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pcrisafullidi Pietro Crisafulli*

BOCCIATURA STAMINA. LA CORRUZIONE ITALIANA.

Apprendo con grande rabbia, che il fantomatico comitato di (non) "esperti scientifici" attraverso video-conferenze, (senza visitare malati, senza interpellare associazioni), ha bocciato la sperimentazione, che da oltre un anno doveva iniziare con il metodo Stamina. Nel frattempo diversi malati (da me sostenuti), stanno tentando di evitare questa condanna a morte, curandosi all'estero.
Dunque questo comitato corrotto, all'unanimità dice no. Sono convinto che questo "farlocco" comitato, è tutto contrario alla legge. Il parere di questi fannulloni è un atto amministrativo, che non conta nulla. Invece la legge 57/2013 è, invece, legge dello Stato, che gli stessi scavalcano.
In poche parole è la stessa schifezza che fecero al Prof. Luigi Di Bella.

*Presidente "Sicilia Risvegli Onlus"

NON DIMENTICHIAMOCI DEI MALATI.

La decisione del comitato ministeriale, il secondo a bocciare senza appello cioè all'unanimità Stamina, arriva dopo il sequestro delle cellule e delle apparecchiature utilizzate da Vannoni e dai suoi agli Spedali Civili di Brescia deciso dal gip di Torino. Due mazzate da cui difficilmente i promotori del metodo si riprenderanno. Mondo scientifico e magistratura dicono che dietro quelle infusioni non c'è niente di utile per i pazienti e anzi qualcuno ha lucrato sulla loro speranza. Ce n'è abbastanza per allontanare definitivamente dal sistema pubblico Stamina, entrata dentro uno dei più importanti policlinici italiani grazie a favoritismi e omissioni. Ci sarà tempo per discutere ancora su come procedere ma a caldo mi viene da pensare soprattutto a una cosa: ai malati e alle loro famiglie. In questa storia ci si è resi conto di quanta disperazione ma anche di quanta speranza ci sia in chi incontra malattie terribili e incurabili. In molti credevano, e credono, sinceramente in Stamina perchè la consideravano l'ultima speranza. E allora soprattutto adesso queste persone non vanno lasciate sole ma il servizio sanitario deve seguirle e aiutarle con il meglio che le conoscenze scientifiche mettono a disposizione per i loro problemi. e deve anche ascoltare cosa hanno da dire. Scordiamoci di Vannoni, non scordiamoci dei malati (Repubblica.it).

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