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di Sofia Merlino

Avrei voluto votare.
In quanto studentessa fuori sede ero entusiasta all’idea che fosse finalmente possibile votare senza dover affrontare un viaggio dispendioso in termini di denaro e di tempo, data l’introduzione dell’esercizio del diritto di voto esteso anche a chi, come me, studia lontano da casa.
29 aprile: invio la documentazione richiesta per l’ammissione al voto (la scadenza per presentare quest’ultima era prevista per il 5 maggio).

3 giugno: data la mancata risposta sia da parte del comune di residenza sia da parte di quello di domicilio, decido di chiamare il primo per sentirmi confermare per telefono quello che avevo già intuito: si sono verificati dei “problemi di sistema”.
La gestione del voto fuori sede, per quanto mi riguarda, è stata un insuccesso, come testimoniato da varie testate giornalistiche che hanno raccolto testimonianze di studenti da tutta Italia.

Pertanto mi chiedo: nel 2024, è davvero un’utopia confidare nel rispetto dell’esercizio di questo diritto, considerando anche i mezzi a disposizione?
Ma d’altronde, le preoccupazioni del Comune sembrano convergere verso altri obiettivi.
Dunque, non ho esercitato il mio diritto di voto, come peraltro ho sempre fatto da quando ho ricevuto la tessera elettorale, ma mi limito a sperare nella coscienza di chi, invece, ha potuto farlo. Del resto, la speranza è l’ultima a morire.

Da Padova in linea Barbara Rijtano "io invece ho potuto votare..."

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di Barbara Rijtano

Gentile Direttore,

le scrivo per portare la mia testimonianza di elettrice fuori sede in questa tornata di elezioni Europee. Sono passati otto anni da quando ho diritto di voto e altrettanti da quando, per motivi di studio, sono lontana da casa per undici mesi l'anno. Questa condizione di "disagio" ha spesso fatto sì che non potessi recarmi in sede per esercitare il mio diritto/dovere di voto, per questioni di tempo e costi esosi.

Quest'anno per la prima volta per un organo così importante come l'Unione Europea, ci è stato concesso di votare fuori sede e mi intristisce molto apprendere che solo il 4% degli studenti fuori sede (dato nazionale) ha presentato richiesta. Così come mi rammarica ulteriormente leggere di chi ha avuto difficoltà con l'ufficio elettorale del nostro comune.

Vorrei dunque portare la mia esperienza positiva riguardo le dinamiche di voto: ho presentato richiesta cartacea, delegando i miei familiari, il 29 aprile presso il comune di Lipari, per ricevere una risposta dal mio comune di domicilio il 25 maggio (come previsto da procedura entro il 5 giugno). Mi sono quindi recata presso il seggio assegnato a tutti i fuori sede, senza alcun rallentamento, e ho potuto votare.

Spero che un messaggio positivo possa incoraggiare chi è stato frenato dal procedere alla richiesta per "l'eccessiva burocrazia", ad adempiere invece al diritto di voto del quale siamo fortunati a godere.

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Buongiorno direttore,

Incredibhile quello che si vede nella piazzetta adiacente il palacongressi che poi sarebbe anche Comune2.

Motorini vecchi, Panda abbandonata, residui di movimento terra. 
C'è anche il terminal che era davanti gli aliscafi e in più un camper con la scritta Avis che non so se viene utilizzato...
 
Il tutto non è un bel vedere, vista la rilevanza del palazzo...
Cordialmente
Lettera firmata
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