di Giuseppe Mirabito
Canneto, ha dato prova di non avere perso la memoria, dedicando all'indimenticabile don Gennaro, il Centro Pastorale da lui voluto e 30 anni fa inaugurato e dopo i necessari lavori di restauro, grazie all'impegno di Padre Alex e dell'intera comunità parrocchiale, reso di nuovo fruibile, più bello ed accogliente.
Ho pensato tanto a Lui, mentre scorrevano le immagini di quel breve video che, riproponendo anche il timbro della sua voce, mi ha fatto emozionare sino alle lacrime.
Una domanda è risuonata nel mio intimo: chi è stato don Gennaro?
Il mio ricordo è andato ad un piccolo libretto che mi aveva donato a Messina, quando nel Santuario della Madonna di Montalto ricevetti il Lettorato.
Argomentando sul Sacerdote, lì è scritto che «un prete, deve essere contemporaneamente piccolo e grande, quasi di ceppo contadino; una sorgente di santificazione; un peccatore che Dio ha perdonato; un servitore per i timidi e per i deboli, che non s'abbassa davanti ai potenti ma si curva davanti ai poveri; un mendicante dalle mani largamente aperte, una madre per confortare i malati, con la saggezza dell'età e la fiducia di un bambino verso l'alto; i piedi sulla terra, fatto per la gioia, esperto del soffrire, lontano da ogni invidia, lungimirante, che parla con franchezza, un amico della pace, un nemico dell'inerzia, fedele sempre...».
Questo è stato don Gennaro!
La sua Memoria, ora anche eternata nel marmo che il nostro Arcivescovo ha impreziosito con la benedizione, è sempre viva nel Cuore di Dio.
Grazie don Gennaro!

