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di Gianni Iacolino*

È mai possibile che su un caso come quello di qualche giorno fa, quando un vulcano, il più attivo d'Europa e rappresentato sempre come tale anche con orgoglio campanilistico , decide di dare tante scosse telluriche e due botte di quelle buone - per fortuna nelle ore diurne - cinque cervelli e dieci mani , all'unisono partoriscono un comunicato con velleità satiriche nella vana speranza di critica nei confronti dei provvedimenti propri di un Sindaco che osa raggiungere Stromboli in gommone nell'immediatezza dell'evento ?

Un dubbio , un minimo di consapevolezza che tutto si sia svolto nel migliore dei modi e nel rispetto dei ruoli, competenze e responsabilità non ha trattenuto nessuna di quelle mani ad apporre la propria firma per tirarsi fuori dal ridicolo? È risaputo che gli Italiani sono tutti allenatori di calcio ; da oggi sappiamo pure che noi eoliani , per il fatto stesso di vivere in queste isole, siamo automaticamente tutti vulcanologi ed anche ingegneri quando si parla di banchine e di spiagge , ma anche chimici e fisici dei gas se viviamo a Vulcano.

È ancora fresca la campagna di guerra di informazioni degli immunologi improvvisati degli anni del Covid , che si apre ora un nuovo impazzimento sociale, un malessere dell'intelligenza con abuso lessicale, tipico del più antico fanatismo di massa , buono solo a travisare la realtà dei fatti. In un Comune dove per decenni vigeva approssimazione ed anarchia, un'Amministrazione che " pretende " di dare un nuovo corso , mi ricorda il brillante racconto di H. G. Wells ( " Nel paese dei ciechi ”)che spiega bene come in un paese di ciechi la malattia diventi la vista, finendo per provocare una frattura talmente profonda da annichilire qualsiasi possibilità di reciproca intesa.

Ora, la spiegazione della difficile situazione umana che si è creata a Stromboli con l'uso di una narrazione che sa solo di ridicolo, viene ridotta in formulette esplicative che non spiegano niente se non a sentirsi scafati. Ci sono parole che fuoriescono dai loro limiti semantici ed entrano in un decalogo speciale, quello della propaganda demagogica che è caratterizzata da mezze verità che arrivano facilmente alla menzogna, come diceva don Sturzo.

La bugia ha già fatto il giro del mondo, recita un aforisma, e la verità deve ancora mettersi le scarpe. Ma , per fortuna, esiste anche il tempo della realtà , il famoso tempo galantuomo che è in grado di ristabilire la verità. L'importante è ricordarsi che le bugie hanno sempre le gambe corte e questo deve dare speranza in chi crede nella realtà come sola sede autorizzata della politica.

*Assessore

La replica

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di Marco Giorgianni*

Leggo, ormai senza stupore, la nota dell’ Assessore Iacolino, che con malcelata irritazione, risponde alle critiche mosse sula gestione dell’emergenza. Anche in questa occasione, come è suo costume, l’Assessore invece di motivare i provvedimenti presi, si affanna a richiamare alla memoria di chi legge come l’Amministrazione precedente ha operato nella gestione delle precedenti emergenze, covid compreso. Non mi trascinerete in un inutile, futile e sterile e improduttivo dibattito su chi è il più bravo della classe, io, a differenza dell’Assessore Iacolino, ho troppo senso dello Stato, rispetto per le istituzioni e soprattutto per la mia gente, per rispondere ad affermazioni del genere.

È sotto gli occhi di tutti, l’inadeguatezza e l’approssimazione con la quale questa Amministrazione sta gestendo questo evento; è una opinione diffusa che il vostro operato non è condiviso dalla popolazione su cui i provvedimenti presi impattano, lo avreste capito, se vi foste degnati di parlare con la gente, di capire di cosa questa popolazione ha bisogno, di quali sono le reali preoccupazioni e di operare per garantire che alla drammaticità di questo momento non si aggiungano ulteriori gravi conseguenze. Bisogna trovare strumenti di tutela, non basta vietere, interdire, bisogna pensare ai mesi che verranno e a come affrontarli.

