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di Bartolino Ferlazzo

I COLORI DI LIPARI (bianco,rosso,blu e...nero)

Il bianco polveroso della pomice, il blu di un abbraccio liquido e inquieto che la imprigiona ma la conforta, la confina ma la collega, il mare il sangue blu di Lipari, il rosso dei nostri vulcani, dormienti ma presenti e il nero, di tante malefatte, di assurde decisioni, di ingiustificati motivazioni, di un lento ma costante declivio, che l'ha relegata ad una tappa, un itinerario e non come un punto essenziale, un crocevia nel Mediterraneo, che mai è veramente decollato, da oltre un secolo a questa parte.-

A questo punto però, è giusto significare cos'è Lipari, principalmente per i liparoti; Lipari è la “paura” dell'isola, ma nello stesso momento è il “desiderio” dell'isola stessa, anche quando non la vedi, avverti sempre, prepotente, il suo richiamo, il richiamo del mare, le giornate della bella stagione; anche se non la vedi avverti e ricordi e prepotente la fisicità, delle dolci colline che scendono verso il mare, rivedi le spiagge e i sentieri, le vigne e le barche, le chiese e gli approdi, quello che resta delle sorgenti termali e tanta sabbia, scogliere silenziose, o almeno in parte, grovigli compatti di case e terrazze come se fossero arrampicate una sull'altra, campanili acuti - a dimostrazione della grande religiosità, almeno fino a qualche anno fa – che spezzano la monotonia, puntando sfrontatamente verso cielo, che molti uomini sfuggono, stradine con vasi di gerani, e tanto sole, tutto questo in pochi chilometri quadrati..-

A Lipari, si impara ad attendere, un ritorno, una barca da pesca, un amore, un traghetto, buone notizie, storie strazianti di allontanamenti forzati; chi parte e chi rimane, Lipari non si da mai completamente, conserva sempre qualcosa per se; i ritmi dei villeggianti sono diversi da quelli dell'interno delle borgate alte, che difendendo il proprio cuore nascosto, frequentati da coloro che cercano pace e tranquillità, interessati a vivere Lipari, a capirla, per questo ci tornano più volte, hanno imparato ad amarla non la consumano in un semplice boccone, l'assaporano piano piano, sono quelli che cercano, realmente, i silenzi, che rappresentano non fughe ma vittorie, scelgono queste contrade, in case protette da profumati giardini, case che, poi, sognano tutto l'anno, come una promessa di eterna felicità a cui tornare, al contrario di coloro interessati a viverla, ma non sempre a guardarla veramente negli occhi., con un andirivieni senza pensieri lungo il corso principale o la sua parallela, pieni di locali e di negozi, di vicoli stretti, che ricordano una storia indimenticabile di civiltà, con casette colorate dai balconcini pieni di fiori.-

Lipari ha una sua particolare e unica bellezza nascosta, che va conquistata e scelta ogni volta, una conquista che spesso, molto spesso, viene pagata al prezzo di collegamenti difficili, non sempre per i capricci di un mare agitato, e da prezzi che annichiliscono, un già martoriato tessuto sociale; ma forse questi mali, per chi ci vuole trascorrere dei giorni, rappresenta quell'approccio lento alla destinazione che, obbliga a rispettare tempi e leggi naturali, non scritte che, paiono non appartenere alla frenesia del caotico mondo moderno e, nello stesso momento, liberano il cuore e la mente; un'apparente, ma concreta, perdita di tempo che non banalizza il viaggio, visto da molti come un'odissea, restituendogli il senso dell'attesa e della scoperta, della partenza e dell'arrivo.-

Ma Lipari non è solo questo, una bellezza più unica che rara, è anche, un' insieme di manchevolezze che molto spesso, attirano più della bellezza, della storia, della cultura tipica dei liparoti, sono quei problemi che vengono riscontrati da chi effettua un viaggio alle Lipari e, che vengono riportati sui social, come riscontrato in una pagina Facebook di un turista che ne fa un breve elenco, ma nello stesso momento, prospetta delle soluzioni giuste o sbagliate condivisibili o meno; scrive, il 2 aprile 2023: non sono dotate di un' adeguata infrastruttura stradale, portuale e turistica (attendiamo ancora quel famoso elaborato su che tipo di turismo si vuole fare alle Eolie commissionato ad uno studio di Torino);

raccolta differenziata, è un problema comune nelle isole dove la raccolta differenziata, spesso non è ben organizzata; una mancata protezione dell'ambiente, a causa del crescente turismo, alcune aree delle isole stanno subendo una pressione ambientale sempre maggiore; offerta turistica, nonostante le bellezze naturali delle isole, l'offerta turistica potrebbe essere migliorata, per attrarre un'utenza più ampia; promozione turistica, anche se le Eolie sono una meta turistica popolare, spesso manca una promozione turistica adeguata.-

Ma come vorremmo Lipari, citiamo un celebre brano di Norberto Bobbio che recita “... chi entra in un labirinto sa che esiste una via d'uscita, ma non sa quale delle, molte, vie che gli si aprono innanzi di volta in volta vi conduca; procede a tentoni; quando trova una via bloccata torna indietro e ne prende un'altra; bisogna avere molta pazienza, non lasciarsi mai illudere dalle apparenze, fare, come si dice – un passo per volta – e, di fronte ai bivi, quando non si è in grado di calcolare la ragione della scelta, ma si è costretti a rischiare, essere sempre pronti a tornare indietro, correggere l'itinerario durante il percorso, adattare i mezzi al fine, riconoscere le vie sbagliate e abbandonarle una volta riconosciute...” questo brano si e ci interroga e chiarisce il significato della vita individuale e collettiva, convinti del fatto che dal labirinto si possa uscire ,solo utilizzando il proprio impegno...”;

e allora coscienti di tutto questo e usando un termine forte, diciamo che la Lipari che vorremmo sia un paese fondato sulle persone e sui diritti delle persone, dove la collettività viene prima del singolo individuo e dove nessuno deve rimanere indietro; la Lipari che vorremmo è un paese dove la casa possa essere garantita a tutti; la Lipari che vorremmo sia un paese dove si dia voce alla cultura, alla storia, allo sport, al lavoro e alla famiglia; la Lipari che vorremmo sia dove i trasporti sono efficienti al servizio dei liparoti; la Lipari che vorremmo sia un paese dove i rifiuti si riciclano bene, senza disperderli per strada; la Lipari che vorremmo sia un paese dove l'acqua rappresenti veramente un bene primario per tutti, senza pagamenti a peso d'oro; la Lipari che vorremmo sia un paese che sappia coniugare la tradizione e la storia con il progresso e lo sviluppo; la Lipari che vorremmo sia un paese dove il turismo sia veramente tale, per un arco significativo dell'intero anno; la Lipari che vorremmo è il paese dove i nostri figli possano dire “il nostro paese è piccolo ma il più bello”;

la Lipari che vorremmo non verrò mai dagli altri ma da noi stessi; tocca impegnarsi e lavorare, con fatica e sacrifici, onestamente e senza prevaricazioni di sorta, perché solamente insieme le idee diventano percorso, ambizione possibile e la politica sana, corretta, leale diventi l'arte del possibile, affi nché a Lipari, la sera ci si addormenti veramente con la certezza di un domani, pronti per nuove avventure e con nuove pagine da scrivere.-

Аугури Липари

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