fsubbadi Francesco Subba*

Ribadisco che in sede di verifica trimestrale degli equilibri finanziari abbiamo registrato uno squilibrio correlato ai limiti/obiettivi imposti dal patto di stabilità interno, squilibrio connesso alla circostanza che il rispetto dei limiti del 2014 è stato basato anche sulle entrate da ti.4', che dovevano derivare in buona quantità dai trasferimenti regionali per investimenti anno 2013 (l'entrata doveva rilevare positivamente ai fini del rispetto del patto e l'uscita non doveva rilevare negativamente perchè rientrava nei limiti garantiti dal patto di stabilità verticale incentivato regionale). Per potere introitare le somme connesse a trasferimenti regionali per investimenti anno 2013 (dove si opera con buoni di prelevamento) è necessario allegare alla richiesta di accredito il mandato di pagamento connesso alla spesa sostenuta e se i settori e servizi competenti non riescono a perfezionare le liquidazioni l'ente non riuscirà ad introitare quanto necessario per il rispetto del patto. Ribadisco che quello che si sta verificando è esattamente l'opposto di quanto sarebbe necessario, ovvero i settori e servizi competenti stanno utilizzando gli spazi concessi dalla Regione nell'ambito del patto verticare, pari ad un milione e 390 mila euro, per pagare le spese in conto capitale ma non spese che automaticamente determinano entrate (come ad esempio i trasferimenti regionali per investimenti anno 2013) creando uno scompenso nell'ambito di come si era previsto di operare per rispettare i vincoli del patto per il 2014. Ribadisco che questo settore non può impedire che si concretizzino pagamenti in conto capitale nell'ambito dei limiti imposti dal patto, perchè se non dovessimo raggiungere la soglia comunicata dalla Regione incorreremmo nelle sanzioni previste dallo stesso accordo, ma ha il dovere di segnalare l'anomalia affinchè si possano trovare per tempo adeguate soluzioni, imponendo di operare in un modo anzichè in un altro. Evidenzio oggi che i tagli di trasferimenti statali che ormai per noi sono "prelievi" visto che non ci danno piu' nulla e attingono ai fondi della nostra Imu e nostra Tasi si sono incrementati in modo esponenziali aggravando ancor di piu' la situazione del nostro bilancio e del nostro patto di stabilità. Le misure alternative da adottare rispetto a pagamenti esclusivamente nell'ambito dei sopra citati fondi connessi ad investimenti regionali 2013 sono:

1) contrazione della spesa corrente (cosa quasi impossibile visti gli stanziamenti dell'annualità 2014 del bilancio 2013/2015);

2) incremento delle entrate correnti da non impegnare (si dovrebbe aumentare la pressione fiscale/tributaria):

3) incremento di entrate da t.4 ovvero incasso di oneri d'urbanizzazione, alienazione di beni immobili e trasferimenti per investimenti (le somme andrebbero introitate e non spese).

Rappresento per l'ennesima volta che per avere certezza di rispetto del patto di stabilità sarebbe necessario incrementare l'aliquota Imu ordinaria attualmente in vigore o l'aliquota tasi in atto prevista dalla legge e per fare ciò è necessario che il sindaco o l'assessore al bilancio dispongano con immediatezza al servizio tributi la predisposizione dei relativi atti per la successiva approvazione da parte del consiglio comunale dell'ente, approvazione che si deve concretizzare entro il termine del 30 settembre 2014. Se non si procederà ad incremento della pressione fiscale/tributaria un eventuale rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità sarebbe ancorato a delle remote eventualità ovvero che si introitino ulteriori somme dal ti.4 rispetto alla previsioni attuali (finanzimaneti di investimenti, alienazione di immobili e incassi da oneri di urbanizzazione) e che la Regione ci eroghi integralmente il contributo investimenti previsto per l'anno 2014, senza prescrizioni di sorta (nel caso in cui si veriificassero tali eventualità le somme sarebbero introitate, parteciperebbero al raggiungimento dell'obiettivo di rispetto del patto di stabilità e rimarrebbero non utilizzabili, cosi' come tutte quelle che abbiamo conservato a residui, fino a  quando non ci verranno concessi adeguati "spazi finanziari". Resto in attesa di decisioni e conseguenti determinazioni dell'organo politico che ribadisco devono essere imposte ai settori e servzii competenti per materia per quanto riguarda l'aspetto della gestione delle spese in conto capitale e comunicate al servizio tributi (con immeditezza in considerazione della scadenza del 30 settembre) per quanto riguarda l'aspetto della modifica e delle aliquote in vigore relative a tributi locali.

