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di Daniele Sequenzia

Caro Direttore,

sempre più i giornalisti sono a rischio di aggressioni e minacce.

Sabato scorso Andrea Joly, giornalista de “La Stampa “di Torino, mentre camminava in via Cellini è stato aggredito davanti al locale “Asso di Bastoni” , circolo storicamente frequentato da

simpatizzanti e militanti di estrema destra di “ Casa Pound”.

Il giornalista aveva iniziato a riprendere la scena, delle bandiere, dei cori e degli urli,

nonostante il rischio evidente, aveva deciso di registrare ciò che stava accadendo.

Improvvisamente il cronista si è trovato accerchiato, bloccato, gli è stato intimato di consegnare lo smartphone .

Immediatamente dopo è stato aggredito, e preso a calci, cadendo a terra è rimasto ferito.

II cronista è stato poi medicato in ospedale.

Le indagini sono affidate agli agenti della Digos per identificare gli autori dell’aggressione.

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Filicudi - "Villa La Rosa" pensione per farsi coccolare con tanti servizi: Bar, Ristorante, Pizzeria, Discoteca, Camere in zona ritirata. Via Rosa Strada Comunale Guardia 24, 98050 - 090 988 9965

 

Caro Direttore,
e la “ Farsa del Ponte sullo Stretto “ continua: proprietari cacciati, Ministri contro cittadini, avvocati contro Società…. Tutto avvolto nelle nebbie, il “ Ponte sullo Stretto , in tre Atti unici, si replica.
Atto Primo : 104 cittadini superincavolati, hanno invocato una “ Class Action” .
Si ritiene che il “ponte sullo Stretto di Messina”, sia un progetto inutile, lacunoso, campato in aria, sballato.

Manca tutto: senza una esatta analisi dei costi/ benefici.
Atto Secondo : entro settembre. Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha già annunciato di voler mettere la nuova Commissione “in grado di funzionare immediatamente, per evitare qualunque paralisi o rallentamento”.

Atto Terzo: La sezione Imprese del tribunale di Roma ha fissato per venerdì 27 settembre, alle 11:30, la prima udienza per la trattazione dell’azione inibitoria collettiva presentata lo scorso 13 giugno, su incarico di 104 privati cittadini, contro la Stretto di Messina spa.
Tutto a carico dei cittadini italiani.

Caro Direttore,
ancora oggi, una giovane donna, spesso ancora “bambina”, in molte regioni del mondo è vittima di violenze.
Non si contano i casi di matrimoni “ forzati” come “ merce” di scambio.
Spesso le “ragazze” vengono date in sposa forzatamente ad un uomo che nemmeno conoscono.
A loro è negato ogni diritto all’istruzione. Non sono ammesse all’università. Sono semplicemente considerate “ schiave”.
Debbono solo sottostare , umiliate e percosse, ai “ doveri coniugali”, senza poter opporsi.
Nessun tribunale le protegge.
Vittime di violenza domestica e indifferenza sociale, molte sono le donne, che soffrono l’oppressione parentale.

In Bangladesh, quasi il 40 per cento delle ragazze sono obbligate a “ sposarsi “ prima di aver compiuto quindici anni, in Niger il 76 per cento prima dei diciotto.
Nonostante il divieto in molti Paesi, la mutilazione femminile è considerata una ottima pratica , che “ migliora”, esaltandola, la condizione sociale della donna.
Ogni anno più di 3 milioni di bambine africane sono costrette a subire una o piu’ odiose forme di orribili mutilazioni genitali,
ancora oggi praticate in oltre 30 Paesi al mondo.

Continuano gli omicidi di donne.
Oltre 89.000 donne sono state uccise dall’uomo, dal marito, dall’amante, nel mondo nel 2022 . Infiniti sono i casi di percosse e sevizie domestiche.
Lo riporta una ricerca dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Uno.dc) e Un. Women.

Caro Direttore,
i giovani italiani stanno abituandosi ad essere governati, programmati ed asserviti dalle "macchine".
La nuova massificazione produrrà infiniti mostri.
A breve l'intera umanità sarà riprogrammata e geneticamente modificata.
Lo vuole il Progresso, mentre l'Umano è destinato a " scomparire".

