𝐀𝐒𝐒𝐄𝐌𝐁𝐋𝐄𝐀 𝐃𝐈 𝐌𝐄𝐓𝐀' 𝐌𝐀𝐍𝐃𝐀𝐓𝐎 nel 𝐒𝐚𝐈𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐚𝐫𝐫𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐒. 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨𝐟𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐧𝐧𝐞𝐭𝐨
Il sindaco Riccardo Gullo incontra la Cittadinanza per condividere riflessioni e valutazioni inerenti la verifica del programma e dell’operato della Giunta, a metà del suo mandato.
"Nonostante i boicottaggi che vi sono a qualsiasi livello andiamo avanti...". Il sindaco Gullo lo ha ribadito a chiare lettere. Si tenta di ribaltare il nostro programma, vedi suolo pubblico, bilancio, anche se alla fine sarà approvato da un commissario.
Ha rincarato la dose con accuse pesanti sulla gestione passata con conti che non tornano, situazione idrica disastrosa anche a livello economico, idem per i beni comunali, campo di calcio senza agibilità da 30 anni e presto finalmente potrà ospitare i tifosi. Nessuna amministrazione aveva approvato il piano dei porti, noi lo abbiamo fatto, ma hanno messo il bastone tra le ruote bloccandolo, cosi' come hanno bocciato il piano dei rifiuti.
Il nostro obiettivo è di cambiare registro a qualsiasi livello, anche per la gestione dei beni pubblici. Le ex case gialle di Marina Corta finalmente libere torneranno a diposizione dei giovani, la saletta delle Lettere sarà per tutti, la casa della comunità sarà realizzata nonostante i veti, per l'ospedale nei giorni scorsi abbiamo avuto garanzie dall'assesosre Volo alla Regione, così come anche per i trasporti.
Noi diciamo no al clientelismo, lo stiamo combattendo porca miseria... Arrivano anche le minacce. Un dirigente è stato minacciato. Tra 2 anni e mezzo dobbiamo lasciare un Arcipelago diverso. Il compromesso in questi anni è stato a favore di pochi. Strutture occupate abusivamente. Vedi palasport.
Gullo ha anticipato un rimpasto nella giunta che sarà immediato, la sostituzione del delegato di Panarea che si è dimesso e anche a Stromboli ci sarà un nuovo incarico, visto che Carolina Barnao è diventata assessore.
L'assemblea si è conclusa tra gli applausi della folla di cittadini.
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Lipari, la replica di Orto e company...
di Gaetano Orto Cristina Dante Raffaele Rifici Adolfo Sabatini Giorgia Santamaria*
Durante l’intervento del Sindaco Gullo, domenica scorsa a Canneto, è emerso un quadro chiaro: per il Sindaco, le responsabilità ricadono sempre sugli altri – la minoranza, i consiglieri, i cittadini o la politica passata. La realtà, però, è un’altra.
Partiamo da un nodo centrale: il bilancio di previsione 2024-2026. Questo doveva essere approvato un anno fa, non negli ultimi 15 giorni, come il Sindaco cerca di far credere. È opportuno ricordare anche le parole dell’Assessore Iacolino, che ad aprile aveva assicurato che il bilancio sarebbe stato approvato entro maggio. Probabilmente si riferiva a maggio 2025. È inaccettabile, oggi, attribuire alla minoranza la responsabilità della mancata approvazione del bilancio, soprattutto considerando che documenti propedeutici, come il PEF rifiuti, non sono stati approvati perché la maggioranza del Sindaco Gullo, ormai inesistente, non è più in grado di sostenere piani finanziari scellerati e fuori tempo massimo.
La verità è semplice: se l’amministrazione fosse stata efficiente, non avrebbe avuto bisogno di utilizzare 1.800.000 euro della tassa di sbarco per coprire i costi della spazzatura, esplosi a causa di una gestione finanziaria incapace e inefficiente. Una somma mai vista prima in queste proporzioni, che viene oggi utilizzata per tappare i buchi di una gestione fallimentare. È ironico, poi, che lo stesso Gullo criticava le precedenti amministrazioni per un utilizzo ben più limitato di tali fondi, salvo oggi battere ogni record. Ora, però, racconta che il Comune di Lipari è troppo “complesso”, ridimensionando le doti messianiche che si era autoattribuito in campagna elettorale e cercando di giustificare promesse e menzogne. "Il grande bluff", così potremmo definire il tutto. Se dopo oltre un anno dalla scadenza dei termini ordinari non si riesce ad approvare il bilancio, costringendo dirigenti e funzionari a produrre atti di dubbia regolarità contabile, il Sindaco dovrebbe trarne le dovute conclusioni.
