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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha disposto, con urgenza, un’indagine sui disservizi nei trasporti marittimi con le isole minori. "La decisione - si legge nella nota - è maturata dopo il caso di Pantelleria. Nei giorni scorsi, analoghi problemi si erano registrati anche a Lampedusa. L'indagine, che sarà condotta dai funzionari dell’assessorato alle Infrastrutture, punta ad accertare eventuali inosservanze contrattuali da parte delle compagnie preposte ai collegamenti con le isole".

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---In arrivo cinquecento milioni di euro per i Comuni siciliani. La conferenza Regione-Autonomie locali riunitasi con la presidenza dell’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, su delega del presidente della Regione Nello Musumeci, ha dato parere positivo alla ripartizione delle somme tra gli enti locali dell’Isola. In particolare, quasi 294 milioni di euro andranno ai Comuni come trasferimenti di ‘parte corrente’ e secondo criteri innovativi e semplificati introdotti, su proposta del governo, nella Legge di stabilità regionale approvata ad aprile. Rispetto ai precedenti nove criteri, alcuni anche molto complessi, infatti, da quest’anno il calcolo si è basato su soli due dati facilmente reperibili: popolazioni e spesa storica riferita al 2016.

“In questo modo – spiega il presidente Musumeci – ci sarà uno snellimento delle procedure e un’accelerazione nell’erogazione delle somme, oltre a consentire agli Enti di avere certezza sulle risorse che verranno trasferite loro dalla Regione. Inoltre, avendo questi criteri una durata triennale, il prossimo anno la ripartizione sarà ancora più celere e quindi i Comuni potranno, da un lato, evitare il ricorso alle anticipazioni di cassa e, dall’altro, garantire il rispetto delle scadenze per la presentazione dei rendiconti e dei bilanci preventivi”.

Quarantaquattro milioni di euro, invece, sono somme che l’Assemblea regionale aveva già vincolato con la Legge di stabilità e che saranno così ripartite: sei milioni alle isole minori per il trasporto dei rifiuti via mare; oltre cinque milioni agli enti che hanno dichiarato il dissesto finanziario tra il 2011 e il 2018; due milioni a Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Augusta e Porto Empedocle per fronteggiare le difficoltà legate all’immigrazione; cinque milioni quale rimborso spese del trasporto inter-urbano degli alunni delle scuole medie superiori; un milione a testa per l’aeroporto di Comiso, per il centro storico di Agrigento e Ragusa, mentre un milione e mezzo per quello di Siracusa; due milioni e 300 mila euro tra i Comuni colpiti dalle alluvioni del 2009 e del 2015; cinque milioni agli Enti ‘ricicloni’ che hanno raggiunto la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata; cinque milioni alle comunità alloggio per disabili psichici; un milione ai Comuni con ‘Bandiera blu’ e ‘Bandiera verde’ e un altro milione tra chi ha ottenuto il riconoscimento di ‘Borgo più bello d’Italia o ‘Borgo dei Borghi’.

Altri sedici milioni saranno assegnati, sempre come ‘parte corrente’, quale quota aggiuntiva del 2017 e ripartiti in base alla popolazione. Per quanto concerne gli investimenti, ai Comuni andranno, invece, 138 milioni di euro, di cui 23 riservati agli Enti con più di cinquemila abitanti e il resto attraverso i fondi del Programma di azione e coesione 2014/2020, finalizzato alla realizzazione di interventi per il miglioramento del contesto sociale ed economico.

---Comincia da Lampedusa il giro di visite ufficiali nelle isole minori del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Il governatore sarà nelle Pelagie martedì prossimo (10 luglio). Dopo un sopralluogo (alle 12.30) al Centro di accoglienza per migranti di contrada Imbriacola, Musumeci nel pomeriggio (alle 19) si trasferirà al Comune, dove ad accoglierlo ci saranno il sindaco Salvatore Martello con la Giunta
e il Consiglio comunale.
In serata, il presidente della Regione prenderà parte alla cerimonia di consegna della terza edizione dei premi giornalistici intitolati a Cristiana Matano.

