rcrocettadonneRosario Crocetta ha assegnato le deleghe ai dodici assessori. Lucia Borsellino e Linda Vancheri restano alla sanità e alle Attività produttive. E come previsto l'assessore all'Economia è Alessandro Baccei «sugerito» dal governo nazionale.

Antonio Purpura - BENI CULTURALI. Indicato dal Pd, dal 1994 ad oggi é titolare della cattedra di economia applicata e tiene i corsi di economia industriale, economia dei settori produttivi, economia d'impresa e dei sistemi di imprese, economia del turismo. Tra le posizioni accademiche nel suo curriculum figurano le cariche di direttore del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche e vice direttore del dipartimento di scienze economiche, aziendali e finanziarie, sempre all'Università di Palermo

Cleo Li Calzi - TURISMO. Manager palermitana, esperta di fondi strutturali (per i quali è stata superconsulente per il Comune di Palermo), nel 2010 fu nominata capo della segreteria tecnica dell'ex presidente Raffaele Lombardo. Presidente di SviluppoItalia Sicilia, società partecipata della Regione, incarico che un anno fa lasciò perché incompatibile con il ruolo di coordinatore del «Nucleo di Valutazione e Verifica Investimenti Pubblici». È stata anche Dirigente coordinatore Servizio Pianificazione e Controllo Strategico.

Giovanni Pizzo - INFRASTRUTTURE. Fino a ieri capo di gabinetto dell'assessorato regionale delle Infrastrutture e Mobilità, è stato designato dall'Udc. Dirigente regionale, prima dell'incarico nella segreteria dell'ex assessore Torrisi è stato anche capo di gabinetto vicario dell'ex assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti, nella prima giunta del governo Crocetta. Negli ultimi mesi ha partecipato per l'assessorato ad alcune delicate vertenze come quella degli ex dipendenti Ferrotel di Messina.

Linda Vancheri - ATTIVITA' PRODUTTIVE. Nata a San Cataldo, 37 anni, assessore uscente alle Attività produttive. Funzionaria di Confindustria, per l'associazione degli industriali è stata anche componente della Commissione legalità al ministero dell'Interno e collaboratore della delegazione all'Ue Politiche Industriali, Economia della Conoscenza e Internazionalizzazione. Il suo slogan è «sviluppo, legalità e velocità». Contro di lei all'Ars c'è una mozione di censura bipartisan per la gestione dell'Irsap.

Lucia Borsellino - SANITA'. Primogenita di Paolo Borsellino,il magistrato ucciso dalla mafia, è nata a Palermo nel 1969. Nel 1993 si laurea in Farmaciaa Palermo, lo stesso anno viene assunta alla Regione,subito destinata all'assessoratoalla Sanità. In piazza Ottavio Ziino ricopre diversi ruoli, iniziala sua carriera come dirigente di terza fascia fino a diventare nel 2010. Dirigente generalementre assessore era Massimo Russo. Nel 2012 è entrata nel primo governo Crocetta come assessore alla Salute.

Mariella Lo Bello - FORMAZIONE. Agrigentina, dipendente delle Poste e una lungamilitanza nella Cgil, nella città dei Templi è stata la prima segretaria generale donna del sindacato dei pensionati, la prima anche nel sindacato regionale in una camera del lavoro. Diventa poi segretario generale della Cgil a livello provinciale. Assessore al Territorio e Ambiente nella giunta Crocetta, era stata sostituita nel rimpasto di aprile con la «collega» Mariarita Sgarlata. Pochi giorni fa era stata scelta da Crocetta per far parte del suo ufficio di gabinetto.

Sebastiano Bruno Caruso - LAVORO. Classe 1954, avvocato cassazionista dal 1996, è ordinario della cattedra di Diritto del Lavoro all'Università di Catania ed è docente dal 1988 alla Scuola Superiore Pubblica Amministrazione di Roma. Un professionista dal curriculum prestigioso: è infatti presidente del Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo dedicato allamemoria "Massimo D'Antona", membro del Comitato di indirizzo scientifico dell'Anci ed autore di numerose pubblicazioni.

Vania Contrafatto - ENERGIA. 43 anni, in magistratura dal 1999, Vania si occupa da 13 anni di indagini sulla criminalità economica alla Procura di Palermo. Ha condotto inchieste antimafia sui beni dei boss Graviano di Brancaccio e sulle morti per amianto delle Ferrovie. Ha ricevuto minacce di morte. Da due anni si occupa pure di indagini sulle fasce deboli e sulla tratta di esseri umani. È stata segretario distrettuale di Unicost, Nel csm è stata membro del Comitato scientifico. Sposata con Sandro Leonardi, consigliere comunale Pd.