*Dirigente del settore finanziario  

IL COMMENTO.

di Angelo Sidoti

Caro Direttore, dalla lettura della nota di Subba avente per oggetto "Tasse & Tributi", traspare una certa discordanza tra le dichiarazioni rese da rappresentanti di governo e quelle pronunciate da dirigenti del nostro Ente.

Gradirei, pertanto, che fosse chiarita dall'amministrazione questa frase riportata nella lettera del Ragioniere Generale:

"Rappresento per l'ennesima volta che per avere certezza di rispetto del patto di stabilità sarebbe necessario incrementare l'aliquota IMU ordinaria attualmente in vigore o l'aliquota Tasi in atto prevista dalla legge e per fare ciò è necessario che il Sindaco o l'Assessore al Bilancio dispongano con immediatezza al servizio tributi la predisposizione dei relativi atti (.......)"

Altra dichiarazione riportata nel testo della lettura del Dr. Subba:

"Se non si procederà ad incremento della pressione fiscale/tributaria un eventuale rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità sarebbe ancorato a delle remote eventualità (......)"

Per intenderci si parla di:

Necessità di incremento IMU ordinaria o Aliquota Tasi. Stiamo parlando di aumentare le tasse o sbaglio?

Incremento della pressione fiscale e tributaria. Idem aumento tasse?

Un eventuale rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità. Questo "eventuale" nasconde il possibile rischio di mancato rispetto dei limiti?

Patto di stabilità ancorato a delle remote eventualità. Queste "remote eventualità" nascondono quali rischi?

Ma soprattutto, qual è l'importo dello squilibrio finanziario riscontrato in fase di verifica trimestrale?

URGENTE E IMPORTANTE PER FAVORE LEGGERE CON ATTENZIONE

Prego tutti voi di scusarmi se avrete la sensazione che chi vi scrive è una persona che non è serena ma Vi assicuro che la Vostra impressione corrisponde ad un reale stato delle cose perchè per questa vicenda il sottoscritto ha, assolutamente e completamente, perso la serenità.

Da mesi e mesi scrivo per evidenziare quanto riporterò di seguito, ribadendo il contenute delle precedenti comunicazioni, e credo di essere assolutamente a posto in termini di responsabilità personale o di responsabilità della struttura che dirigo, ma quello che mi preme oggi non è evitare le responsabilità ma evitare le conseguenze che l'ente potrà subire da mancate determinazioni degli organi competenti.

Ci sono in ballo circa 2 milioni e mezzo di euro e questo Comune non può permettersi tali problematiche/criticità finanziarie.

Una eventuale mancata approvazione delle tariffe della TARI nei termini previsti dalle norme sarà una autentica CATASTROFE ECONOMICO-FINANZIARIA, senza contare le responsabilità per i mancati introiti da parte dell'ente.

DI SEGUITO RIPORTO QUANTO EVIDENZIATO CON LE MIE PRECEDENTI MISSIVE CHE CONFERMO INTEGRALMENTE:

Nel richiamare integralmente il contenuto delle mie precedenti comunicazioni sulla questione devo ricordare, ancora una volta, che il termine in atto fissato per la determinazione delle tariffe della TARI è il 30/09/2014 e, considerati i tempi delle procedure ovvero:

- approvazione del piano finanziario da parte del Consiglio Comunale;

- conferimento incarico per lo studio dei coefficienti da applicare alla TARI;

- attività della ditta incaricata per lo studio dei coefficienti da applicare e resa degli elaborati necessari
per l'approvazione della TARI;

- predisposizione proposta da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale dell'ente per
l'approvazione della TARI;

- acquisizione parere dell'organo monocratico di revisione contabile;

- trasmissione della proposta all'Ufficio Consiglio Comunale;

- approvazione della proposta da parte del Consiglio Comunale;

per il 30/09/a mio avviso, non arriveremo più.