---1) Una flotta di sei elicotteri verrà schierata nei prossimi giorni dalla Regione Siciliana per la campagna antincendio boschivo. E' andata a buon fine, infatti, la gara europea per il noleggio dei mezzi avviata dal Comando del Corpo forestale nel mese di febbraio. A gestire il servizio un Raggruppamento temporaneo di imprese formato da due aziende: la E+S Air di Salerno e la Helixcom di Caltanissetta. I mezzi (5 da impiegare fino al 15 ottobre e l'altro fino al 30 novembre) saranno destinati nelle basi di Valderice, Palermo-Boccadifalco, Geraci Siculo, San Fratello, Piazza Armerina e Randazzo e verranno utilizzati per la 'prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi e di vegetazione'.
«Per la prima volta - afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci - abbiamo provveduto ad avviare la programmazione della stagione antincendio con notevole anticipo. A differenza degli anni scorsi, infatti, non ci siamo lasciati trovare impreparati. Già a dicembre, infatti, sono state individuate e accantonate anche una parte delle risorse economiche senza dover aspettare l'approvazione del Bilancio. Tale accantonamento ha consentito la manutenzione e la revisione dei mezzi impiegati dalle squadre a terra degli operai e di poter procedere alle loro dotazioni individuali, così da rendere operativo il servizio antincendio, ben prima della data canonica del 15 giugno, con la realizzazione dei viali 'parafuoco' a partire già dalla primavera».
Proprio da ieri, giorno di avvio della campagna antincendio, sono operative, su tutto il territorio regionale, le squadre a terra (formate da torrettisti, autobottisti, autisti e addetti allo spegnimento) per le attività di repressione. Grazie alle convenzioni stipulate dalla Regione con le Forze armate, potranno essere utilizzati, inoltre, altri quattro elicotteri dislocati nelle basi di Trapani Birgi (Aeronautica), Sigonella (Esercito), Catania (Marina militare) e Palermo-Boccadifalco (Carabinieri).
«Non solo questo governo ha pensato, per tempo, all'avvio dei lavoratori stagionali - conclude il governatore - ma ha provveduto anche ad avviare l'interlocuzione con il Dipartimento nazionale della Protezione civile per l'ulteriore eventuale apporto della flotta statale dei Canadair e a stipulare la Convenzione con i Vigili del fuoco per l'utilizzo di quindici squadre aggiuntive a terra».
In virtù di un accordo operativo tra il Corpo forestale e i dipartimenti regionali della Protezione civile e dello Sviluppo rurale, inoltre, nei giorni nei quali è previsto un alto rischio di pericolosità incendi si potenzierà la fase di vigilanza e prevenzione. Verranno attivate squadre mobili, pattuglie rafforzate per i controlli delle aree sensibili e allertati i volontari e i centri operativi comunali.

RIFIUTI

2) «Sono vent'anni che in Sicilia si rincorre l'emergenza rifiuti. Per uscirne presto e bene serve il concorso di tutti: Regione, Comuni e cittadini».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rispondendo indirettamente alle critiche mosse dal deputato del Movimento 5Stelle, Giampiero Trizzino, in una conferenza stampa di stamane.
«Il governo regionale – continua il governatore - ha ereditato una situazione gestionale dei rifiuti in Sicilia più che disastrosa. Basti vedere le oltre quaranta ordinanze emanate dal precedente presidente. Subito dopo l'insediamento del mio governo, la prima ordinanza emessa 'per obbligo istituzionale', altrimenti il sistema andava in crisi, conteneva molte deroghe alla gestione dei rifiuti. Tali criticità, nell'arco di pochi mesi, sono state circoscritte alla sola autorizzazione dell'impianto di pre-trattamento nella discarica 'Cava dei Modicani' a Ragusa».
«Bisogna chiarire - aggiunge il governatore - che l'obbligo del trasferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia era già stato prescritto, precedentemente, dal ministro dell'Ambiente ed è stato disposto nella recente ordinanza emergenziale della Protezione civile nazionale di marzo, a cui la Regione sta dando attuazione. E' il sistema normativo vigente che attribuisce la gestione integrata e quindi l'eventuale trasferimento della spazzatura fuori dalla Regione a carico dei Comuni e degli Enti gestori».
«Per consentire il ripristino della normalità – ha spiegato Musumeci – nei giorni scorsi ho firmato un'ordinanza, individuando un cronoprogramma degli interventi prescrittivi, in linea con il Piano stralcio approvato all'unanimità dalla Commissione Ambiente dell'Ars. Un documento che contiene le linea guida per la 'nuova' gestione dei rifiuti, nelle more dell'approvazione del Piano regionale per conseguire un assetto finalmente ordinario e trasparente della gestione. Ai Comuni, infatti, viene imposto di attivare - come già previsto dall'ordinanza del 28 febbraio - ogni azione utile per incrementare le percentuali di raccolta differenziata entro il 30 giugno e conseguire, entro il primo ottobre, risultati concreti del 35 per cento».
Il governo regionale ha già predisposto, inoltre, un disegno di legge di riforma del sistema che, dopo un confronto con le associazioni ambientaliste, verrà approvato dalla Giunta e per poi andare in Aula. «Su questo testo - spiega il presidente Musumeci - ci confronteremo con tutte le forze politiche che vogliono contribuire all'uscita definitiva dalla logica emergenzialista e approdare a una economia circolare, le cui sorti sono legate allo scenario che dovremmo determinare con il contributo di tutti».
«Voglio sottolineare - aggiunge l'assessore regionale al ramo, Alberto Pierobon - un cambio di passo sostanziale che porterà a un ordinario, efficiente e finalmente risolutivo sistema di gestione. Non esiste alcuna 'guerra' tra Roma e Palermo. Il ministero dell'Ambiente ci affianca, ci sostiene e condivide la 'visione' di riforma di questo governo, già presente nel programma elettorale presentato ai siciliani. Facciamo appello ai sindaci di avvalersi di tutti gli strumenti a loro disposizione per adempiere ai loro doveri istituzionali, come la Regione sta facendo in ordine alle proprie responsabilità».

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