Maurizio Croce - TERRITORIO. Messinese, classe 1971, è nipote dell'ex procuratore capo, Luigi Croce. Laureato in Chimica e dottore di ricerca in «Chimica dell'Ambiente», dal 2010 al 2013 è stato commissario straordinario delegato per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia e in Puglia. Da tecnico si è occupato di tutela delle acque e di emergenza rifiuti e discariche in diverse regioni (fra cui la messa in sicurezza di Bellolampo). Fu nominato commissario per il rischio idrogeologico in Calabria.

Nino Caleca - AGRICOLTURA. Avvocato, in quota Articolo 4, è nato nel 1955 a Pantelleria, è avvocato penalista ed esercita la professione a Palermo: ha partecipato ad importanti processi che hanno avuto un ruolo determinante nella storia recente della Sicilia. Prima di dedicarsi esclusivamente alla professione, è stato dirigente provinciale del Partito Comunista tra il 1980 e il 1985. Comeresponsabile del settore "problemi dello Stato" della federazione palermitana ha avuto modo di coadiuvare Pio la Torre.

Alessandro Baccei - ECONOMIA. Nuovo assessore all'Economia, è stato sicuramente il nome più atteso, quello concordato conRoma. Baccei è stato ex collaboratore dell'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, colquale ha lavorato alla presidenza dell'Anci, l'associazione comuni d'Italia. Laureato in economia e Commercio nel 1990 all'Università di Firenze, dal maggio 2001 è partner della Ernst&Young Financial-Business Advisors.

Marcella Castronovo - FUNZIONE PUBBLICA. Classe 1969, laureata in giurisprudenza all'Universitàdi Catania, ha una specializzazione in Studi sulla pubblicaamministrazione conseguita a Bologna. Gli inizidella carriera sono da Segretario comunale, poi - fra il'99 e il 2000 - è nell'ufficio di staff del sindaco di Catania,Enzo Bianco, prima di diventare dirigente del Ministerodell'Interno, quando al Viminale c'era lo stesso Bianco. Ex capo del personale dell'Anci, è stata capo Dipartimentodi Delrio, dal 2009 lavora alla Presidenzadel Consiglio dei Ministri dove oggi è vice segretariogenerale.

Il presidente ha tenuto per una fedelissima la Formazione: Mariella Lo Bello succede a Nelli Scilabra. Il giuslavorista del Pd Bruno Caruso va al Lavoro. Alle Infrastrutture, al posto di Nico Torrisi, va il suo ex capo della segreteria tecnica, Giovanni Pizzo: nominato dall'Udc, su Pizzo fino all'ultimo sono piovute minacce di incompatibilità per un vecchio incarico in una clinica privata poi fallita. Crocetta avrebbe preferito dare a Pizzo la Funzione pubblica ma alla fine dovrebbe essere passata la prima indicazione. All'Energia va l'assessore Vania Contrafatto, magistrato della Procura di Palermo.

Cleo Li Calzi nel pomeriggio sembrava destinata alle Infrastrutture ma anche nel suo caso si è poi tornata alla prima indicazione: va al Turismo. Antonio Purpura va alla guida dei Beni culturali. Maurizio Croce, vicino al Pdr di Cardinale, avrà la delega al Territorio. Marcella Castronovo, indicata dall'Udc, va alla Funzione pubblica. Articolo 4 mantiene la delega all'Agricoltura, di cui si occuperà l'avvocato palermitano Nino Caleca.

Rosario Crocetta forma il suo terzo governo in due anni di legislatura, sancendo la pace con i "cuperliani", da mesi in contrasto col governatore, al punto da togliergli il sostegno. E il primo banco di prova per la tenuta della ritrovata maggioranza arriverà già dopodomani, quando all' Assemblea siciliana si discuteranno le mozioni di sfiducia al presidente della Regione, depositate dal centrodestra e dai 5stelle e calendarizzate proprio oggi dalla capigruppo. Come da accordi con i "renziani" e gli altri alleati si riparte da zero. O quasi. Si tratta di una giunta "tecnica" di chiara matrice politica: nove i volti nuovi su 12.

Alle riconfermate Lucia Borsellino (figlia del magistrato assassinato da Cosa nostra in via D'Amelio) che proseguirà il suo lavoro alla Sanità e Linda Vancheri (Attività produttive), vicina a Confindustria, si aggiunge Mariella Lo Bello in quota Megafono che dovrebbe avere la delega alla Formazione per proseguire la riforma avviata da Crocetta tra mille polemiche e inchieste giudiziarie che hanno coinvolto la famiglia del deputato Francantonio Genovese, finito in carcere: per Lo Bello si tratta di un ritorno dopo aver fatto parte del primo governo Crocetta e avere saltato il Crocetta bis.

