, forse in un eccesso di sintesi da comunicato, non erano rivolte a lui le critiche riguardanti le modalità con le quali si è approdati a questo disegno di legge. E' infatti ovvio che sarebbe spettato alle singole amministrazioni comunali avviare quella fase di confronto e di concertazione che, almeno nel nostro comune, malauguratamente non si è concretizzata. Un'occasione sprecata – è evidente – che spinge a interrogarsi sul perché, dato che il ddl contiene elementi importanti – basti pensare alle novità introdotte in materia di servizi sanitari e scolastici – per migliorare la qualità della vita nelle isole minori siciliane. Ribadisco invece la nostra ferma convinzione che l'articolo relativo al cambio di destinazione d'uso rappresenti il punto dolente del ddl, che nel caso di Lipari, in particolare, rischia di innescare processi speculativi davvero preoccupanti.
*Consigliere comunale de La Sinistra
- di Massimo Lo Schiavo*
In merito alle dichiarazioni del Consigliere Comunale di Lipari Pietro Lo Cascio riguardanti il percorso della Legge Quadro sulle Isole di Sicilia, tengo a sottolineare come non sia previsto tra le funzioni del Coordinatore Regionale dell'Ancim quella di coinvolgere i Consigli Comunali e/o le
Associazioni operanti sui territori dei singoli Comuni associati, restando questa prerogativa esclusivamente e giustamente in capo ai sindaci dei Comuni stessi, peraltro ampiamente informati sull'iter legislativo seguito. Ritengo doverosa questa precisazione, confermando nel contempo la totale disponibilità ad ogni proficua interlocuzione e la rinnovata stima nei confronti dello stesso Consigliere.
*Coordinatore Regionale Ancim
-Perché è mancata ogni forma di concertazione sul DDL isole minori?
"È mancata qualsiasi forma di concertazione con le realtà locali che sono direttamente coinvolte dall'oggetto del disegno di legge", dichiara il consigliere comunale de La Sinistra Pietro Lo Cascio a proposito del via libera da parte della commissione dell'ARS al ddl sulle isole minori, "e se questo già appare francamente incomprensibile, mi sembra ancora più grave che tale risultato venga rivendicato come obiettivo fortemente voluto da un sindaco isolano – Lo Schiavo – che se ne è occupato in qualità di coordinatore ANCIM Sicilia". Il punto dolente è il mancato coinvolgimento dei consigli comunali delle isole siciliane, "che forti della loro lunga e diretta sperimentazione dei problemi, ma anche come rappresentanti delle comunità insulari, avrebbero potuto apportare notevoli contributi a una bozza che circolava da mesi, alla quale però – come il segreto di Pulcinella – nessuno aveva accesso in forma ufficiale". "L'ANCIM, pur rappresentandoli, non può sostituire gli enti locali nei processi di partecipazione e di valutazione preliminare di quella che potrebbe essere la prima legge ad hoc per le isole minori, che questi territori attendono da anni", continua Lo Cascio, evidenziando come la sintesi del testo diffuso a mezzo stampa contenga "certamente spunti interessanti e oggettivamente attinenti a molti problemi che quotidianamente vessano le isole, ma anche alcuni aspetti poco chiari, che rischiano di aprire scenari preoccupanti e riproporre forme di speculazione alle quali le stesse hanno già pagato in passato pesanti tributi". Tra questi, il consigliere de La Sinistra evidenzia la deroga agli strumenti urbanistici vigenti per mutare la destinazione d'uso di immobili esistenti per potenziare i servizi alberghieri. "Per quale motivo dovremmo dotarci di strumenti urbanistici e poi prevedere per legge la possibilità di derogarli?" si chiede Lo Cascio. "C'è da sperare che, nell'iter del ddl, intervengano sostanziali misure correttive in questo senso. Altrimenti, sarebbe facile immaginare che non improbabili speculatori stiano sfregandosi già le mani, vedendosi spianata la strada per interventi che – invece – devono essere frutto di opportune pianificazioni urbanistiche". Un esempio per tutti? "Gli stabilimenti industriali delle cave di pomice, d'incanto, potrebbero essere trasformati in altrettanti alberghi, creando un polo turistico che sbaraglierebbe facilmente la concorrenza già esistente. E immagino che gli eventuali protagonisti di una simile operazione, che certamente richiede grandi disponibilità finanziarie, non abitino nel nostro territorio, già saturo di strutture alberghiere – grazie alle leggerezze del passato – e spesso costrette a farsi la guerra in casa pur di sopravvivere".
