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ANGELINIdi Aurelio Angelini*

Nel manifestare la mia disponibilità a partecipare ad un confronto pubblico sulla futura gestione del sito UNESCO "Isole Eolie", segnalo che è in corso un confronto tra le amministrazioni comunali eoliane e la Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia, per la definizione di un Protocollo d'Intesa per la gestione del sito, in base a quanto previsto dal Piano di Gestione trasmesso e approvato dall'UNESCO nel 2008, che è stato preventivamente assunto dalle amministrazioni comunali e dalla Regione siciliana.
Ogni altro contributo, apporto e sostegno per la valorizzazione del sito UNESCO, sarà oggetto di una attenta valutazione.

*Direttore Fondazione Patrimonio UNESCO Sicilia

di Patrizia Biagi*

Con grande piacere comunichiamo che dopo la lettera dell'ANCIM e la nostra risposta nella giornata di ieri a Palermo vi è stato un incontro proficuo con il Presidente ANCIM SICILIA, Sindaco di S.M. Salina, Massimo Lo Schiavo. Si sono poste le basi di un possibile percorso comune per la definizione di un programma condiviso e per l'individuazione di un Ente gestore del sito UNESCO condiviso. Ciò non vuol dire che la questione non meriti sempre attenzione ma che proprio grazie alla "polemica" il dialogo è possibile e costruttivo. Abbiamo puntualizzato che noi non sponsorizziamo né la Fondazione UNESCO Sicilia ne altra Associazione alla gestione del sito UNESCO ma auspichiamo che tutto sia frutto della massima trasparenza e condivisione. Con il sindaco di S.M. Salina si è parlato anche del convegno che la nostra associazione propone sull'argomento e il sindaco di S.M. Salina ha dato già la sua disponibilità da noi molto apprezzata. Ora, aspettiamo risposte dal sindaco di Lipari a cui rinnoviamo il nostro appello ad aprire il confronto con i 6000 sottoscrittori della petizione.

*Per l'associazione Portavoce

Alleghiamo link ed elenco dei 5600 e oltre sottoscrittori la petizione
 
 
LA REAZIONE NEL WEB.
 
Bartolo Saltalamacchia: Vi chiedo cortesemente di ricordarvi durante il confronto con questi sostenitori uneschiani che hanno buttato circa 50 famiglie in mezzo a una strada. Vergogna.

di Patrizia Biagi*

Egr. Presidente ANCIM, Sig. Massimo Lo Schiavo, Egr. signori Sindaci delle Eolie, Egr. presidente dei Consigli comunali delle Eolie
Spett.le FONDAZIONE UNESCO SICILIA,

e p.c. Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma

Ministro dell'Ambiente Roma

Presidente della Regione Siciliana Palermo

come molto probabilmente avranno avuto modo di sapere, la nostra associazione si è fatta promotrice di una petizione, che potranno leggere al link http://firmiamo.it/unesco-eolie-rischio-cancellazione, per salvare le Eolie dal rischio cancellazione dalla WHL e che ha raggiunto in brevissimo tempo 5660 sottoscrizioni, ben al di là dell'obiettivo che ci eravamo inizialmente posti di 1000 firme.
Tale importante traguardo ci ha spinto a chiedere una Consultazione Popolare già al comune di Lipari ma che chiediamo di attivare a tutti i comuni delle Eolie.
Consultazione che chiediamo, altresì, allargata non solo ai residenti ma, come ovvio trattandosi di Patrimonio Mondiale dell'Umanità, a tutti coloro che vorranno esprimere la loro opinione sull'argomento anche con l'attivazione di un sistema a rete che lo consenta e la garantisca nella massima democraticità.

Obiettivo primario della petizione on line già da noi avviata, alla luce delle preoccupanti e giustificate dichiarazioni del Prof. Aurelio Angelini sull'argomento, è quello di evitare il rischio cancellazione delle Eolie dall'importante riconoscimento e, secondo possibile obiettivo, ma funzionale al primo, è quello di affidare (in prima battuta) la gestione tecnica del Piano di gestione UNESCO al GAL Isole di Sicilia a supporto prevalentemente tecnico della Fondazione UNESCO Sicilia a cui spetta la gestione nel suo complesso del PdG e che potrebbe avere, come immaginiamo, la cura del monitoraggio della corretta gestione del sito e a cui il GAL dovrebbe rapportarsi.

