L'isola di Stromboli dal 23 giugno scorso è stata interessata da vari eventi vulcanici, ormai ciclici, che non dovrebbero cogliere di sorpresa chi è deputato alla gestione degli stessi. Invece, ci è sembrato di assistere in questi giorni, spesso, ad azioni confuse e contraddittorie: ordinanze sindacali diramate e subito dopo revocate e spesso in contrasto o sovrapposte ad altre Autorità, comunicazioni istituzionali arrangiate e poco incisive.
Una serie di concatenazioni e azioni scarsamente condivise, soprattutto con le forze politiche, economiche e sociali del territorio, hanno generato una situazione ormai complessa, che richiede un equilibrio delicato tra la sicurezza dei cittadini e il mantenimento dell'economia locale, soprattutto in un periodo di alta stagione turistica. È comprensibile la necessità di garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori, ma allo stesso tempo è cruciale considerare l'impatto economico e sociale delle decisioni prese, specialmente in un contesto come quello delle isole Eolie e, in particolare, di Stromboli, dove il turismo rappresenta una fonte vitale di reddito.
L'allerta rossa attualmente in vigore, secondo il Sindaco in una recente intervista concessa alla Rai, non impedisce ai turisti di visitare Stromboli, purché vengano rispettate le norme e le indicazioni di sicurezza. Un messaggio banale che lascia in chi ascolta parecchi interrogativi. La percezione pubblica e mediatica di tale allerta può facilmente creare un allarmismo eccessivo, con gravi ripercussioni sull'afflusso turistico e quindi sull'economia locale. È quindi fondamentale rivedere e chiarire le comunicazioni ufficiali per evitare malintesi e rassicurare sia i residenti che i visitatori sulla sicurezza dell'isola.
Così come le azioni che si intraprendono, spesso prive di coordinazione e in contrasto con altre. Ad esempio, gli interventi di sgombero delle spiagge durante l'ultima esplosione dello Stromboli, non coordinati, seppur forse giustificati dal punto di vista della sicurezza, contrastano con altre azioni intraprese dal Sindaco, come la traversata in gommone durante un momento di elevato rischio che sicuramente non sarebbe stata risparmiata dalla forza di uno tsunami. Questo apparente disallineamento tra le azioni delle autorità può alimentare confusione e incertezza tra la popolazione e i turisti.
La crisi economica prospettata da molti imprenditori richiede un'azione concertata e un confronto aperto tra tutte le parti coinvolte, compresi i rappresentanti del popolo in Consiglio Comunale, finora tenuti all'oscuro di tutto. Riteniamo, infatti, indispensabile che il Sindaco, così come fatto in passato dai suoi predecessori, informi e coinvolga tutte le componenti del tessuto politico e sociale per assumere decisioni condivise e mirate a tutelare la sicurezza senza compromettere l'economia locale.
Questo confronto, ad esempio, dovrebbe portare a una revisione delle ordinanze in vigore riguardanti Stromboli e non solo, e all'elaborazione di una campagna promozionale e di eventi per rilanciare il turismo. Proposte concrete, ad esempio, includono la richiesta immediata, non ancora fatta dall'amministrazione comunale, dello stato di emergenza e l'ottenimento di ristori economici per i danni subiti.
Oltretutto, bisognerebbe far capire che lo Stromboli è in attività tutto l'anno e non solo all'indomani degli eventi vulcanici di una certa intensità. Riteniamo, infatti, che la necessità di presidi permanenti di protezione civile, vigili del fuoco, sanitari e quant'altro è ormai imprescindibile. Questa è la vera sicurezza per i cittadini di Stromboli.
Auspichiamo, pertanto, fin da subito, un maggiore coinvolgimento e confronto con il Consiglio Comunale che possa portare ad azioni e decisioni che tutelino la sicurezza dei cittadini senza compromettere l'economia locale, e rilancino il nostro turismo, già abbastanza martoriato ancor prima dell'attuale stato di allerta rossa, a causa di ordinanze sindacali e decisioni politiche a dir poco scellerate.
I Consiglieri comunali di minoranza
Si è attivato anche il deputato Galluzzo di Fdi...
On.Galluzzo Deputato Regionale : "Stromboli, serve un fondo a sostegno degli imprenditori".
«L’auspicio è che a Stromboli la situazione di emergenza e pericolosità rientri prima possibile, tuttavia in ogni caso urge l’istituzione di un fondo regionale a sostegno del comparto turistico e produttivo dell’isola. Mi farò personalmente promotore di questa iniziativa con un apposito emendamento alla manovra che sarà approvata entro luglio dall’Ars».
Lo afferma Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia, sottolineando che «in seguito all’attività eruttiva del vulcano si stanno registrando numerose disdette da parte dei turisti e le strutture ricettive e i ristoratori sono costretti a fare letteralmente i conti con uno tsunami economico. Il nostro dovere è garantire loro un sostegno economico e farlo con la massima priorità possibile».
Gianluca Giuffrè responsabile comunale Lipari di Fratelli d'Italia:
"IL nostro partito si farà portatore delle esigenze delle comunità locali
e degli imprenditori ".
Eruzione Stromboli, Grasso (FI): "Forza Italia sosterrà il comparto turistico locale"