All'Economia va il super tecnico, concordato con Palazzo Chigi, Alessandro Baccei, già collaboratore del sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio: a lui toccherà il compito più arduo, riportare in pareggio i conti della Regione cercando di recuperare i 3 miliardi di euro che mancano per chiudere il bilancio di previsione per il 2015 e scrivere la legge di stabilità. Crocetta, giunto in serata a Roma, incontrerà Baccei domani, assieme al sottosegretario Delrio: sarà l'occasione per fare il punto sulla situazione finanziaria e definire i dettagli dell'accordo per la creazione della task-force tra Mise, Welfare e Regione che si occuperà di fare le pulci ai conti pubblici di Palazzo d'Orleans e trovare la via d'uscita per evitare il default.

Tra le new entry in giunta spicca il nome dell'avvocato Nino Caleca, indicato da Articolo 4, che dovrebbe guidare l'Agricoltura. Penalista e giurista di fama, Caleca ha difeso l'ex governatore Totò Cuffaro nel processo alle talpe nella Dda di Palermo ed è il legale dell'ex ministro Calogero Mannino nel processo abbreviato per la trattativa Stato-mafia. Quattro i 'tecnici' in quota Pd, tra questi il pm Vania Contraffatto, da una decina d'anni magistrato a Palermo, facente parte del gruppo 'Unicost', espressione del centrosinistra e riceverebbe la delega all'Energia e rifiuti. Gli altri sono i docenti universitari Antonio Purpura e Sebastiano Caruso e la dirigente regionale Cleo Li Calzi. Il Pdr, che fa riferimento al gruppo dell'ex ministro Totò Cardinale, ha indicato il geologo Maurizio Croce, che avrà la delega al Territorio e Ambiente.

L'unico dubbio, fino all'ultimo, riguarda i due assessori espressione dell'Udc: all'interno del partito si è consumato un duro scontro attorno ai nomi di Giovanni Pizzo e Marcella Castronovo.

E mentre il governatore prova a chiudere la crisi, la conferenza dei capigruppo, riunita a Palazzo dei Normanni, ha calendarizzato per dopodomani in aula (alle 16) la mozione di sfiducia del centrodestra e del M5s al presidente Rosario Crocetta.

LA REAZIONE.

La politica cambia per l'ennesima volta le carte in tavola ma gli operatori turistici sono stufi e non ci stanno.

Non si riesce a dare continuità ad un'azione di governo che abbia un senso per il comparto turistico, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole minori della Sicilia. Cambiano i volti, mutano i tempi e gli scenari di mercato ma il metodo e i problemi rimangono gli stessi. Il metodo è quello dell'equilibrismo politico che fagocita chiunque non risulti in quel momento utile alla politica stessa. I problemi li conosciamo e li abbiamo denunciati nelle varie sedi, senza mai trovare la concreta capacità di affrontarli in modo organico e programmatico, insiste Del Bono.

Al turismo, dopo un cantautore di prestigio, il Governatore ha ritenuto di mettere in prima linea la persona che forse gli era più vicina. Non un'esperta di turismo ma una giovane con entusiasmo e diverse competenze trasversali, potenzialmente utili al nostro sistema. Il tempo di capire quali fossero gli interlocutori, come funziona la macchina del turismo in Sicilia, di programmare la messa in pista di alcune iniziative – riuscendo anche a trovare il modo ed il tempo per farsi lanciare/sacrificare in una campagna elettorale - e siamo nuovamente ai blocchi di partenza. Sacrificata anche lei sull'altare della politica a prescindere dai propri meriti o demeriti sul campo. Come si fa, infatti, a giudicare compiutamente l'operato di un assessore che difficilmente riesce a durare in carica per più di un anno e mezzo, si chiede Del Bono?

Ancora peggiore lo scenario sul versante della mobilità, continua Del Bono. Qui si era finalmente puntato su una personalità seria e competente, un tecnico come si suol dire, imprestato dal mondo dell'imprenditoria, presidente degli albergatori, ex amministratore delegato della SAC. A detta di tutti, l'assessore alla mobilità macina attività senza risparmiare energie ed occasioni, impegna risorse che altri assessorati faticano a spendere e, nei pochi mesi a disposizione, riesce anche ad ottenere dei risultati degni di nota. Ma, anche per lui, per motivi incomprensibili a chi si rifiuta di ragionare secondo le logiche della "politica", l'esperienza volge prematuramente al termine. Almeno in questo caso, un minimo di continuità dovrebbe essere garantita, visto che il suo successore sarà il capo della segreteria tecnica.

