di Riccardo Gullo
Quello che diceva Winston Churchill della Russia “ … è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma.” lo direi anche di Lipari.
Se quanto diceva Churchill lo trasformiamo in numeri potremmo dire “ … è un numero contenuto in una variabile che sta dentro un risultato.”, così come potremmo dire altro. Nei giorni scorsi eravamo a quattro probabili liste e ad oggi pare che siamo arrivati a cinque. Ma non è finita.
Abbiamo notizie di altri aspiranti candidati che stanno facendo i propri sondaggi e altri ancora che potrebbero rappresentare una sequenza numerica infinita. Se invece trasformiamo quanto detto dal noto statista in linguaggio locale potremmo dire “… è un concetto zoologico contenuto in una farsa che sta dentro un nulla.”.
Cavalli, sia di razza che non, lepri, personaggi di alti profili, saggi, persone di peso e/o importanti e/o che contano, ecc. che si vorrebbero riproporre, quest’ultimi, senza rendersi conto di come è stato ridotto il Comune di Lipari.
LE OPINIONI
Da Filicudi in linea Graziella Bonica
di Grazella Bonica
Riflessioni dalle isole minori in vista delle amministrative.
Ci pervengono ogni giorno,dal fronte elezioni, notizie sempre piu incerte sul futuro scenario rappresentativo alle prossime elezioni amministrative. Il crescente numero di candidati, i vari gruppi che si riuniscono alla ricerca della quadra vincente, l' affermazione di "ruoli" da parte di chi chiaramente è preoccupato di restare fuori dai giochi politici per i prossimi cinque anni, a dire il vero, ci lascia alquanto perplessi.
Il solito modo di procedere alla ricerca di numeri forti e non di competenze, ci fa pensare che i presupposti per la scelta del prossimo consiglio comunale e del futuro Sindaco, possano essere quelli di sempre. Eccezion fatta per soli due candidati che sembrano dall' inizio, centrati sulle proprie chiare ed inequivocabili posizioni...
In tutto ciò, è possibile invero, scorgere, che" il pre elezioni " non prevede ancora una volta il coinvolgimento diretto delle isole minori che come tali vengono in genere trattate prima e dopo ogni chiamata alle urne.
La marginalità delle sorelle più piccole e' rintracciabile infatti, nelle banali e sporadiche telefonate di questo o quel personaggio che si premura nell' assicurarsi di farci trovare sull' isola e nel confermare la propria imminente venuta ..
Con le amiche filicudare ieri, ci siamo confrontate proprio su questo e ne abbiamo tratto le conclusioni.
L' isola è considerata,ora come allora, solo un discreto bottino di voti da accaparrarsi, con i soliti metodi e con le solite promesse, secondo un copione ormai trito e ritrito che temo possa fare presa,stavolta, solo su pochi e soliti noti.
Da eoliana, da donna che si è messa al servizio, più volte della propria isola, con impegno, trasparenza e senza interesse di sorta, dunque, invito la politica liparese a pensare che le isole da amministrare sono sei. E che non siamo solo dei numeri che consentono di fare arrivare più risorse ad un Comune.
Noi ci siamo e osserviamo criticamente.
Buona domenica Buon lavoro
DA LIPARI L'AVV ANGELO PAJNO
di Angelo Pajno
I SAVI DI SION E LA POLITICA EOLIANA
Contrariamente al protocollo dei cc.dd. Savi di Sion sull’antisemitismo, rivelatosi, per dirla con lessico attuale, una madornale fake news (Ops! ….”una falsa notizia”), i plurimi incontri dal vago sapore…carbonaro che in questi giorni si susseguono con ritmo sempre più frenetico presso questo o quel bar, ufficio o abituro in genere circa le linee guida cui uniformarsi nella oramai prossima tornata elettorale sono una conclamata realtà.
Più o meno gli stessi soggetti si susseguono l’un l’altro e si scambiano di luogo a seconda della data di reunion.
Si discute di nomi, di programmi, di assessorati, di liste? Non è dato sapere all’uomo qualunque (genus al quale mi onoro di appartenere) ma appare verosimile che tutti i superiori argomenti, nulla di essi escluso, siano oggetto di confronto nelle segrete stanze o nei tavoli appartati dei bar o dei ristoranti utilizzati alla bisogna.
