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di Lucy Iacono, Gianni Iacolino, Antonella Starvaggi, Gaetano Saltalamacchia, Alessio Ferrara, Angelo Portelli, Salvatore Agrip, Christian Lampo, Tiziana Lauricella Cincotta e Sofia Frasca*

Può capitare che nel posto dove si vive ci siano delle cose importanti delle quali non ci si accorge. Ascoltando ultimamente quello che scrivono e/o dicono due personaggi, noti alla cronaca nazionale per il loro comportamento, sul nostro antichissimo e prestigioso comune restiamo increduli ed esterrefatti.

Ma vogliamo fare subito un passo indietro azzardando una interpretazione numerica delle fasi più salienti di quello che sta accadendo nel Comune di Lipari negli ultimi tempi.
Una volta eletta l’Amministrazione comunale, abbiamo dovuto assistere a incresciosi comportamenti da parte degli sconfitti. Due sono stati, al posto di uno, i gruppi consiliari che si sono costituiti nell’ambito della minoranza consiliare e due sono stati i ricorsi al TAR (uno non bastava!) per l’annullamento delle elezioni che ci hanno visto prevalere sui soliti riciclati professionisti della politica locale, divisi con precisione matematica nelle altre due principali liste, che si sono guadagnate il secondo e il terzo posto.

Due sono stati di recente gli interventi di parlamentari della Repubblica (un senatore e una deputata) che sono intervenuti per contrastare l’Ordinanza Sindacale sulla regolamentazione degli esercizi pubblici e due sono stati i ricorsi al TAR sulla medesima ordinanza emessa a salvaguardia dei diritti di tutti, atta a e prevenire i disastri estivi che hanno causato vittime e danni gravi, soprattutto alla popolazione giovanile a causa dell’abuso di alcool e di altre sostanze.

Due, tralasciando altri miseri contributi a sostegno, sono i personaggi noti alle cronache nazionali a causa del loro comportamento che sono venuti fuori per difendere “figliocci” e “probabili futuri sostenitori” presunte vittime dell’osservanza di quelle regole ben delineate nel programma elettorale e un sistema che, proprio uno di loro, aveva demonizzato e indicato come il vero problema per le nostre isole, fino a poco tempo addietro.
Si sa che spesso gli elettori vengono convinti a votare dei programmi che non si realizzano mai, ma i programmi presentati ai propri elettori dall’attuale Amministrazione sono un’altra cosa! Infatti, sistemata la questione dei bilanci, la nuova Amministrazione fa partire la realizzazione di quanto promesso e, su questo punto, ci si poteva aspettare una condivisione dell’operato se non altro per coerenza e la serietà, ma così non è stato.

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Si è attivata, invece, “La colonna infame” di manzoniana memoria con il processo ai nuovi untori! Mettiamo sott’accusa chi ha onorato il proprio programma operando nel pieno della legalità. Su, mobilitiamo Onorevoli, Senatori, Deputati Regionali personaggi noti alla cronaca nazionale per il loro comportamento (ci manca che si chieda anche l’invio dei caschi blù dell’ONU), ecc., e alla fine condanniamoli questi untori, in fondo qualcuno li ha visti diffondere la peste, perché no, anzi ora che ci pensiamo li abbiamo visti anche noi in prima persona, condanniamoli!

Questa fantomatica peste, però, non porterà nessuno al Lazzaretto, ma potrebbe fare danni molto gravi, consentendo a ciascuno degli accusatori di sostituirsi alle istituzioni, e a tutti quelli che hanno partecipato legittimamente alla realizzazione delle iniziative dell’Amministrazione, pontificando senza freni e adducendo motivazioni in virtù di una democrazia virtuale che dà sempre ragione a chi la pratica, al di là e oltre la realtà dei fatti.
Qualcosa comincia, però, a non convincere e ci è venuta in mente la domanda ai giudici nella storia dell’asino e della sua ombra di Demostene, che sicuramente i soggetti menzionati conoscono meglio di noi, “ … preferite sentire dell'ombra dell'asino, e non udite la causa di un uomo e della sua vita e i suoi diritti?

Si penso proprio che discutere dell’ombra di un asino a certuni interessi di più delle persone, della loro vita, del loro diritto a riposare, a camminare su un marciapiedi, a non subire un coma etilico e a non morire. E se questo è, anche per poco, vero, non c’è da stare tranquilli per nessuno perché la colonna infame può colpire chiunque e continuare a procurare danni!
Delle volte può capitare che nel posto dove si vive ci sono delle cose importanti delle quali non ci si rende conto. Sentendo quanto ci viene riportato da qualche noioso dicitore, il quale ha finalmente individuato l’esistenza della mafia proprio a Lipari, i primi mafiosi, sempre due, sarebbero proprio quelli – Amministrazione e Forze di Polizia - che stabiliscono le regole e, cosa rara dalle nostre parti, le fanno persino rispettare.

Questi soggetti, birboni che non sarebbero altro, avrebbero inventato proprio qui nelle isole Eolie la “Mafia”, vivendo con essa talvolta “More Uxorio” e tal’altra regolarmente (legalmente) sposati. Uscire da queste improbabili accuse sarebbe necessario per scongiurare, così, “Che le bugie ripetute molte volte diventino verità” e che discutere dell’ombra di un asino a qualcuno interessi più delle persone, della loro vita e dei loro diritti.
C’è capitato di leggere ultimamente quanto altri hanno avuto modo di dire sull’ordinanza e finalmente abbiamo capito che da noi il concetto di società, che qualche illustre pensatore moderno ha definito “Società liquida”, non esiste.

Non appare esistere perlomeno per tutti quelli che, quando si cerca di fare qualcosa per rendere i cittadini appena un poco più uguali agli altri, elevano le loro autorevoli voci per contrastarli in tutti i modi, tanto che chi legge, anche casualmente, i loro comunicati non può non pensare ad una loro “Comunità solida”. Si, siamo veramente convinti, a conclusione di questo nostro tentativo di ragionare, che ancora dalle nostre parti non è arrivata la “Società liquida”; chi la fa da padrona invece è questa “Comunità solida” degli interessi propri, allenata a contrastare qualsiasi iniziativa legittima promossa a favore dell’interesse pubblico; qui di veramente liquido c’è soltanto l’interesse generale della popolazione che ancora non ha trovato un esercito da contrapporre a quello dei denigratori in fila per due!

In questo clima che è stato creato anche in seno al Consiglio Comunale non stona affatto l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di maggioranza per difendere le norme regolamentari e le decisioni approvate a maggioranza, così come non stona assistere all’espulsione dall’aula di persone che non hanno commesso nulla – basta guardare attentamente le registrazioni della seduta – e farsi l’idea degli intrighi locali e del clima che si è venuto a determinare, grazie anche all’aiuto destabilizzante proveniente dall’esterno.

*Gruppo consiliare di maggioranza

LA REGISTRAZIONE DELL'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE

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