di Gianni Iacolino
Quanti di noi eoliani sono orgogliosi delle loro isole per il solo fatto di essere nati in un posto baciato dalla natura? Sicuramente la stragrande maggioranza; come se mare , colline , vulcani, faraglioni e paesaggi fossero merito di noi abitanti e non di una fortunata combinazione di elementi ,del cui merito non possiamo certamente appropiarci.
Dobbiamo essere orgogliosi della nostra appartenenza, dell'essere parte di una felice e sana comunità solo quando riusciamo ad esprimere il meglio di noi nei vari campi delle arti, delle scienze, dei mestieri e delle professioni.
Non mancano e non sono mancati negli anni gli esempi in vari campi dello scibile, ma da ieri qualcosa di più, una pennellata di grazia, di bello e di alta professionalità si è aggiunta, anzi si è imposta con autorevolezza, nel panorama musicale eoliano, già ben rappresentato da tanti brillanti musicisti .
Due ore di concerto di ottoni, percussioni e bel canto mi hanno incantato.
Uno spettacolo che mi auguro possa ancora ripetersi con cadenza mensile perché anche di musica, di bella musica deve nutrirsi una collettività che vuole essere viva e partecipe di un contesto civile più ampio.
E di questa emozione va dato merito al Corpo Bandistico Città Di Lipari in tutti i suoi singoli musicisti, al bravissimo maestro Giovanni Cullotta, alla sig. Maria Farina, alla Dr. Annagrazia La Cava, agli scomparsi Pino La Cava e Pino Cullotta, perché é grazie ai loro sacrifici ed alla loro disinteressata abnegazione che possiamo essere orgogliosi di appartenere ad una civile collettività (Leonida Bongiorno la definiva " tribù").