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Ospedale di Lipari: si procede a rilento

Apprendiamo, soltanto dalla stampa locale, che a seguito dell’audizione all’ARS dello scorso 21 giugno si è tenuto l’annunciato tavolo tecnico convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, Dr. Salvatore Iacolino. Un tavolo tecnico opportuno e necessario per capire almeno come tamponare l’evidente carenza di medici dell’Ospedale di Lipari. Il Coordinamento Eolie Sanità nell’esprimere apprezzamento per l’avio di questo processo di verifica e riorganizzazione delle risorse, evidenzia come lo stesso debba però condursi in modo continuativo e regolare così da monitorare i progressi e adeguare di volta in volta l’offerta alle reali esigenze del territorio.

Appare invece grave e ingiustificabile l’interpretazione restrittiva della legge Balduzzi fornita dai dirigenti regionali in relazione alla questione del punto nascita. È, infatti, notorio come per le zone oro-geografiche disagiate - e quelle eoliane sicuramente lo sono - il legislatore abbia previsto la riapertura dei punti nascita in deroga. Da qui le istanze già avanzate da alcune Regioni che ormai da tempo hanno avviato tale percorso.

Si ritiene, inoltre, fuorviante continuare a trincerarsi dietro il Decreto Assessoriale n. 22 del 11/01/2019 di Adeguamento della Rete Ospedaliera al DM 02/04/2015 n.70. Ben prima di allora, infatti, il nostro PO versava in condizioni del tutto inadeguate con una pianta organica insufficiente a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza.

In attesa di avviare l’iter per le modifiche di legge necessarie a potenziare la pianta organica, occorre comunque fare di tutto affinché la pianta confermata dalla stessa Regione Siciliana che con Deliberazione di Giunta n. 116 del 3 marzo 2023, venga attuata e rispettata. Diversamente, è del tutto evidente come su isole minori così lontane dalla costa, la logica di distretto non possa essere in grado di garantire i servizi sanitari previsti dalla legge.

Occorre, infine, evidenziare l’urgenza di riattivare al più presto l’ambulatorio di oncologia così come siano necessari tempi certi per il ripristino della camera iperbarica, per la presenza di un numero adeguato di cardiologi e anestesisti e per quella dell’ortopedico ospedaliero.

Coordinamento Eolie Sanità - APS

Lipari, "Spartiti per le Eolie" dedicati all'indimenticabile Andrea Magazzu'...

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di Antonio Amico

Presso la chiesa dell’Addolorata al Castello, una piccola gemma, raccolta, accogliente e preziosa e con un’acustica perfetta, si è tenuta, la ormai consueta Rassegna di incontri musicali “Spartiti per le Eolie”, promossa dall’Associazione culturale Euterpe, iniziata nel 2014 e al suo nono anno consecutivo (unica interruzione nel 2021, causa Covid). L’evento è stato patrocinato dal comune di Lipari e sostenuto da Federalberghi Eolie, con la collaborazione di diverse realtà private dell’isola.

Musica da camera, ovviamente. Quest'anno, in prima serata ancora una volta Brahms nella sua intimistica riproposizione del secondo romanticismo musicale tedesco, pur sempre improntata alla severità della tradizione classica, ma accompagnata da un senso di affettiva profondità e di dolcezza poetica soprattutto nell'ultima produzione pianistica, sinfonica e cameristica. La sua cantabilità, i suoi motivi, tratti spesso da musiche popolari e poi sviluppati in un polifonismo classico strabiliante, hanno toccato il cuore di tutti.

Sono stati eseguiti il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114 della maturità del Maestro (nell'ordine: Salvatore Passalacqua, Livia Stanese Salvatore Gitto) e il Trio in mi bemolle maggiore per violino, corno e pianoforte op. 40 (nell'ordine: Roberta Miseferi, Gabriele Amarù e Gesualdo Coggi), scritto nel 1865 per la morte della madre dell'autore e proposto qui in ricordo dell'amico Andrea Magazzù, assiduo frequentatore delle rassegne passate, scomparso poche settimane fa, al quale è stata dedicata la serata.