Ti faccio un esempio: mio padre in Germania ha chiesto il trasferimento del suo conto corrente della sua pensione da Torino in Germania, dove vive.
Dopo oltre due mesi la banca gli rende la sua vita impossibile. Mio padre, senza un euro, non puo' far nulla. Bloccato in casa.
E' incatenato, obbligato a sottostare, a regole di un sistema telematico bancario che si basa su una serie impressionante di "clic", di operazioni obbligate, di " controlli incrociati", tutti elettronici, tutti strani, che non gli permettono il trasferimento dei suoi soldi in Germania, per cui il suo conto a Torino continua a " bloccarsi", tutto fermo. Come campa mio padre senza un euro?

Oggi riceve dalla banca: "Abbiamo provveduto ad inserire nella nostra anagrafe il nuovo numero di telefono ‪0049000667542‬‬ ricordo il codice identificativo del suo servizio youweb: ‪0003335569‬‬
Può modificare ora il numero di cellulare certificato tramite l'assistenza clienti telefonando al numero: ‪0039 0065 234‬‬

Segua i seguenti passaggi:
grazie al codice identificativo e un "OTP" generato da "Token" 1-,
esegue l'accesso al "phone banking" in modalità “identificata”.2

L' operatore dell' assistenza clienti per modificare i recapiti procede ad una intervista tipo "strong" chiedendo un set d'informazioni - 3
conosciute solo da Lei (data nascita, codice fiscale, numero filiale 1074, numero conto, indirizzo...) - 4

Se le verifiche sono positive, è possibile procedere; durante la chiamata viene quindi ripercorsa la richiesta del cliente, -5 a conferma della sua volontà di procedere con la variazione del numero cellulare certificato -6.
Per proseguire, il sistema richiede la certificazione del nuovo numero di telefono cellulare comunicato dal cliente - 7 l' operatore quindi Le richiederà di leggergli " OTP" - 8 da questi ricevuto, via SMS, sul nuovo numero certificato appena comunicato.-9.

In caso di inserimento corretto dell'OTP, l'operatore può proseguire, procedendo con la variazione del numero di cellulare certificato 10; contestualmente al censimento del nuovo,
Confido che riesca a certificare così il nuovo cellulare - 11 in quanto senza la certificazione del cellulare non è possibile eseguire bonifici online e tantomeno in altre modalità a distanza.-12

Caro Direttore,
il governo Meloni persegue una politica che nega al lavoratore il salario minimo contrattuale. Si continua a lavorare “ in nero”, senza contratto, senza la minima protezione.
Conseguenze: non cessano gli incidenti mortali sul lavoro, persiste un forte malessere sociale.
Si accentuano le disuguaglianze, peggiorano i trattamenti tra uomo e donna, il mercato del lavoro soffre, subisce una continua emorragia, cresce l’odio di classe.

Nemmeno i recenti spaventosi fatti di cronaca nera hanno fatto cambiare politica al governo Meloni, a favore del salario minimo contrattuale.
1- In Germania, al contrario, il governo Scholz ha fissato il salario minimo contrattuale per lavoratore in 12 euro per ora.
Il salario minimo legale in Germania si applica a tutti i lavoratori di età superiore ai 18 anni , siano pensionati, alunni, stranieri, lavoratori stagionali.
Il salario minimo si applica anche ad un minijob.

Fonte: Lübker, Malte: Chi beneficia del salario minimo di 12 euro? WSI Policy Brief, Düsseldorf, pagina 14. Disponibile su https://www.boeckler.de/fpdf/HBS-008111/p_wsi_pb_59_2021.pdf.
2- Nel Regno Unito il salario minimo contrattuale è in vigore dal 1998. Il governo conservatore di Rishi Sunak dal 2024 mira ad aumentare il salario minimo contrattuale da 10,42 a 11,44 sterline all’ora. (1 euro = 1,15 British pound).