COORDINAMENTO DE LA SINISTRA EOLIANA
-Buone notizie in vista per le isole siciliane: con l'approvazione della IV Commissione Territorio e Ambiente dell'Ars presieduta dall'on. Giampiero Trizzino, si è avviato infatti l'iter di approvazione del Ddl Isole Minori. Il successivo passaggio, per quella che potrebbe essere la prima legge quadro a livello nazionale ad occuparsi in maniera coordinata delle delicate tematiche legate all'insularità, prevede la discussione del provvedimento in II Commissione Bilancio e Programmazione dell'Ars dove andrà individuata la necessaria copertura finanziaria.
Il Ddl, redatto e armonizzato in collaborazione con l'Ancim e fortemente voluto dal Coordinatore Regionale dell'associazione, il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo, presenta delle novità e dei passaggi che mirano in maniera decisa a migliorare la qualità della vita dei cittadini delle isole minori, ad avvicinare gli arcipelaghi siciliani agli standard di servizi della terraferma e sancisce l'inevitabilità di una legislazione speciale che riconosca la particolarità delle realtà insulari.
Gli aspetti più importanti del corposo intervento legislativo riguardano, tra gli altri, la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali anche attraverso il riconoscimento degli Enti Locali come poli di sviluppo sostenibile, un nuovo modo di organizzare il sistema di rifornimento idrico anche con la realizzazione di nuovi impianti di potabilizzazione o desalinizzazione alimentati con energie alternative, il recupero del patrimonio edilizio, la promozione delle attività artigianali, la valorizzazione della pesca e l' utilizzo della fiscalità di sviluppo, con particolare riguardo alla creazione di nuove imprese, come previsto dalla legge sul federalismo fiscale.
Il Ddl affronta anche la spinosa questione dei presidi ospedalieri, garantendo la continuità assistenziale di qualità, sia in condizioni di normalità che in situazioni d'urgenza/emergenza e "salvando" i punti nascita; grande anche l'attenzione riservata all' altrettanto sentito tema della scuola: in vista, tra le altre misure, incentivi economici e premialità di punteggio per gli insegnanti che sceglieranno di dimorare alle isole.
Va infine sottolineato come nel testo del Ddl siano inseriti dei passaggi, molto significativi, riguardanti le competenze sulle aree demaniali e sulle aree protette.
"Si tratta di un primo passo importante– spiega Coordinatore Regionale dell' Ancim Massimo Lo Schiavo – verso l'approvazione di un provvedimento sul quale, negli ultimi due anni, ho proferito personalmente ogni sforzo possibile sempre supportato dalla Dottoressa Giannina Usai, Segretario Generale dell'Ancim che, insieme all'on. Giampiero Trizzino, ha lavorato alacremente alla stesura definitiva del testo del Ddl. La Legge Quadro approvata in Commissione Territorio e Ambiente, oltre ad essere uno strumento normativo attualmente unico nel suo genere a livello nazionale e che potrà pertanto essere utilizzato come modello da esportare nelle altre realtà insulari italiane, affronta in maniera efficace le problematiche più sentite dai cittadini delle isole minori ed ha il pregio di essere il frutto di un lavoro d'insieme che ha coinvolto,
finalmente, anche gli Enti Locali interessati che, ultimato l'iter legislativo, potranno tornare ad essere attori principali nelle dinamiche di crescita e di sviluppo dei territori delle isole minori siciliane".