Devo ricordare, ancora una volta, che nell'anno in corso non siamo in presenza di un tributo consolidato, per il quale se non si approvano le nuove tariffe valgono quelle dell'anno precedente, qui siamo in presenza di un nuovo tributo e quindi se non si approvano le relative tariffe entro il termine quali saranno le conseguenze...? Chi si intesterà il potenziale danno che deriverà dalla eventuale mancata approvazione e relativa applicazione delle tariffe...?? Ci sarà un provvedimento legislativo che salverà gli inadempienti o gli inadempienti saranno messi di fronte alle proprie responsabilità...???

Devo ribadire, ancora una volta che diventa facile per il sottoscritto declinare ogni responsabilità, cosa che comunque faccio con la presente, visto che sono uno dei pochi che scrive sollecitando gli adempimenti, ma la mia intenzione non è solo mettermi al riparo da responsabilità (circostanza alla quale ovviamente tengo molto) ma anche ottenere la soluzione del problema e, nella speranza che le mie sollecitazioni/evidenziazioni/richieste possano essere d'aiuto per la soluzione della problematica rimango a disposizione per ogni chiarimento e/o ogni forma di supporto ritenuta necessaria.

* * * * * * * * * * * * * * * * *

Il comma 683 dell'art. 1 della Legge 147/2013 testualmente recita: "Il Consiglio Comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a noma delle leggi vigenti in materia........".

Oggi vi prego di considerarmi a disposizione per ogni forma di supporto ritenuta necessaria e vi prego, inoltre, con forza, di CORRERE.... CORRERE..... per far si che l'ente possa tentare di avere le tariffe TARI approvate nei tempi e modi previsti dalle norme in vigore.

Visto che ogni volta che scrivo per PEC ai consiglieri comunali ho una miriade di segnalazioni di errori, credo perchè le caselle di posta elettronica sono piene o per problematiche varie, invio la presente per protocollo ordinario e invierò il file a chi in genere insiste per avere la corrispondenza anche per posta elettronica.

*Dirigente Comune di Lipari

---In sede di verifica trimestrale degli equilibri finanziari abbiamo registrato uno squilibrio correlato ai limiti-obiettivi imposti dal Patto di Stabilità interno, squilibrio connesso alla circostanza che il rispetto dei limiti del 2014 è stato basato anche sulle entrate dal tit. 4*, che dovevavno derivare in buona quantità dai trasferimenti regionali per investimenti anno 2013 (l'entrata doveva rilevare positivamente ai fini del rispetto del Patto e l'uscita non doveva rilevare negativamente perchè rientrava nei limiti garantiti dal Patto di Stabilità verticale incentivato regionale). Per potere introitare le somme connesse a trasferimenti regionali per investimenti anno 2013 (dove si opera con buoni di prelevamento) è necessario allegare alla richiesta di accredito il mandato di pagamento connesso alla spesa sostenuta e se i settori e servizi competenti non riescono a perfezionare le liquidazioni, l'ente non riuscirà ad introitare quanto necessario per il rispetto del patto. Quello che si sta verificando è esattamente l'opposto di quanto sarebbe necessario, ovvero i settori e servizi competenti stanno utilizzando gli spazi concessi dalla Regione nell'ambito del Patto pari ad un milione 390 mila euro, per pagare le spese in conto capitale, ma non spese che automaticamente determinano entrate (come ad esempio i trasferimenti regionali per investimenti anno 2013) creando uno scompenso nell'ambito di come si era previsto di operare per rispettare i vincoli del Patto per il 2014. Questo settore non può impedire che si concretizzino pagamenti in conto capitale nell'ambito dei limiti imposti dal patto perchè se non dovessimo raggiungere la soglia comunicata dalla Regione incorreremo nelle sanzioni previste dallo stesso accordo, ma ha il dovere di segnalare l'anomalia affinchè si possano trovare per tempo adeguate soluzioni imponendo di operare in un modo anzichè in un'altro. Le misure alternative da adottare rispetto a pagamenti esclusivamente nell'ambito dei sopra citati fondi connessi ad investimenti regionali 2013 sono:

1) contrazione della spese corrente (cosa quasi impossibile visti gli stanziamenti dell'annualità 2014 del bilancio 2013-2015);

2) incremento delle entrate correnti da non impegnre (si dovrebbe aumentare la pressione fiscale-tributaria);

3) incremento di entrate da tit.4 ovvero incasso di oneri di urbanizzazione, alienazione di beni immobili e trasferimenti per investimenti (le somme andrebbero introitate e non spese).