Nel Regno Unito il salario orario minimo contrattuale per 1 ora di lavoro a partire da aprile 2023, per fasce di età, prevede i seguenti emolumenti:
Età lavoratore Tariffa oraria
Più di 23 anni £10.42 - Da 21 a 22 anni £10.18 - Da 18 a 20 anni £7.49 - Minori di 18 anni £5.28 Apprendista  £5.28

Caro Direttore,
dopo tante promesse per la scuola, il Programma “ Fratelli d’Italia “, che prevedeva il potenziamento e ammodernamento di scuola e università, oggi, a che punto è? Dove sono finiti i 30 miliardi di euro previsti per la scuola?
Il Governo tedesco ha da tempo investito non meno di 200 miliardi di euro per potenziare la scuola.

Gli studenti hanno diritto a molti sostegni, buoni mensa, nuovi alloggi, libri e trasporti ferroviari.
Si possono ottenere lavori part time. Come pure la possibilità di accedere a molti corsi di sostegno, godendo dei migliori strumenti digitali, per apprenderne il migliore utilizzo.

Questo permette loro di accedere in maggior numero alle università, essere competitivi, inserirsi nel mondo delle professioni e del lavoro, godendo di moderne competenze sempre più adeguate.

Caro Direttore,

la Fiat , la fabbrica di automobili, nasce nel 1899 . Il  primo stabilimento, costruito il 22 maggio del 1923, è  il Lingotto, innovativo,  rara  opera d'arte, oggi completamente rinnovato, ospita la Fiera del Libro e l'Auditorium della Rai. 

Con la Fiat, Torino si rinnova.   Si avvia l'era dell'industrializzazione. Da una economia agricola si va verso quella delle fabbriche. C'è fame di lavoro, in fabbrica vanno anche le donne ed i bambini. 

Cominciano le lotte salariali. 

Si moltiplicano le fabbriche. Aumenta la produzione. Crescono giornali, riviste, si aprono negozi.

Le campagne piemontesi si spopolano, contadini e braccianti sono attirati dalle migliori paghe dell'auto. 

Torino si espande, si aprono uffici, si costruiscono case, ospedali, case di cura e nuovi stabilimenti. La popolazione raddoppia.  

 Con il  lavoro, aumenta il benessere. C'è molta voglia di lavorare. 

 Ma aumentano pure i conflitti sociali. Si fa forte la presenza del sindacato.

Nascono i primi giornali socialisti.  L'operaismo da una parte, il padronato dall'altra.

Nel 1908 venne fondata la  sede Fiat negli Stati Uniti d’America, nello Stato di New York.

Torino  dal dopoguerra attira  nuovi immigrati. Arrivano treni carichi di calabresi, siciliani, napoletani.

Il sud s'impoverisce,  non cresce, mancano investimenti,  non si trova lavoro. 

Torino è un miraggio, offre occupazione, sicurezza  e futuro.

Caro Direttore,
perché l’ 11 settembre è una data che oggi si ricorda con terrore?
Forse perché l’ 11 settembre, per chi ama la storia, è noto abbia assunto nel nostro tempo un significato particolare.
Desidero ricordare ai gentili Lettori del Notiziario alcune “ coincidenze”: l’ 11 settembre nei secoli.
1-Durante l’Impero romano, questa data segnava l’inizio dei Ludi Romani, uno dei più importanti festival religiosi e culturali dell’epoca.
Questa celebrazione coinvolgeva grandiosi spettacoli teatrali, competizioni sportive e sacrifici religiosi agli dei.

2- Nel medioevo, il 11 settembre è associato a eventi di grande importanza storica. Uno di questi è la battaglia di Stirling Bridge, avvenuta nel 1297 durante la prima guerra d’indipendenza scozzese. In questa battaglia, guidata da William Wallace, gli scozzesi ottennero una vittoria significativa contro l’esercito inglese, dimostrando la loro determinazione a difendere la propria libertà.

3- Nel Rinascimento l’ 11 settembre 1499 segna l’inizio di un evento cruciale per la storia italiana.
Firenze fu assediata dalle truppe francesi di Carlo VIII. L’assedio durò per otto mesi e porto’ alla sconfitta della Repubblica di Firenze e al consolidamento del potere francese in Italia. La pace di Cateau-Cambrésis (1559) sancì il predominio spagnolo su gran parte della penisola.
Questo lungo periodo (‪1494-1559‬) segna una fase tormentata della storia italiana, segnata dalla decadenza politica ed economica, in cui gran parte della penisola perde la propria indipendenza.‬
4- L’ 11 settembre del XX secolo è senza dubbio l’evento che ha segnato maggiormente questa data nella memoria collettiva: l’umanità tutta piange l’11 settembre ogni anno.
Nei nostri occhi è rimasto l’orrore degli attentati alle Torri Gemelle del World Trade Center a New York nel 2001.