E' vero che una delle possibilità offerte dalla legge è anche la creazione di un accordo tra i soggetti pubblici e privati interessati per il governo diciamo politico ma che alla luce dell'immane ritardo decisionale (che in più occasioni si è tradotto anche in ostruzionismo e osteggiamento all'UNESCO), di circa 14 anni dal riconoscimento, non depone favorevolmente e a garanzia dei territori dei comuni delle Eolie.

E, in caso di un improbabile (quanto auspicabile) accordo delle amministrazioni locali per la gestione del PdG del sito ci si dovrebbe sempre affidare per la gestione tecnico amministrativa ad una struttura tecnica sintesi delle realtà dei territori; e il GAL isole di Sicilia oggi, a nostro modesto avviso, rappresenta perfettamente questa sintesi anche dal punto di vista delle economie che una tale scelta determinerebbe per i comuni delle isole minori e delle Eolie in particolare. Ma, è ovvio che questa è solo una possibile soluzione per, ripetiamo, evitare l'imminente rischio cancellazione.

Uno dei segnali, sempre a nostro modesto avviso, di un nuovo percorso per le Eolie e delle amministrazioni locali, proprio per evitare la cancellazione dalla WHL sarebbe quello che venisse, IMMEDIATAMENTE, ritirato il ricorso pendete al TAR contro l'istituzione delle riserve delle Eolie e che è stato proposto dalla passata amministrazione comunale di Lipari. Crediamo che questo possa essere un importante segnale che l'UNESCO potrebbe, speriamo, cogliere in maniera positiva per evitare un "cartellino rosso" per le isole EOLIE.

Ciò detto, e chiedendo un incontro con Ella e tutti i sindaci delle Eolie, che Ella anche rappresenta, Le chiediamo la disponibilità per organizzare assieme alle Amministrazioni Locali, alle Autorità Nazionali e Regionali e alla FONDAZIONE UNESCO che ci legge, un incontro pubblico (ma anche più di uno) da tenersi a Lipari, e non solo, a giugno al fine di spiegare innanzitutto alle popolazioni locali il grande valore aggiunto che per i territori delle isole Eolie rappresenta il "brand UNESCO".

Siamo certi che Ella, Loro, sapranno cogliere questo grandissima occasione per partecipare le Eolie a tutto il mondo anche all'insegna di un nuovo percorso che tutti gli eoliani ma non solo auspicano e si aspettano.

Nel contempo rivolgiamo questo appello anche a tutti coloro che vorranno partecipare all'incontro pubblico in programma o per un contributo, una testimonianza per salvare le Eolie dal rischio cancellazione dalla WHL.

In attesa di una Sua gradita risposta, come di tutti coloro che vorranno essere presenti in questa battaglia di civiltà, porgiamo cordiali saluti.

*Per l'associazione Portavoce

Alleghiamo link ed elenco dei 5600 e oltre sottoscrittori la petizione

http://firmiamo.it/unesco-eolie-rischio-cancellazione

---Egr. Signor Presidente, On.li Autorità, mentre scriviamo la petizione avviata il 6 aprile per salvare le isole EOLIE dal rischio cancellazione dalla World Heritage List, UNESCO, e che abbiamo promosso on line al link http://firmiamo.it/unesco-eolie-rischio-cancellazione , cresce esponenzialmente e sono già state superate le 2500 sottoscrizioni e tende a crescere ad ogni minuto.

Il 17 aprile, avevamo superato appena le 200 firme che ci hanno consentito di chiedere la convocazione di un Consiglio Comunale e l'avvio di una Consultazione Popolare ai sensi dello STATUTO comunale di Lipari. Oggi, quella richiesta diventa un DOVERE da parte di chi ne è preposto alla luce delle migliaia di firme.

Quella che poteva sembrare una difficile battaglia per la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione delle Eolie si sta dimostrando, con nostra grande emozione e felicità, una strada già tracciata verso quello che deve essere anche il riconoscimento del diritto alla tutela dell'ambiente.

Per anni abbiamo anche sostenuto, insieme ai tanti amici, donne e uomini, delle Eolie e non solo, la necessità della individuazione di un ente gestore e quindi referente per l'UNESCO di questo meraviglioso, fantastico Patrimonio Mondiale che sono le isole Eolie alla cui difesa, oggi, stanno rispondendo da tutto il mondo proprio perché le Eolie SONO PATRIMONIO DI TUTTI, confermando anche l'opportunità di individuare nel GAL Isole di Sicilia, di cui fanno parte tutti i comuni delle isole minori della Sicilia, l'ente di riferimento.