Gullo parla di grandi risultati, ma i fatti raccontano altro. I bilanci precedenti, quelli del 2022 e 2023, sono stati approvati solo grazie ai finanziamenti ereditati dalla precedente amministrazione e al lavoro dell’ex vicesindaco Orto. In due anni e mezzo, il Sindaco non è riuscito a replicare quel risultato, nonostante tutto il tempo a disposizione. Di chi sarebbe la colpa, stavolta? Si rimoduli il PEF rifiuti, lo si renda sostenibile e votabile, e forse anche i consiglieri della sua stessa maggioranza – ormai dissidenti – potrebbero tornare a sostenerlo. Pretendere che l’opposizione approvi a scatola chiusa un piano insostenibile è una grave mancanza di rispetto verso il Consiglio e la comunità.
E che dire del piano finanziario idrico? È scomparso, un “fantasma” accompagnato da voci inquietanti. Anche in questo caso, le responsabilità sono della minoranza? O dobbiamo aspettarci nuovi alibi?
Passiamo al campo sportivo. Anche qui, il Sindaco racconta solo una parte della verità. I lavori per la messa in sicurezza erano stati avviati prima del suo mandato, con interventi che avevano permesso lo svolgimento delle partite in condizioni di sicurezza. Nessuno, prima d’ora, si era mai sognato di inviare lettere di sfratto ai gestori. Le amministrazioni precedenti si erano assunte le proprie responsabilità pur di non compromettere l’attività delle società sportive, che svolgono un lavoro fondamentale con i giovani del territorio. Gullo, invece, non ha avuto il coraggio di fare lo stesso, preferendo scaricare ogni responsabilità sui dirigenti. Solo dopo la pressione dell’opinione pubblica, il Sindaco ha annunciato che il campo sarà concesso gratuitamente. Ma il campo non è suo, è dei cittadini di Lipari. La sua gestione e valorizzazione spetta al Consiglio comunale, non a lui.
Il fallimento più grande, però, resta la sanità. Mentre l’ospedale di Lipari è crollato ai minimi storici, si parla di “case di comunità”. I cittadini non hanno bisogno di stanze nuove, ma di medici e operatori sanitari. Progetti sulla carta non servono a nulla se non c’è chi garantisca i servizi. Il Sindaco si vanta di aver ricevuto rassicurazioni dall’assessore Volo, ma la verità è un’altra: cosa poteva essere tolto di più, visto che l’ospedale è già stato svuotato sotto il suo mandato? La sanità si difende con i fatti, non con i comizi. La comunità continua a pagare un prezzo altissimo, mentre il Sindaco è rimasto immobile.
Infine, un’osservazione doverosa sulla retorica della “legalità”. Il Sindaco Gullo spesso parla di “privati contro pubblico”, alimentando sospetti e accuse infondate nei confronti della comunità. Se è a conoscenza di atti illeciti, li denunci nelle sedi opportune. In caso contrario, smetta di screditare i cittadini per coprire i fallimenti della sua amministrazione. Piuttosto, chiarisca la regolarità di alcune determine di spesa e atti adottati in violazione delle norme contabili, durante la gestione provvisoria.
E sulla politica giovanile? Durante la campagna elettorale, il Sindaco prometteva azioni concrete per trattenere i giovani sull’isola. Dopo due anni e mezzo, non è stato fatto nulla. La temporanea concessione della “sala delle lettere” non può essere considerata una soluzione. La realtà è un’isola sempre più depressa, vuota, senza opportunità per i giovani.
Concludendo, Sindaco Gullo: meno proclami, più fatti. Se non è in grado di amministrare, ne prenda atto con responsabilità. I cittadini hanno bisogno di risposte concrete: come pensa di governare senza maggioranza, come intende risanare il bilancio e come affronterà le reali emergenze del territorio. Amministrare significa assumersi delle responsabilità, e lei, finora, ha dimostrato di non saperlo fare.
*Consiglieri d'opposizione
Lipari, in 1° categoria i rossoblu tornano alla vittoria
LIPARI - OR.SA 3 - 1 (Greco Angelo - Tripi Manuel - Puglisi Mario)
Negli altri tornei, in 3° categoria il Malfa vince in trasferta oer 4 a 0 sul campo dell'Arci Grazia con i gol di Taranto, Marchetta, Favaloro e La Mancusa.
Serie D calcio a 5 il Vulcano è stato sconfitto per 4 a 1 dal Monforte
Il segretario generale Giuseppe Torre lascia il Comune