di Maria Giulia Romagnolo 

A Santa Marina i bambini non possono avere insegnanti competenti di ruolo e che assicurino continuità?

Nelle nostre isole non ci meraviglia più nulla.
Ormai siamo abituati a “subire” in silenzio a tal punto che, molti, mi facevano sentire quasi un’extraterrestre quando mi mostravo insofferente alle continue illegalità e ingiustizie intorno a me.

Ma, piano piano, ho capito che “un c’è peggiu surdu di cu un voli sentiri”e ho cominciato a diventare anche io più silenziosa.
E, nel silenzio dei più, niente Tribunale, Ospedale destinato alla chiusura, trasporti che funzionano come sappiamo, prezzi esorbitanti (anche per l’essenziale), Istruzione che vede un via vai di docenti e una stabilità (anche fuori tempo) solo per alcune dirigenze.
Vorrei soffermarmi proprio sull’istruzione, essendo una docente in pensione l’argomento mi sta particolarmente a cuore.
Abbiamo sempre avuto un andirivieni di docenti perché provenienti dalla terraferma e anche perché, spesso, i docenti residenti sono costretti a lavorare fuori.

Un problema che poteva essere risolto dalla famosa legge per le Isole Minori, scomparsa nei meandri burocratici.
Mi è stato segnalato, da alcuni genitori, qualcosa che sa di inverosimile.
Finalmente a Santa Marina, scuola dell’Infanzia, vi era un’insegnante del luogo, Simonetta Longo, competente, preparata e con a cuore i nostri piccoli.
Vincitrice di concorso, quindi con sede definitiva.
Una continuità didattica assicurata in un periodo scolastico che pone le basi per il futuro soprattutto di cittadini responsabili.
Un’insegnante apprezzata dai genitori ma, forse, non dalla Dirigenza.

O, magari, fin troppo apprezzata a tal punto da ritenere la sua presenza “indispensabile” per un progetto presso la sede di Lipari.
Quindi i bambini di Santa Marina non possono ambire ad una docente così competente e che assicura stabilità e continuità?
Perché?
Forse per essere costretti a portare in altre sedi i nostri bambini, così come è stato fatto per la scuola secondaria e sarà per la primaria?
Miriamo alla chiusura, nel silenzio di tutti?

Perché non posso proprio credere che vi siano altri motivi per questa decisione da parte della Dirigenza.
Non posso credere che vi sia un comportamento persecutorio, come qualcuno afferma.
Una Dirigente lungimirante, che propone progetti apprezzati a tal punto da essere mantenuta in servizio oltre limite, non può mostrarsi insensibile davanti alle richieste dei genitori e della comunità, non può non ASCOLTARE, proprio lei che guida una scuola che deve essere basata sull’ ascolto, oltre che sulle competenze!

Sono sicura che la decisione, dell’assegnazione di una docente di ruolo ad altra sede, sarà rivista dalla Dirigente, per assicurare quella continuità educativa e didattica tanto evidenziata nel PTOF e per evitare polemiche che potrebbero solo danneggiare l’immagine dell’istituzione scolastica.

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