E proprio per questo motivo, rinnoviamo la nostra richiesta di avviare una CONSULTAZIONE POPOLARE (che alleghiamo) allargata a tutti coloro che amano le Eolie, che amano il Patrimonio Mondiale, che amano il Mondo.

Per comunicazioni: cittadinounesco@gmail.com

---di Patrizia Biagi*

A proposito del Coordinamento Unesco dei comuni Siciliani la cui riunione si è tenuta a Palazzo degli Elefanti a Catania, e nella quale é stato deciso che presto il Coordinamento avrà la sua sede nello storico Palazzo Tezzano a Catania dove i Comuni che hanno firmato il protocollo avranno la disponibilità di spazi per iniziative di vario genere e che, inoltre, ogni comune che ricade nei siti UNESCO, designerà nei prossimi giorni, un rappresentante che farà parte del Comitato Esecutivo, crediamo che i delegati non debbano essere frutto di logiche dei partiti ma individuati sulla scorta di una pubblica selezione per meriti, competenza e libertà e, innanzitutto, frutto di una scelta condivisa. Auspichiamo che i sindaci dei comuni UNESCO raccolgano questo suggerimento per evitare l'ennesima spartizione cencelliana.

*Portavoce

----Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Al Presidente della Regione Siciliana Al Presidente Commissione Unesco Italia All'Assessore Regionale dei BBCC All'Assessore Regionale Territorio Ambiente Al Sindaco del comune di Lipari Ai Sindaci delle Isole Minori di Sicilia
Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Ai Consiglieri Comunali di Lipari

UNESCO EOLIE – RISCHIO CANCELLAZIONE LISTA WHL UNESCO – PETIZIONE RICHIESTA CONSULTAZIONE POPOLARE AI SENSI DELLO STATUTO COMUNALE DI LIPARI.

Egr. Signor Sindaco, Egr. Sig. Presidente del Consiglio Comunale, Egr. Consiglieri Comunali,

Il 4 febbraio 2014 il dott. Aurelio Angelini, Coordinatore del gruppo incaricato della redazione del Piano di gestione dei siti Unesco delle Eolie, ha rilasciato una allarmante intervista nella quale dichiarava che il "mancato avvio della gestione del sito è un segnale abbastanza forte che va nella direzione di una eventuale esclusione dell'arcipelago (eoliano) dalla lista dei siti patrimonio dell'umanità Unesco".
Anche in conseguenza di tale preoccupante affermazione, come Loro sapranno, il 5 aprile 2014 abbiamo avviato una petizione sia per evitare la cancellazione delle Eolie dell'elenco dei siti Patrimonio Mondiale della Umanità UNESCO, riconoscimento ottenuto nel 2000, che per candidare, in perfetta coerenza con quanto già deliberato dal comune di Lipari nel 2008, un'associazione riconosciuta del territorio di cui fanno già anche parte tutti i comuni delle isole Eolie, ad ente gestore/referente nei confronti della Commissione UNESCO, innanzitutto, senza nessun aggravio economico per le casse comunali.
La petizione, in un paio di giorni, ha già superato il numero di oltre 210 sottoscrittori e si avvia rapidamente a raggiungere il numero di 1000 sottoscrittori, come è possibile verificare sul sito certificato www.Firmiamo.it ed esattamente al link http://firmiamo.it/unesco-eolie-rischio-cancellazione/aftersign#signatures e le cui prime 207 firme inviamo con fogli separati.
Considerato che il tema ha un interesse di portata mondiale e non può essere trattato solo in sede locale, ai sensi degli artt. 55 e 59 dello Statuto di codesto Comune di Lipari, approvato con delibera del Consiglio Comunale, n.1 del 09.01.1993 e successive modifiche ed integrazioni, chiediamo anche a nome degli oltre 200 sottoscrittori della petizione, l'avvio di una CONSULTAZIONE POPOLARE sui punti oggetto della petizione da effettuarsi:
- con la trattazione dell'argomento alla prima seduta del Consiglio Comunale;
- con la distribuzione di questionari a tutta la popolazione residente, ai pendolari e ai turisti;
- con i mezzi di informazione sia della carta stampata che con una Consultazione Popolare anche tramite i SOCIAL NETWORK. Infatti, parliamo di Patrimonio Mondiale dell'Umanità e tutti da tutto il mondo devono poter partecipare.
Nel Questionario, che dovrà essere divulgato per l'attuazione della Consultazione Popolare, chiediamo vengano formulate le seguenti domande:
1) Siete d'accordo che le Eolie continuino a permanere nell'elenco dei Siti Patrimonio dell'Umanità riconosciuto dall'UNESCO ?
2) Siete d'accordo che chi deve gestire e divenire Ente Referente del Sito UNESCO Eolie sia un'associazione riconosciuta che operi secondo il criterio della partecipazione dal basso, cioè secondo il principio della Democrazia Partecipata e che rappresenti i territori?
3) Siete d'accordo che ogni decisione da prendere a proposito del sito UNESCO delle EOLIE deve essere condiviso e partecipato a tutti i cittadini e non solo ai cosiddetti "decisori politici"?
4) Credete che il Parco delle Eolie istituito con la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 sia una opportunità di sviluppo sostenibile per le Eolie anche nella considerazione che il parco delle Eolie prevede già:
a. Il recupero delle ex aree di cava (la messa in sicurezza, la rimozione del materiale di scarto di pietra pomice e progetti scientifici per il ripristino della vegetazione autoctona);
b. la Proposta di modifica dei confini del sito UNESCO in base ai perimetri del Parco e, segnatamente, per quanto riguarda l'isola di Lipari;
c. Piano per la riconversione a fini didattici ed eco – turistici delle infrastrutture delle miniere, in connessione con un programma di reimpiego e/o riqualificazione degli operai delle cave?
Speriamo che l'Amministrazione Comunale di Lipari colga questa grande opportunità di partecipazione democratica su un tema delicatissimo che varca i confini delle isole per attestarsi a tema di portata mondiale. Alle altre Autorità in indirizzo chiediamo un intervento per le Loro rispettive competenze.