Si può visionare il prospetto di monitoraggio effettuato al 13 agosto 2014 (per le spese per investimenti lo stesso è proiettato all'utilizzo dell'intero spazio concesso dalla Regione per dare la misura del problema) ed evidenzio che resto in attesa di decisioni e conseguenti determinazioni dell'organo politico che ribadisco devono essere imposte ai settori e servizi competenti per materia se riguardano l'apsettto della gestione delle spese in conto capitale.

*Dirigente del settore finanziario

---Ordinanze Sindacali relative a servizio smaltimento rifiuti. Comunicazioni.

Mi viene trasmessa per PEC  l'Ordinanza Sindacale n. 35 del 03/06/2014,  emessa per fronteggiare lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che noi analizziamo solo sotto il profilo meramente finanziario, e sull'argomento segnalo quanto segue:

1) l'Ordinanza emanata dal Sindaco, che è stata ovviamente preparata da altri (la cosa simpatica è che tutte le Ordinanze che sono state emesse fino ad ora riportavano la firma di un funzionario comunale, ora non c'è più neanche quella, forse perchè è preferibile che la responsabilità degli atti emanati se la assuma tutta il Sindaco), non prevede la trasmissione al settore competente per materia che deve provvedere ad impegnare la relativa spesa;

2) l'Ordinanza emanata dal Sindaco per il 2014 ordina all'Ufficio Ragioneria di "prevedere la copertura finanziaria". La copertura delle spese sostenute dall'ente non viene prevista dalla Ragioneria ma viene prevista dagli strumenti finanziari approvati dai competenti organi politici. La Ragioneria ha il compito di controllare che gli impegni di spesa assunti trovino copertura in tali strumenti finanziari non può "prevedere" coperture in contrasto con gli atti amministrativi adottati dall'ente o in vigore nell'ente;

3) le Ordinanze emanate dal Sindaco per il servizio rifiuti, nella globalità, contemplano delle spese che appaiono in linea con quelle che erano previste nel Bilancio 2013 ma non in linea con quelle che sono previste nell'annualità 2014 del bilancio pluriennale (l'ente si è dovuto adeguare alle nuove disposizioni di legge, che impongono copertura dei costi del servizio al 100%, e si è reso indispensabile ridurre la spesa, considerato che non si può incrementare l'entrata se il Consiglio Comunale non si determina in tal senso). Se si continua confermando i costi del 2013 il Consiglio Comunale (per questo motivo la presente viene indirizzata a tutti i Consiglieri) sarà obbligato ad incrementare le tariffe del tributo di riferimento con maggiori spese a carico degli utenti del servizio (se non si spende in misura pari alle entrate si concretizzerà il mancato rispetto di norme di legge con conseguente responsabilità per danno erariale a carico di chi sarà all'uopo individuato dalla Procura della corte dei Conti);

4) le Ordinanze emanate dal Sindaco per il servizio rifiuti (ribadisco che mi riferisco a tutte le Ordinanze emesse per il 2014 e non in particolare a quella sopra citata) non sono assistite da copertura finanziaria in virtù di quanto previsto dal regime di esercizio provvisorio e da quanto stabilito dalla deliberazione di G.M. n. 37 del 07/04/2014 a salvaguardia degli equilibri di bilancio (equilibri di bilancio che ad oggi risultano già compromessi - vedi apposite comunicazioni rese dal Responsabile del Settore Finanziario ai sensi di quanto previsto dall'art. 153 del D.Lgs. 267/2000).

Quanto sopra riportato è stato già evidenziato sia verbalmente che per iscritto ma non si è ottenuto alcun riscontro né alcun effetto e ad oggi, a fronte delle Ordinanze Sindacali emesse per il servizio in parola, in Ragioneria non registriamo alcun impegno di spesa.

 

*Dirigente Settore Economico - Finanziario - Attività produttive Ragioniere Generale

LA REAZIONE POLITICA.

