di Sandro Biviano
È arrivata posta inaspettata, ma molto molto gradita. Appena abbiamo aperto la busta siamo rimasti a bocca aperta per il contenuto che c'era dentro.
Direttamente dal Vaticano la Benedizione di Papa Francesco!! Una forte emozione a leggere e rileggere la pergamena che custodiremo preziosamente.
Grazie di cuore alla nostra amica Laura Silvia, artefice di questa bellissima sorpresa.
Ringrazio con tutto il cuore la carissima Laura, ideatrice di questa bellissima sorpresa, la pergamena con la benedizione di Papa Francesco.
Subito dentro di me rivivo una grande emozione, la stessa che ho provato due anni fa durante l'incontro che ho avuto con questo Grande Pontefice...indescrivibile e indimenticabile.
di Provvidenza Famularo
Caro Papa Francesco, sono vedova del mio caro amato Vanni morto fra le mie braccia con dolori atroci perché ammalato di distrofia muscolare. Sono la mamma di Elena, Palmina, Marco e Sandro. Tutti e 4 i miei figli sono ammalati della stessa malattia del loro papà. I miei due figli maschi per la seconda volta sono venuti a Roma e ormai da 10 giorni si sono anche incatenati e fatto lo sciopero della fame davanti a Montecitorio elemosinando la cura con il metodo Stamina come ultima speranza di vita. Soffrono già per natura, pensi con questo caldo che li stà uccidendo più della malattia (per due volte a causa di un malore sono finiti all'ospedale "Santo Spirito") e continuano imperterriti la loro "crociata". Ancora di più soffrono per le decisioni sanitarie che non arrivano mentre mia figlia Elena che vive attaccata ad un respiratore, si aggrava sempre di più fra le mie braccia. Solitamente la morte é un confine con la vita, ma 4 creature insieme che lottano per la speranza e con la speranza hanno bisogna di un gesto umanissimo e cristiano da parte Sua. Allunghi su di loro lo sguardo e li vada a trovare, magari per qualche minuto, gli passi una mano carezzevole sulla loro testa, sarà per loro bellissimo ed insieme pregherete il grande Dio affinché illumini chi di dovere. Grazie Santo Padre, preghi per loro, con loro e per quelli come loro.