Firmato, i 207 sottoscrittori della petizione: Vincenzo Dibenedetto, Rosalia Namio, Stefano Zangara, Claudia Di Giorgi, Nunzia Di Francesco, Heidi Nussbaumer, Margherita Seidita, Roberto Sauerborn, Giovanni De Giorgi, Catia Toni, Miriam Torregrossa, Nicola Gagliardo, Giuseppe Pappalardo, Daniela Tanel, Roberto Amoretti, Patrizia Biagi, Giona Hauner, Maria Insardà, Augusto D'Albora, Philippe Tysseire, Rosario Gugliotta, Daniela Camparini, Letizia Spateri, Alberto Esposito, Claudio Scaletta, Alfonso Spera, Piero Merk, Brunella Ida, Salvo Lampone, Valerio Agnesi, Sandro Privitera, Salvo Vinci, Enzo Donato, Nicolò Smedile, Lina Puglisi, Tania Marchesini, Francesco Carbonaro, Vincenzo Anastasi, Giovanni Randazzo, Felice Di Buono, Simona Dibenedetto, Nicolò Bruno, Luca Sofia, Franco Cesari, Giovanni Verdura Bordenca, Raimondo Curto, Gaetano Giuffré, Pier Giorgio Spanu, Massimo Migliorino, Fernanda Paternò Castello, Giuseppe Gentile,....

di Pietro Lo Cascio*

Esco o non esco dall'Unesco?, o dell'apparente dilemma dell'amministrazione Giorgianni.

Mi risulta che, dopo l'incontro indetto dalla Fondazione Unesco a Catania qualche mese fa, qualcosa si stia muovendo – timidamente – all'interno della macchina comunale. Si tratta di voci di corridoio, naturalmente, ma sembrerebbe che l'assessore De Luca stia spingendo in una direzione inesplorata, ovvero – dopo quattordici lunghi anni di latitanza – quella di definire un possibile ente gestore del Sito Unesco Isole Eolie. Senza ente gestore, è ovvio, il prestigioso e sudato riconoscimento conferito all'arcipelago resta lettera morta, così come il piano di gestione approvato dalla Regione Siciliana (ma curiosamente "bocciato" dal Comune di Lipari) nell'ormai lontano 2008. L'assessore in questione rappresenta il PD, partito che non ha mai fatto mistero di condividere la scelta strategica – e le opportunità che ne deriverebbero, se a questa seguisse finalmente una sua piena attuazione – di una nostra presenza nella World Heritage List; del resto, sarebbe assai singolare che proprio il PD smentisca l'operato dell'ex-sindaco Giacomantonio, che oggi milita in questo partito e che tanto ha fatto per ottenere questo riconoscimento.

