di Barbara Vergnano

Ferragosto a Salina: ballo in piazza, musica, paesani e turisti che si mischiano in una festa popolare che sembra la sequenza di un film italiano. Chi non balla si siede sui muretti o sulle panchine. Sullo sfondo il mare, il porto di Santamarina e dietro la vecchia chiesa, non bellissima ma in armonia con gli edifici vicini. Salina è armonia, c’è silenzio ma anche musica, nelle piazze dei tre comuni e a Palazzo Marchetti, ormai storica sede di concerti di musica classica molto frequentati. E musica contemporanea al Teatro del Museo Eoliano dell’emigrazione. Questa è la movida di Salina. Abbiamo chiesto a paesani e turisti se fossero infastiditi dal rumore serale e ci hanno guardato perplessi. No problem! Certo l’isola ha una conformazione che permette di stare isolati o, a scelta, di partecipare alle iniziative collettive. 

Le discoteche non ci sono (anzi c’è n’è una, il Ciclope) e nessuno ne sente la mancanza. Qui si dice : le discoteche stanno a Panarea…Il dibattito sull’orario di chiusura non c’è. Ho la sensazione che si agisca guidati dal buon senso: c’è rispetto per chi vuole tirare tardi e per chi andare a letto presto. A Lipari la situazione era molto diversa. Il sindaco Riccardo Gullo è intervenuto per arginare una “movida selvaggia”, dove ognuno faceva a modo suo. Lipari ora è un paese migliore a misura di chi ci vive e di chi ci passa le vacanze.

Allora, mi sembra di poter dire che il problema non è l’orario di chiusura delle discoteche o dei locali. Il problema è la “visione“ del proprio paese. E la mia di visione è che corteggiare un turismo che snatura i luoghi, che rende tutto asservito alle regole dell’incasso non è un buon turismo. Di certo non lo è per queste isole così fragili e così preziose, così degne di una buona conservazione. Il rumore eccessivo inquina, la luce eccessiva inquina e nasconde il cielo e le stelle. Anche qui no, per favore!
L’isola è la chiave!

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Ad Alba é deceduto Amilcare Dogliotti di anni 94. Fu amministratore delegato della Ferrero e per lungo tempo braccio destro di Michele Ferrero. Era uno dei nipoti prediletti della storica ostetrica eoliana Onorina nativa di Neive. Ai familiari le condoglianze del Notiziario.

 

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