Sicuramente, come ha avuto modo di commentare il Presidente Crocetta all'indomani della respinta sfiducia al suo governo, ci troviamo di fronte ad un "capolavoro politico". Un capolavoro che però difficilmente potrà essere definito tale dalle attività produttive. Di fatto, sono ormai anni che questi due assessorati non trovano la pace e la serenità necessari per programmare seriamente il futuro dello sviluppo del turismo in Sicilia. Due assessorati chiave che, in raccordo con gli altri, potrebbero davvero disegnare un futuro credibile e sostenibile per la nostra terra, soprattutto per le piccole isole siciliane che vivono quasi esclusivamente di turismo e dipendono in modo imprescindibile da collegamenti efficienti con la terraferma.

Ci auguriamo comunque – conclude Del Bono - che i nuovi assessori possano durare in carica il tempo necessario per concertare con gli stakeholders e gli altri assessorati un piano di sviluppo che riesca a dare speranze concrete ad un settore avvolto nelle nubi della precarietà. Questo è necessario per gli investitori e lo è ancora di più per quanti stoicamente continuano a lottare con l'obiettivo di fare turismo e di contribuire a far decollare – ad oggi, purtroppo, solo con azioni spot ed in assenza di una strategia condivisa - l'industria turistica siciliana.

--Nel Crocetta-ter anche il pm Vania Contrafatto, Cleo Li Calzi, l'avvocato Nino Caleca

----Il Crocetta ter prende forma. La nuova giunta non è ancora ufficiale, ma il governatore ha sul tavolo tutti i pezzi del puzzle e tocca adesso a lui comporre il quadro. Naufragata l'idea di includere nella nuova formazione deputati, sarà varato un governo tecnico «di alto profilo». Il vero colpo di scena è l'uscita del "pupillo" del governatore, l'assessore Nelli Scilabra che Crocetta alla fine ha deciso di "sacrificare" pur di raggiungere un accordo sulla composizione della nuova Giunta regionale. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della maggioranza, Crocetta ha accolto l'invito di Pd e Udc di non insistere ulteriormente sull'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, al centro di numerose polemiche. «La rinuncia alla Scilabra non è un gesto di debolezza del governo, perché l'azzeramento è totale e non ci sono partiti che chiedono la conferma dei propri assessori», ha spiegato Crocetta che ha difeso fino all'ultimo l'ex assessore alla Formazione, artefice della destrutturazione del sistema degli enti professionali, ma finita al centro del fuoco amico. Fuori anche Salvatore Calleri, che aveva la delega a Energia e rifiuti. L'intesa prevede però che sia il governatore a scegliere gli assessori che guideranno l'Energia e la Formazione.

Lucia Borsellino resterà invece alla Sanità per precisa disposizione del governatore mentre Linda Vancheri, sponsorizzata da Confindustria, potrebbe passare all'Energia anche se da indiscrezioni sembra che lei preferirirebbe restare alle Attività Produttive. I nomi di Borsellino e Vancheri facevano parte dell'accordo elettorale, per il resto passa l'azzeramento voluto dal Pd. A questo punto anche l'Udc dovrà rinunciare a due assessori di peso come Patrizia Valenti alle Autonomie locali e Nico Torrisi alle Infrastrutture.

Tra i nomi nuovi c'è quello di Massimo Croce, indicato dal Pdr; riserbo ancora sugli altri nominativi. L'intesa prevede quattro assessori al Pd, due all'Udc, uno al Megafono, uno ad Articolo 4, mentre l'assessore all'Economia sarà un "supertecnico" scelto dal Crocetta in accordo con la segreteria nazionale del Pd e Palazzo Chigi. Il nome più accreditato sembrava quello di Salvatore Parlato, già braccio destro dell'ex assessore Luca Bianchi, dunque già dentro ai meccanismi del bilancio e soprattutto stimato negli ambienti del ministero del Tesoro. Ma nelle ultime ore la sua candidatura sembra tramontata. Il presidente non ha fatto nessun nome e sulla scelta dell'assessore all'Economia ha annunciato che domani sarà a Roma per discuterne con il sottosegretario Graziano Delrio.

«La giunta di fatto è pronta - ha concluso Crocetta - ma tecnicamente passerà qualche giorno per le verifiche necessarie su eventuali incompatibilità e sui carichi pendenti. Alcuni assessori non sanno ancora di essere nominati e se la giunta deve durare non devono esserci fibrillazioni di alcun tipo».

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