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DISTURBO QUIETE PUBBLICA E VENDITA ALCOLICI
(ci risiamo e tornano)
Chiariamo prima di addentrarci nel problema, che per deontologia professionale da parte di chi svolge questo lavoro, per professione o per passatempo, ogni attività amministrativa come successo è stata, da questa testata giornalistica, anche criticata entro i limiti della correttezza e del rispetto del lavoro, proponendo soluzioni, come sono stati anche riconosciuti risulati positivi; questo è uno di quei casi, dunque nessuna accondiscendenza, ma solo quanto previsto nel diritto di cronaca e nel diritto di critica.-

Abbiamo letto, quanto riportato dal responsabile della sezione giovanile del partito F.d.I. nel comune di Lipari, a proposito del disturbo della quiete pubblica e della vendita di bevande alcoliche, nel comune di Lipari, a seguito di ordinanza emessa del Sindaco Dr. Riccardo Gullo, che come fatto lo scorso anno, ha dato un assetto definitivo ad un problema che rappresentava un bubbone infetto nella collettività liparota; e abbiamo notato che ancora e per l'ennesimo anno, si richiedono delle modifiche che non trovano giustificazione di sorta, ma iniziamo, secondo la nostra esperienza, ormai cinquantennale, con ordine e lo facciamo per riconoscenza a quanti, anche se lontani avranno sempre Lipari nel cuore, il Sindaco di Lipari se vorrà risponderà con altre tematiche;

*la richiesta esordisce con la frase " ... in relazione alle numerose critiche, sarebbe giusto documentarle, che riceviamo ogni giorno di giovani, residenti, imprese del settore turistico ma anche di numerosi turisti, sulle regole stabilite nell'aordinanza n.28 del 02.07.2024 ..." beh diciamo che come esordio non è dei migliori, infatti lo scorso anno attività commerciali turistiche e non, hanno adito le vie della giustizia ordinaria e quella amministrativa, FIRMANDO ricorsi che sono stati rigettati in tutte le istanze, dunque discorso chiuso, ma hanno avuto la correttezza di firmare quegli atti, e non far pervenire richieste di lamentele ad un responsabile di partito politico; ci piacerebbe conoscere chi sono quei residenti che hanno a cuore il disturbo notturno con la conseguenza di vendita di alcolici, siamo curiosi di conoscerli, ma senza nominativi inventati, ma per invitarli a dibattere il problema in prima persona e non attraverso intermediari; ci piacerebbe sapere quali turisti hanno fatto simili richieste, anche perché non avrebbero nessuna legittimazione attiva in merito, essendo solo degli ospiti benvenuti e graditi, dunque un'altra falla nella narrativa;

ma certamente il tutto è finalizzato alla prima voce ovvero < da giovani > si perché il tutto è direttamente indirizzato a loro, giovani che di notte sono leoni e di giorno sono cogliommeri (termine artatamente modificato per educazione e correttezza) giovani che dopo la serata di baldoria e ubriachezza (fermiamoci qui) vanno a letto nelle ore tarde, per un beato risveglio nella tarda mattinata, consci del lavoro della notte precedente, senza rispetto per coloro che alle sei del mattino si recano a lavoro, permettendo loro di dormire beatamente; e da qui inizia la famosa regola dei tre indizi, e questo è il primo indizio che resta, comunque, come solo un indizio;
andiamo avanti;

*si legge nella richiesta presentata al Sindaco " ... risulta eccessivamente restrittiva e non in linea con le disposizioni adottate non solo nei comuni delle isole siciliane, ma anche nell'intera Sicilia ... " secondo indizio coincidenza, ( le concidenze non esistono) Sig. Bucca, per cortese conoscenza a chi da anni ci segue, riportiamo solo alcune ordinanze emesse sia nei capoluoghi di provincia che nei comuni ad alto tasso turistico;

Comune di Marsala somministrazione bevande alcoliche vietata dalle ore 23,00 alle ore 06,00 del giorno dopo - diffusione sonora di ogni tipo sia all'aperto che al chiuso, con qualsiani mezzo, in ogni giorno della settimana dalle ore 01,00 alle ore 09,00 del giorno dopo; Comune Mazara del Vallo somministrazione bevande alcoliche vietata dalle ore 22,00 alle ore 06,00 del giorno dopo - diffusione sonora vietata interna ed esterna, dal vivo o riprodotta da domeica a giovedì compresi festivi e prefestivi e, dovrà cessare alle ore 00,30, nelle giornate di venerdì e sabato entro le ore 01,30; Comune di San Vito lo Capo divieto di somminstrazione bevande alcoliche tutti giorni dalle ore 22,00 alle ore 07,00 del giorno dopo - diffusione sonora all'interno e all'esterno dell'esercizio, dal lunedì al giovedì, la domenica e nei prefestivi infrasettimali entro le ore 24,00, mentre il venerdì e sabato entro le ore 01,00, stiamo parlando di uno dei più importanti poli turistici siciliani;