- Quattro ore di audizione all'Assemblea regionale siciliana con i sindaci delle isole minori, l'amministratore delegato della Compagnia delle Isole, Alessandro Seminara e politici di tutti i partiti. L'incontro e' stato promosso dal Presidente della Commissione Trasporti all'Ars Giampiero Trizzino (M5S) "per mettere fine alla querelle fra l'ex Siremar ed i suoi competitors Ustica Lines e Gruppo Franza". La seduta e' iniziata con le denunce dei sindaci delle nove piccole isole. Tutti hanno parlato di una flotta inadeguata e servizi discontinui. L'amministratore delegato di Compagnia delle Isole Alessandro Seminara ha sottolineato nel suo intervento: "Mi ero preparato al peggio, pensavo in verità ad una lista interminabile di criticità. Invece solite doleances strumentali e pressocchè concordate. E ancora, in questi due anni non ho sentito che critiche sterili e subìto contestazioni non sempre plausibili. Dalli alla Siremar. E stato quasi uno spot per drogare l'opinione pubblica senza mai precise e circostanziate denunce. Sono intervenuti nel dibattito i deputati Antonio Malafarina (Basta agli oligopoli peraltro datati), Michele Cimino (Colpa del sistema e non della Compagnia delle Isole quello che si è registrato in questi anni), Pippo Gianni (Subito un piano trasporti che contempli porti, aeroporti e pungolo forte al Governo ad assumersi le proprie responsabilità per evitare alle isole ulteriore isolamento), Valeria Sudano (Basta demagogia sterile e più buon senso tra le parti in causa. Occorre mettere sindaci e operatori dei trasporti attorno ad un tavolo per attivare sinergie a vantaggio del turismo, dell'economia e degli isolani). Alla fine, il Presidente Trizzino ha sottolineato: A breve ci sarà una sottocommissione, un vero e proprio organo tecnico che dirimerà definitivamente la vertenza, analizzando uno per uno i motivi della contesa. I risultati dell'audizione? Positivi. Adesso è tutto più chiaro. Dello stesso avviso il direttore generale dell'Assessorato Arnone: Andiamo nella direzione giusta per un accordo complessivo che soddisfi tutti.
- Via libera dalla commissione Ambiente dell'Assemblea regionale siciliana, con il parere favorevole del governo, al ddl sulle isole minori, la prima legge quadro sul settore d'Italia. Il prossimo step è la commissione Bilancio, che dovrà trovare la copertura finanziaria. Si punta a sfruttare anche fondi nazionali relativi al Dupim (documento unico di programmazione per le isole minori) e fondi comunitari. Soddisfatto il presidente della commissione Ambiente, il cinquestelle Giampiero Trizzino, primo firmatario della norma.
"Sarebbe - dice - la prima legge quadro del settore in Italia, che rivoluzionerebbe la vita degli isolani. Non è più tempo di provvedimenti sporadici, di agevolazioni fiscali episodiche e frammentarie che non sono sufficienti a sanare l'economia insulare né a risolvere il problema delle casse dei Comuni, quasi sempre vuote. La legge, inoltre, permetterebbe di ripescare progetti cantierabili che non sono stati finanziati per mancanza di copertura economica".
Nel disegno di legge, elaborato in collaborazione con l'associazione nazionale comuni isole minori e con docenti delle università, c'è di tutto: dalla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, alla garanzia di un adeguato rifornimento idrico, dal recupero del patrimonio edilizio, alla promozione dell'artigianato e della pesca.
Il disegno di legge prevede anche interventi sul piano della fiscalità di sviluppo. Per favorire "un più razionale ed adeguato" utilizzo del patrimonio esistente e per potenziare i servizi turistici ed alberghieri, i Comuni delle isole minori potranno anche autorizzare, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, mutamenti delle destinazioni d'uso degli immobili, purché non comportino aumento di cubature e nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del luogo.
Il ddl prevede anche il rafforzamento e il potenziamento degli ospedali per assicurare pronte risposte alle emergenze sanitarie anche con il mantenimento, in deroga alla normativa vigente, dei punti nascita. Misure sono previste pure a sostegno del sistema scolastico, incentivando la dimora abituale del personale attraverso indennità per sede disagiata e con altre misure.