Lei, come Amministratore, ha il dovere, di rispondere alle critiche, che le ritenga giuste o meno, spiegando con rispetto e profondo senso di solidarietà cosa spinge la sua Amministrazione a prendere i provvedimenti fin qui emessi, invece, accecato dall’attacco al suo EGO, ciò che riesce a fare è insultare i precedenti Amministratori, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che siete incapaci di sopportare il dissenso, la contestazione, la protesta.

Gestite “l’emergenza dinamica”, come la chiamate voi, che ha colpito ancora una volta il nostro territorio; io ho gestito ascoltando la comunità scientifica, confrontandomi con i miei compaesani, ho valutato e i mi sono assunto le mie responsabilità. Mi pare che come ho operato durante le numerose emergenze a Stromboli, nel 2002 quando ero assessore e poi nel 2014 e nel 2019 da sindaco è sotto gli occhi di tutti, io non ho nulla da dimostrare. Siete voi a dover dimostrare di essere adeguati, operate, dunque magari con un po’ meno dinamismo e un po’ più di empatia. Non siete capaci di relazionarvi, se non ricercando ad ogni costo una colpa altrui, per questo rinuncerò ad ogni ulteriore riasposta, ad un suo certa e inadeguata prossima esternazione.

*Già Sindaco

La nota del gruppo di minoranza

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di Gaetano Orto Cristina Dante Adolfo Sabatini Raffaele Rifici Giorgia Santamaria

L'assessore Iacolino si conferma sempre più come il "Pierino" dell'Amministrazione. Di fronte alle critiche mosse contro l'amministrazione, anziché rispondere con argomentazioni concrete, ripete concetti vaghi e stereotipati del tipo "Noi siamo i migliori", "Prima di noi, il nulla", "la colpa è della precedente amministrazione" o "brucia perché non governano loro". Questo comportamento riflette l'atteggiamento tipico del radical chic intellettualoide, che guarda gli altri dall'alto in basso, detentore di quelle verità assolute accessibili a pochi.

Consigliamo all'assessore e a tutta l'amministrazione di assumersi le proprie responsabilità. È facile governare vietando e chiudendo tutto per qualsiasi problema; è difficile fare il contrario, quando ciò implica precise assunzioni di responsabilità. Ma per questo ci vogliono determinati attributi. Ci dica, inoltre, l'assessore Iacolino cosa è stato fatto e cosa si sta facendo per prevenire le conseguenze di un'eventuale alluvione, visto l'enorme accumulo di polvere vulcanica a bassissima permeabilità, quindi molto pericolosa in caso di pioggia.

Invece di assumersi le proprie responsabilità e di rispondere alle domande dei cittadini, assistiamo a un comportamento politico dell'assessore Iacolino sempre più simile a quello dell'attuale sindaco Gullo, che ogni giorno manifesta deliri di onnipotenza simili a quelli del Marchese del Grillo interpretato da Alberto Sordi: "perché io so' io e voi non siete un c....". La memoria, tuttavia, sembra tradire anche l'assessore Iacolino. Forse ha dimenticato che nel 2007, durante un comizio elettorale, il candidato Gullo criticò aspramente l'allora sindaco Mariano Bruno per essersi recato a Stromboli in barca poco dopo un'emergenza, accompagnato dalla capitaneria di porto, solo per apparire, invece di rimanere sul posto a dirigere le operazioni come avrebbe fatto un vero generale. Evidentemente, certe critiche sono valide solo quando si è all'opposizione, ma una volta al governo si fanno anche peggio.

Per quanto riguarda le "mezze verità" che, secondo l'assessore Iacolino, sarebbero diffuse dal gruppo di minoranza, non è chiaro a cosa si riferisca. Di certo, non possiamo accettare lezioni da chi, ad esempio, in una nota dello scorso aprile, aveva assicurato che il bilancio 2024 sarebbe stato approvato entro maggio. Forse l'assessore ha dimenticato di specificare l'anno, riferendosi probabilmente a quelli successivi. Altro che mezze verità, qui siamo alla farneticazione totale.

*Consiglieri Comunli di minoranza

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