Comune di Messina nella giornata di Lunedì non è consentita alcuna attività musicale, dal martedì alla domenica diffusione sonora, senza invito a ballo, dalle ore 21,00 alle ore 00,30, dal martedì alla domenica viene consentita musica di sottofondo, che non rechi alcun tipo di disturbo, in tutti i pubblici esercizi, tra l'altro è stato ordinato agli esercenti di distribuzione automatica h.24, di disattivare la distribuzione di bevande alcoliche a partire dalle ore 23,00 e sino alle ore 07,00; per i comuni di Taormina e Cefalù, le ordinanze ricalcano quanto ordinato lo scorso anno;

potremmo continuare con Capri divieti assoluti a partire dalle ore 21,00 e fino alle ore 07,00 del giorno dopo, con San Benedetto del Tronto o citando una sentenza del TAR Sardegna, che ha condannato il comune di Carbonia, centro turistico rinomato, spiagge da favola per inadempienza relativa alla legge sull'inquinamento, con sentenza del 27.04.2024, riteniamo che il comune di Lipari quanto meno sia in linea con tutti gli altri;

*nella parte finale del documento, riferentesi all'emissione sonora, si legge " ... con una appropriata regolamentazione che limita questa attività, sia pubblica (il pubblico non rientra in questa fattispecie) che privata, ad una sola per via o piazza ..." siamo sicuri che questa sia un'idea, come farebbe il Sindaco di Lipari a stabilire, con regolamento tra l'altro, che sul corso è autorizzato solo Tizio e non Caio e Sempronio e tutti gli altri, andrebbe a commettere diversi reati penali, che Lei non ha valutato per niente ( abuso di potere, omissione di atti, eventuale documentazione presentata dai partecipanti al "sorteggio", interesse privato finalizzato a terzi ), quanto meno sarebbe una discriminazione nei confronti di chi resterebbe, fuori da tale gruiffa per un'intera stagione, dunque terzo indizio ovvero la prova, la prova che tutto gira solo ed esclusivamente per il divertimento dei giovani, per il loro sballo, per la loro mania di essere leoni di notte.-

Noi rammentiamo a tutti i nostri cari e appassionati lettori eoliani e non, che il Sindaco, di fronte a fenomeni di inquinamento acustico rilevanti, è tenuto non solo ad emettere ordinanze "anti movida" adeguatamente istruite, come quella presa in esame, motivate e finalizzate, ma anche ad assicurarsi che le stesse vengano rispettate, utilizzando le prerogative di controllo di cui dispone la Pubblica Amministrazione, a partire dalle forze di Polizia locale a tutela dei diritti - soggettivi - violati. giusto quanto riporta il quadro normativo di riferimento che è costituito dal combinato disposto dagli artt.50 e 54 del D.Lgs. n.267/2000 come modificate e ampliate dall'art.8, comm 1 lett. a) n.1 del D.L. n.14/2017 convertito con modificazioni dalla Legge 18 aprile 2017 n. 48; rammentiamo, ancora, che il secodno periodo del comma 5 dell'art.50 D.Lgs, n.267/2000 dispone che " ... le medesime ordinanze (contigibili ed urgenti) sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado ... " e tra tutte le altre ipotesi, sono previste quelle relative alle esigenze di tutela e tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche da asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.-

Il quasi quarto di secolo di anni fa volutamente perso, non trova più ingresso in queste particolari problematiche, la Lipari della illegalità legalizzata al disturbio è finita, la Lipari liberi tutti e liberi per tutta la notte è finita, la Lipari dove tutto è ammesso, vedi disturbio e vendita di alcolici, senza conseguenze è finita, la Lipari delle urla notturne delle grida dei salti sui tavoli dei bar è finita, dovete farvene una ragione, ed evitare di essere paladini di battaglie inutili, pensate a problematiche molto più importanti e vitali per il comune,tutti anche e principalmente le attività turistiche del comune lo hanno compreso, restano solo i giovani i leoni di notte, beh se ne faranno una ragione anche loro, ci sono delle leggi, in proposito, e vanno rispettate senza si e senza ma.-

Speriamo di essere stati chiari, principalmente per i nostri affezionati lettori e per i tanti che vivono lontani da queste perle che si portano sempre nell'animo, e poi scusi sig. Bucca ma non è un cavallo di battaglia della Meloni, il rispetto della legalità ? o sbagliamo.

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