La polifonica amministrazione Giorgianni, tuttavia, comprende anche altre parti politiche. Una di queste – la travagliata lista civica "articolo uno" – si è recentemente espressa con uno strano comunicato, uno di quelli che si scrivono quando non si ha ben chiaro di cosa si stia parlando e nemmeno perché lo si stia facendo, ma – ogni tanto – bisogna pur dire qualcosa. Non me ne voglia il segretario cittadino, che ha firmato il comunicato, ma definire l'inclusione nella World Heritage List una "convenzione" si commenta da sé, così come il problema dei trasporti – che non c'entra nulla con la questione del Sito Unesco. E arrivare a pensare a un referendum come soluzione per i problemi occupazionali che affliggono la nostra comunità, beh, è un simpatico modo di gettare fumo negli occhi. Chi l'ha scritto crede veramente che con un referendum riapriamo le cave di pomice (chiuse dalla magistratura per escavazione abusiva) e sistemiamo tutto, o si limita a un grossolano esercizio di demagogia? Anche i dipendenti ex-Pumex sanno perfettamente di essere stati merce di scambio di vergognosi giochetti clientelari, e che se ancora oggi permangono nell'incertezza, ciò dipende non solo dall'assenza di reali volontà politiche, ma anche dall'uso spregiudicato dei voti loro e dei loro familiari che una certa politica ha fatto (ricordiamoci la letterina pre-elettorale del sindaco Bruno, la Biosfera dell'assessore Formica, e tante altre splendide invenzioni che prendevano forma ad ogni appuntamento, che fosse amministrativo, provinciale, regionale, nazionale), piuttosto che dal fatto che l'Unesco abbia ritenuto le Eolie meritevoli di essere incluse tra i 1000 luoghi più importanti del mondo.

Tirando le somme, da una parte abbiamo il PD che cerca di capire da che parte si comincia per costituire un ente gestore, dall'altra una lista civica che, presa da un singulto di "bruniana" memoria, inneggia al referendum popolare per abrogare la sciagurata "convenzione". Come finirà? È arduo da stabilire. Probabilmente, non succederà nulla. È una vecchia, saggia, prosaica tradizione democristiana: se sussistono incertezze sulla direzione da imboccare, non si va da nessuna parte. Infatti, a quasi due anni di distanza dall'insediamento dell'amministrazione Giorgianni, nulla di nuovo si è registrato in materia: né enti gestori, né referendum abrogativi. Attenzione: non è che non si sia tentato di sollevare la questione, ma le risposte ottenute sono state alquanto evasive. A maggio scorso, per esempio, l'argomento del Piano di Gestione e dell'ente gestore – su proposta della Sinistra – era stato portato in consiglio. In tale occasione, il sindaco aveva affermato che quest'ultimo sarebbe stato definito in autunno. Mi pento di non avere chiesto a quale autunno si riferisse, però.

Si potrebbe dunque pensare che la classe politica di questo paese sia più efficiente nel risolvere i problemi logistici del carnevale o nell'organizzare la festa del santo patrono, piuttosto che nel misurarsi con una scommessa di grande respiro sul nostro futuro. Ma potrebbe trattarsi di una percezione errata: in realtà, il problema può dipendere dal fatto che i buoi tirano in direzioni opposte, e il carro è in fase di stallo. E allora, buona sosta a tutti.

*Consigliere comunale de La Sinistra

LE REAZIONI.

di Luca Chiofalo

A proposito di Unesco sì o no, "cade a fagiolo" l'articolo dell'inserto economico del "corriere della sera" di Rosanna Lampugnari...
Invito a leggerlo, perché si capisca di quale "fortuna" siamo ignari...

articolo

---Essere patrimonio dell'umanità è una straordinaria possibilità di valorizzazione del territorio e di crescita sostenibile non, come qualche sprovveduto o "piccolo" demagogo vorrebbe far credere, una zavorra. Se l'ente gestore sarà efficiente, i risultati li vedremo subito. Questa è una battaglia culturale da vincere assolutamente, io sto con Lo Cascio e con chiunque la sostenga.

pd

di Alfio Ziino

Allo stato, così come è, NO, mille volte no. Meglio scrollarsi di dosso la zavorra.

Con un Ente Gestore SI, ma a condizione. Che l' Ente sia costituito da soggetti davvero esperti, esperti in amministrazione del territorio innanzi tutto, il che sta a significare il renderlo economicamente produttivo in favore della comunità locale. Se dovranno goderne piantine e passerotti vari, chi se ne frega.

Se nell' Ente andremo, andranno, a mettere il consigliere PD, il consulente geometra articolo 44, l' accaparra indennità del momento, la cugina, l' ambientalista che ad esser ambientalista è noto a lui soltanto, il verde studia lucertole di turno, beh, "perdete ogni speranza o voi ch' entrate che quì si insegna a seminar patate". Magari...

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