Esecuzioni alle quali non possiamo fare alcun appunto, soprattutto quanto al secondo Trio: musica intima, che ha raggiunto le profondità dell'animo e lo scopo prefissatosi, corno perfetto, violino dalla tecnica sopraffina, pianoforte adeguato. In un insieme accurato e armonico. Nessuna sbavatura.

La seconda serata, più difficile e per palati più abituati all'ascolto, è iniziata con una Prima esecuzione assoluta cui hanno partecipato tutti gli strumentisti presenti: Sikané di Christian Paterniti, dedicata alle isole: composizione contemporanea, di non facile ascolto, ma, tuttavia, con diversi slanci lirici di notevole impatto.

La serata è proseguita con un monumento dell'impressionismo, Debussy, di cui sono stati eseguiti la Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte (Stanese e Coggi) e la Premiere Rhapsodie per clarinetto e pianoforte (Passalacqua e Coggi).

La Sonata per violoncello e pianoforte è un pezzo misurato, sia nell'espressione sia nella durata: fu definita "quasi classica" dallo stesso autore e si ispira in qualche modo alle opere di Bach, con una struttura lucida e ben costruita, ma con una caratterizzazione notturna e armonie complesse, tipicamente debussiane. Il violoncello ha una parte predominante nel discorso musicale, soprattutto nella Serenata imperniata tutta sul pizzicato.

La Premiere Rhapsodie è un brano gradevole dalle sonorità pacate che, nonostante sia nato da un incarico accademico, non ha nulla dell'esercitazione; la partitura è di grande raffinatezza e, seppure conceda gli inevitabili virtuosismi all'esecutore solista, possiede una sua liricità e una grande maestria compositiva.

L'ultimo brano, il Quintetto in re maggiore per clarinetto, corno, violino, cello e pnf con tutti i concertisti all'opera, ci ha riportati ad una musica quasi contemporanea, anche se in Vaughan Williams, la cui musica è stata spesso descritta come tipicamente inglese, si notano accenti raveliani (Ravel fu suo maestro): all'apparenza familiare e banale, ma in realtà profonda e mistica, così come lirica, melodica, malinconica, nostalgica eppure senza tempo. Ascoltando Williams non si è mai del tutto sicuri se si stia ascoltando un qualcosa di molto vecchio oppure un qualcosa di molto moderno.

In ogni modo è un ascolto molto gradevole. Chi vuole approfondire, tra la sua immensa produzione, ascolti le sue lunghissime sinfonie e in particolare la nona Antartica e le Variazioni su un Tema di Thallis.

La serata, dopo i ringraziamenti del Presidente Salvatore Gitto e dopo l’intervento della Presidentessa onoraria e fondatrice di Euterpe, Anna Paternò, si è chiusa con un bis che ha riportato tutti sulla terra, coronando l'atmosfera di serenità, affabilità e amicizia che ha caratterizzato la Rassegna: il Tango dal film Scent of Wooman (Profumo di donna) con Al Pacino.

Gli esecutori, tutti di livello internazionale e dotati di curricula prestigiosi con attività che spaziano prevalentemente in Italia, ma anche in Europa, hanno fornito ad un pubblico attento, silenzioso ed entusiasta performances di tutto rilievo.

Alto livello, dunque, che fa ben sperare. Per Lipari e per le Eolie: che tornino ad essere quella culla di cultura “alta” che ha portato qui i grandi viaggiatori dell’ottocento e successivamente Celibidache e Sinopoli.

È quanto si augura l’associazione Euterpe che ama le Eolie, si impegna per chi le ama e spera di allargare la cerchia dei soci per continuare a perseguire questi obiettivi con impegno e con maggiore disponibilità di mezzi, idee e associati.

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