Taluni concittadini, animati da spirito di sacrificio e da tanta buona volontà tanto da fondersi in associazioni, comitati et similia auspicano che il prossimo aspirante al suicidio assistito - politicamente inteso - sia forte nei propositi e nei programmi tanto da meritare la piena e incondizionata fiducia dei sudditi (rectius: cittadini).
Mi sa che è stata scoperta l’acqua calda!
Qualcuno tra coloro che avranno la pazienza, o semplicemente la voglia, di leggere queste righe “fuori dal sen fuggite” ha mai sentito un candidato a qualsivoglia carica elettiva politica arringare con veemenza l’uditorio promettendo lacrime e sangue, disagi e disastri, depotenziamento/ soppressione di servizi acquisiti e, in sintesi, una corposa e tranciante ( per ogni aspirazione di sviluppo e progresso) “decrescita infelice”?
Il corale e prepotente Nooooo! mi si appalesa scontato.
Promettere anche l’impromettibile (mi scuseranno gli eruditi dell’Accademia della Crusca per l’abominio lessicale) è semplicemente nel DNA del politico che nel 90% dei casi ( e mi tengo basso nella percentuale) è ben consapevole che tali promesse tali resteranno anche se magari non per colpa sua.
Ed è qui che, a mio modestissimo parere, si distingue il politico serio (specie rara e comunque in via di estinzione) dal venditore di fumo.
Il programma è comunque necessario sia per prescrizione normativa sia per quanto riguarda la conoscenza urbi et orbi di quella che resta, in ogni caso, una dichiarazione d’intenti del candidato ma personalmente preferisco colui, o colei, che partendo dai problemi che affliggono il nostro arcipelago – e sono tanti siccome perfettamente conosciuti – garantisca non già la loro risoluzione a prescindere, bensì l’impegno pieno e profondo per la loro risoluzione, che è cosa ben diversa.
E sarà su quest’ultimo impegno che, alla scadenza del mandato, dovrà giudicarsi l’operato del nostro e non solo, quindi, sugli eventuali fallimenti perché a nessuno è dato il potere di sollevare il mondo senza la giusta leva della quale è pressoché impossibile entrare in possesso, nonostante gli sforzi.
Eppure l’elezione del nuovo primo cittadino sembra, per alcuno, una semplice questione di successione al trono, da accarezzare, curare e guidare con consumata esperienza così da forgiarla a propria immagine e somiglianza, per altro quasi un diritto acquisto per volontà divina, e quindi un sacro dovere al quale l’elettorato non può (rectius: non deve) sottrarsi, per altro ancora un fastidioso assembramento di concorrenti un palmo al di sotto del proprio ego quanto a capacità amministrativa, per talaltro una inebriante esperienza da vivere con giovanile entusiasmo, e così via
Mi viene alla mente una frase che un mio cliente usava ripetermi in studio quando non condivideva l’operato della controparte…” Avvocato, non funziona così!”
E devo dire che aveva ragione.
Forse meglio farebbe ciascun candidato a riflettere di più sull’impegno che lo aspetta nella sciagurata ipotesi (per lui) in cui venga eletto.
Gestire un territorio di ben sei isole non è questione da poco, soprattutto avuto riguardo alla poca attenzione rivolta in questi ultimi anni (e non mi riferisco solo alla ultima sindacatura) alle cc.dd. “isole minori” che tali certamente non sono, in primis, per il dovuto rispetto a chi le abita e le fa vivere anche durante il lungo periodo di letargo invernale, ma anche per il fondamentale apporto di cultura, tradizioni, esperienze che i loro abitanti offrono al nostro arcipelago. Ascoltare le periferie, in esse comprese le frazioni del capoluogo, non è e non deve essere, quindi, oggetto di fugaci scappatelle pre elettorali, ma una radicata abitudine.
Impegno, sacrificio, rispetto, onestà e, non da ultimo, adeguata preparazione non solo per il capitano, ma anche per la ciurma del battello che questi andrà a comandare nei prossimi cinque anni.