 

nrussodi Nuccio Russo*

 

Al Sig. Sindaco del comune di Lipari e, per la competenza di ognuno, a: Assessore al bilancio Avv. Gaetano Orto Assessore alla NN.UU. D.ssa Tiziana De Luca Dirigente del 3° Settore Ing. Giovanni Martella Responsabile del Servizio Ecologia Sig. Francesco Rando Al Revisiore Unico Rag. Roberto Piemonte Al Segretario Generale Dott. Santi Alligo Al Presidente del Consiglio Geom. Adolfo Sabatini, al Dirigente Settore Economico - Finanziario - Attività produttive Ragioniere Generale Dott. Francesco Subba

Le ripetute note del rag. Generale sullo svolgimento del Servizio Ecologia, le quali richiamano spesso alle proprie responsabilità di vigilanza e controllo i consiglieri comunali, non possono più essere disattese. Fra l'altro stupisce il silenzio sul piano ARO, del quale nella qualità di presidente della specifica commissione ne ho solo ricevuta una bozza dall'ass. De Luca e dopo di ciò il silenzio più assoluto,che dovrebbe essere sottoposto all'esame del consiglio comunale di Lipari. Premesso ciò, ritenute valide le perplessità evidenziate dal Dott. Subba in merito alle ordinaze emanate dal Sindaco di Lipari relative al servizio di smaltimento dei rifiuti, interrogo la S.S. affinché mi faccia conoscere:

1) se nell'analisi dei costi da sostenere si è tenuto conto delle somme che il Consiglio Comunale ha stanziato nel Bilancio 2014;

2) se nell'analisi dei costi da sostenere si è tenuto conto delle indicazioni del Consiglio Comunale e della Commissione Bilancio per evitare ogli incremento di pressione fiscale a carico dei cittadini

3) se nell'analisi dei costi da sostenere si sono valutate possibili riduzioni di spese e se affermativo si chiede di avere la relativa analisi in dettaglio e di conoscere gli estensori di tale analisi;

4) se è già pronto (si è in grande ritardo) il piano finanziario dei costi da sostenere che deve essere sottoposto all'approvazione del Consiglio Comunale;

5) se in questo piano finanziario si è tenuto conto delle somme attualmente previste dal bilancio dell'ente;

6) se sono già pronte le tariffe del nuovo tributo a carico dei cittadini per compensare le spese del servizio smaltimento rifiuti e il relativo regolamento.

Si richiede risposta scritta nei tempi previsti dalla legge.

*Consigliere comunale

di Giuseppe Alessandro D'Angelo: Su questa, come su tutte le altre vicende ho scritto tantissimo, dimostrando con i fatti... "e non sono il solo" di quanta scarsa competenza sia armata la mano di questo Sindaco e con quanta presunzione la ostenti davanti all'evidenza, incurante dei danni provocati dalla sua imperizia, chiudo con una frase di Stendhal:
«Il pastore cerca sempre di convincere il gregge che gli interessi del bestiame e i suoi sono gli stessi».

---Con mie note precedenti ho segnalato che pervengono una notevole mole di contestazioni delle fatturazioni emesse dal servizio idrico e fognario e ho richiesto al responsabile del servizio, peraltro titolare di apposita delega di funzioni dirigenziali, anche considerato che le contestazioni delle fatture emesse dall'ente non possono non suscitare preoccupazioni, di voler attenzionare la problematica e relazionare ai competenti organi comunali attestando, con precisione, puntualità e soprattutto prudenza, quali saranno i flussi di entrata per l'anno 2013 e successivi, dei servizi gestiti confermando le attestazioni già pervenute alla Ragionieria.
Sulla questione ho ricordato quanto previsto dal Principio contabile n.1 punto 39 che per il bilancio di previsione espressamente prevede "la determinazione delle entrate deve misurare quanto si ritiene di poter ragionevolmente accertare in ogni esercizio contemplato dal bilancio pluriennale, nel rispetto dei postulati della attendibilità e della congruità" e quanto sancito dal Principio contabile n.2 punto 19 ovvero "un'entrata extratributaria è accertabile nella base delle riscossioni avvenute e degli ordinativi di incasso emessi, delle fatture o dei relativi titoli fiscali sostitutivi emessi, dei contratti in essere e delle liste di carico formate, nonché sulla base di atti autorizzativi, concessivi emessi dall'ente locale".
Considerato che non ho ricevuto alcun riscontro con l'ultima mia nota ho evidenziato "la presente costituisce ultimo formale invito, in caso di mancato riscontro il comportamento verrà considerato di omissione e il sottoscritto provvederà ad informare gli organi di controllo competenti" ma, ancora una volta e per l'ennesima volta, le mie richieste sono state ignorate e pertanto chiedo alle SS.LL., titolari di poteri di controllo e/o vigilanza di questo ente, di valutare un'azione ricognitiva che possa farci comprendere quali sono le reali criticità che riguardano quella che è una delle piu' importanti poste di entrata del nostro bilancio.
*Ragioniere generale Comune di Lipari

LE REAZIONI.

di Angelo Sidoti

Altra missiva del Ragioniere Generale. Mi fermo solo su un passaggio perché sul tema dell'idrico c'e tanta di quella letteratura al Comune di Lipari vedi ad esempio relazione ultima del Revisore Unico.