Auguri quindi ed in bocca al lupo a tutti i candidati, attuali e futuri se ve ne saranno, ma soprattutto auguri a tutti noi!.
Da Messina in linea Pippo Rao
di Pippo Rao*
Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Nello Musumeci
Dopo anni di inutili sollecitazioni ed intermediazioni con la Regione Siciliana e lo Stato, Lipari è diventato un caso per l’inadeguatezza degli interventi da parte di una classe politica in continua eclissi.
L’emergenza costante nel campo della Sanità, dei trasporti, dei porti, dei rifiuti, dei servizi, sta trasformando Lipari in un confino comune in cui è sempre più difficile vivere una vita normale.
La prima cosa da fare, On. Presidente, è di chiudere con le ripetute promesse sempre disattese ed affrontare gli annosi problemi eoliani con serietà.
Nel campo della Sanità, ad esempio, non ci si può affidare ad un elicottero per salvare una vita in pericolo, bisogna intervenire,(e subito!)sulla struttura ospedaliera assicurando sufficiente personale medico e paramedico, riaprendo il punto nascita, riattivando la camera iperbarica e garantendo la medicina telematica e l’assistenza continua ai cardiopatici, agli infartuati ed a coloro affetti da malattie rare, come i fratelli Biviano noti agli italiani per le loro traversie e le loro civili proteste.
E non dimentichiamoci, On. Presidente, che per parecchi mesi dell’anno le isole Eolie vengono prese d’assalto da una massa di turisti che moltiplica per almeno cinque volte il numero degli abituali residenti.
Il perdurare delle emergenze in tutti i settori citati finisce per ricadere non solo sulla qualità della vita dei residenti, ma fa entrare in un tunnel di rischio coloro che vengono a contatto col perimetro dell’Arcipelago Eoliano.
Democrazia Liberale, da me rappresentata in Sicilia, non intende, On. Presidente, limitarsi ad un’azione di denuncia ma desidera richiamare la Regione Siciliana ad una assunzione di responsabilità che sembra ormai improcrastinabile, ed il cui ritardo non riusciamo a comprendere né a giustificare, per evitare che le diseguaglianze geografiche vengano ampliate anche sul piano sociale e culturale condannando al confino comune migliaia di cittadini.
Il tempo dell’emergenza è finito, On. Presidente! Siamo già oltre! Ci aspettiamo, pertanto, non promesse elettorali, non interventi-tampone che rappresentano solo uno sperpero inutile di denaro, ma interventi risolutivi.
Noi di Democrazia Liberale crediamo, On. Presidente, che dalle grandi crisi si possa uscire, non attraverso le proteste plateali, ma attraverso l’azione della politica capace di visione del futuro e di rispetto dei diritti civili e sociali e che si senta un corpo unico con la Comunità. Non ci convinca del contrario e dimostri il coraggio politico che gli è richiesto e per il
quale è stato eletto.
*Coordinatore Regione Siciliana di Democrazia Liberale
LIpari - Forza Italia che da gruppo di minoranza potrebbe far parte dell'attuale maggioranza di Gaetano Orto rischia di non far ricucire lo strappo con il sindaco Marco Giorgianni.
L'ultimo incontro tra primo cittadino e vice con al seguito alcuni fedelissimi, è stato sintomatico: ognuno dei big è rimasto nelle sue posizioni.
C'è chi non li vuole, c'è chi punta a raffozare la sua squadra.
Giovedì e non martedì giorno decisivo, anche se appare difficile riuscire a indviduare una alternativa a Orto. E allora potrebbe essere spaccatura, anche se si profila una candidatura alle Regionali.
SALTA LA TERZA LEGISLATURA PER I SINDACI
Niente terzo mandato consecutivo almeno in questa tornata elettorale per i sindaci nei comuni fino a 15 mila abitanti. La commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Pellegrino (Fi) ha accantonato il disegno di legge, rinviando alla capigruppo dell’Ars la decisione se portare a sala d’Ercole il testo con la deroga ma solo a partire dal 2023.
Mentre la commissione stava esamindo il ddl il pesidente dell’Ars Gianfranco Micciche’ ha telefonato a Pellegrino: “Non si puo’ approvare una deroga quando gia’ in alcuni comuni sono stati individuati i candidati e si e’ gia’ in campagna elettorale”, e’ stato piu’ o meno il discorso di Micciche’ che ha convinto la commissione a mettere in stand by il testo.
Probabile invece che l’emendamento che prevede l’aumento degli stipendi per sindaci e assessori, in applicazione anna normativa nazionale, sia stralciato e portato comunque in aula.
Ieri al Giardino sul mare è nato un nuovo .movimento e si chiama "Rinascita eoliana" . Parteciperà alle elezioni amministrative di primavera ed avrà come candidato sindaco Riccardo Gullo.
Gullo è stato Segretario comunale, Sindaco di S. Marina Salina, Sindaco di Leni, Direttore del Museo archeologico eoliano e fa parte di quel gruppo di sindaci delle isole.minori che proposero una legislazione per le isole minori promossero il Dupim, un fondo statale per finanziare le opere pubbliche nelle isole minori, ecc
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Lipari - E il giorno della ufficializzazione della candidatura a sindaco del dottor Riccardo Gullo.
Alle 10,30 assemblea nei locali del "Giardino Sul Mare"
In vista delle prossime elezioni amministrative ci sono già forti pressioni si Riccardo Gullo per ricandidarlo a sindaco.
Attualmente - come è noto - ricopre l'incarico di vice sindaco al Comune di Leni.
Alcuni esponenti delle sinistra però sono intenzionati a convincerlo.
Sull'isola già da tempo circolano i primi nomi: Gaetano Orto, attuale vice sindaco della giunta Giorgianni, Mariano Bruno, già sindaco, gli avvocati Annarita Gugliotta e Saro Venuto e qualche altra sopresa.
Le elezioni avranno luogo nella primavera del 2022.
L'INTERVENTO DI RICCARDO GULLO
di Riccardo Gullo
Si Bartolino, è vero, ma per ora ci sono soltanto discussioni sul futuro delle nostre isole, piano dei porti, qualità del turismo, rilancio del ruolo dei beni culturali, servizi sanitari, ecc., con qualche ipotesi di coinvolgimento diretto, ma niente di più.
Poche cose per parlare di candidature e io d'altra parte ritengo che sia prematuro parlarne. Ma ti assicuro che se ci saranno novità serie sarò io per primo a parlartene. Grazie comunque.
IL PUNTO E VIRGOLA
Intervistato il 30 maggio u.s. da "Il Settimanale del Notiziario" il sindaco Riccardo Gullo a precisa domanda del non c'é due senza tre rispose che non se ne parlava proprio. La domanda era su una sua candidatura a sindaco di Lipari e non di Malfa. Proprio perché Lipari è l'unico comune eoliano con 6 isole senza un porto turistico mentre Salina é un'isola con 3 comuni che hanno e avranno un porto turistico a testa. Gullo, un candidato a sindaco con un porto nello zaino. Quanti posti barca?
L'INTERVENTO
di Saro Venuto
Gentile Bartolino
Ho letto nella rubrica “ Fuga di notizie” il mio nome quale possibile concorrente alla carica di Sindaco .
E’ doveroso intervenire precisando che mi lusinga essere accostato a possibili candidati quali il dott. Gullo ed il dott.Bruno persone che stimo .
Quanto alla mia posizione per mia natura non intendo nascondermi ne negare che in questi ultimi tempi sono stato fortemente sollecitato , da ambienti della società in modo trasversale , a partecipare alla futura competizione elettorale . Rilevo altresì che dopo la pubblicazione , a cui do riscontro , ho ricevuto numerose sollecitazioni trasversali ed apprezzamenti con manifestazioni di sostegno .
Ciò ovviamente mi rende felice perché è significativo di quello che è stato seminato negli anni ed al quale devo dare riscontro per ricambiare .
Alla luce di tutto ciò posso confermare la mia intenzione ,sempre che sussistano le condizioni , per un mio intervento nella futura competizione elettorale per un reale rilancio , non teorico e politichese, ovvero fatto di promesse molte delle quali irrealizzabili, del nostro Comune di Lipari