Nel testo della lettera pubblicata il Ragioniere Generale richiede a chi di competenza: "quali saranno i flussi di entrata per l'anno 2013 e successivi".

Se non sbaglio il 2013 e' trascorso da qualche mese ... quindi più quali saranno "quali sono stati gli incassi del Comune di Lipari dall'idrico nello scorso anno". Oggi siamo nel 2014.

Mi chiedo quindi ma il bilancio preventivo in merito alle entrate da idrico su quale base e' stato redatto visto che il Ragioniere Generale lamenta mancate risposte e fa richiamo ai principi contabili oltre che a principi di prudenza?

E domando: ma chi paga il consumo dell'acqua a Lipari? chi sono i soggetti che contestano gli addebiti aziende o privati? quali motivazioni costituiscono la base delle contestazioni?

Ma soprattutto che fa la Giunta interviene o sonnecchia?

di Salvatore Agrip

Chiacchiere di palazzo, pensando che i cittadini siano dei fessi. La maggior parte dei mancati pagamenti sono motivati dalle sentenze della corte costituzionale e dalla cassazione, come l'indebito "canone di depurazione" che il nostro comune si arraffa da anni senza avere mai avuto un impianto che depuri. Oltre tutto c'è anche il dovere da parte dell'ente comune di rimborsare gli importi del canone di depurazione che ha percepito nell'ultimi 10 anni. E ripeto a chi di dovere qui nessuno ormai è fesso, o si sta ad amministrare nell'interesse dei cittadini o è meglio che voi amministratori andiate a casa.

di Gesuele Fonti*

Facendo seguito alla nota di Subba si rappresenta che la problematica relativa al servizio idrico nel suo complesso suscita non poche preoccupazioni. Relativamente al bilancio di previsione 2013, ho sollecitato gli organi preposti con 2 missive per far porre in essere ogni utile iniziativa affinchè non venissero pregiudicati gli equilibri di bilancio. D'altronde in piu' occasioni (consiglio comunale) ho evidenziato, in considerazione che le entrate relative al servizio idrico e tarsu (ma non solo), necessarie per la copertura del costo dei servizi, puntualmente non vengono incassati al 100%, che l'ente sarebbe stato esposto al dissesto per carenza di liquidità. Inoltre, con piu' atti di indirizzo ho chiesto di attenzionare oltre che i debiti fuori bilancio, il contenzioso dell'ente, purtroppo senza ottenere alcuna risposta. Oggi apprendo da Subba che addirittura "una notevole mole di contestazioni delle fatturazioni emesse dal servizio idrico e fognario" sarebbero giunte all'ente. Pertanto alla luce del pregresso, condividendno le preoccupazioni di Subba, invito gli organismi comunali, ciascuno per le rispettive competenze, a porre in essere ogni utile iniziativa al fine di evitare di esporre l'ente a eventuali contenziosi, predisponendo ogni atto utile affinchè venga scongiurato un eventuale dissesto dell'ente per mancaza di liquidità che pregiudicherebbe gli equilibri di bilancio, per la quale declino sin da adesso ogni responsbailità, contestualmente chiedo di essere messo a conoscenza con immediatezza, per iscritto, sullo stato dell'arte relativamente al servizio idrico nel suo complesso con particolare riferimento alle fatturazioni/incassi. A Subba evidenzio come in talune occasioni non vengo messo in codizioni di svolgere il proprio ruolo, infatti ralativamente al servizio idrico, l'apposita commissione consiliare nella seduta del 20 agosto 2013 aveva deliberato di richiedere alcuni precipui atti (dati) al fine di poter consentire ai consiglieri di espletare le proprie prerogative di indirizzo e di controllo, purtroppo ad oggi nonostante il tempo trascorso, nonchè mio sollecito al presidente della commisisone, la predetta richiesta non è stata evasa.

*Consigliere comuanle Il Faro

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