Una scena apocalittica, due arei esplodono dentro le due torri che in pochi minuti crollano al suolo.
Quel giorno, morirono 2.977 persone, 2.606 nel crollo delle torri, 125 nell’incendio al Pentagono e più di 246 passeggeri, senza contare i 19 attentatori.
Questo orribile attacco terroristico ha ancora oggi un impatto profondo ovunque nel mondo. Con l’11 settembre è cambiato il corso della storia contemporanea, aprendo la strada alla “guerra al terrorismo”.
A New York, sui luoghi dove sorgeva il complesso del World Trade Center, si trova il National September 11 Memorial & Museum.
Nella Contea di Arlington è stato inaugurato il Pentagon Memorial; nei pressi di Shanksville, Pennsylvania, è invece situato il Flight 93 National Memorial.

Caro Direttore,
con mari in tempesta, fiumi in piena, caldo asfissiante, sbarchi alle stelle, fughe di turisti, furiosi incendi e crolli, blocchi stradali, il “ Patto di Stabilità”, per ora, pare sia stato messo in frigorifero.
Il Governo lavora senza sosta.

Ma dicono che mancano i mezzi finanziari. Che siamo a secco.
Intere Regioni sono state devastate, danni incalcolabili, da nord a sud, spazzati via miliardi di euro, sembra che i Comuni, con la gente alla fame, non abbiano ricevuto un euro.

Caro Direttore,
il mondo dell’imprenditorialità da tempo segnala troppe aziende in difficoltà.
Si avverte la necessità di disporre di specialisti per evitare la crisi.
Troppe sono le aziende che non sanno gestirsi e si trovano in difficoltà.
Su un milione e 600 mila aziende attive, Confcommercio stima 120 mila realtà a rischio fallimento nel 2023.
Il Governo intende contrastare tale fenomeno.

Si sta formando una Task Force operativa sul territorio, che possa guidare le aziende, contribuire a salvarle, evitare il fallimento.
Si vuole dare vita ad un moderno Albo dei Gestori , specialisti di settore, ben formati, per contrastare il fenomeno dei fallimenti.
Da oggi è disponibile on line il corso specifico, dedicato ai commercialisti.
Ha una durata complessiva di 44 ore ed è suddiviso in 10 moduli, può essere fruito attraverso la piattaforma della Assosoftware coordinata dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

 

Caro Direttore,
alla Hannover Messe di fine aprile 2023 , con oltre ‪350.000‬ visitatori, erano presenti oltre 4.000 aziende del mondo della tecnologia con le più avanzate soluzioni nei settori della automazione industriale, delle tecnologie di produzione di energia “verde” , digitalizzazione e intelligenza artificiale. ‬

L’energia “ pulita” ed il suo sviluppo è oggi al centro della politica tedesca. Fondamentale è l’utilizzo dell’idrogeno come “motore” di interi impianti produttivi.
Si stanno affrontando sfide senza precedenti. Occorre intervenire rapidamente sul cambiamento climatico, trovare nuove fonti pulite di energia.
Occorre una nuova politica industriale e nuovi investimenti.
Dal 1947 la Hannover Messe è una delle fiere più importanti a livello mondiale per lo sviluppo dell’industria.

 

Caro Direttore,
con il Decreto Lavoro del Primo Maggio, il governo Meloni ha rimosso il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, l’economista messo alla guida dell’ente di previdenza pubblica nel 2019 dal governo Conte uno.

Contemporaneamente il governo ha ridimensionato il Reddito di cittadinanza sostituito con il nuovo sistema dell’Assegno di inclusione, e smontato il decreto Dignità, rimuovendo le rigide causali sui contratti a termine.
Oltre a Tridico, decade anche il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, dell’istituto di assicurazione sugli infortuni sul lavoro.

 

Caro Direttore,
Roma ricorda Armando Trovajoli. Una leggenda della musica.
A dieci anni dalla scomparsa, il Museo di Trastevere, presenta la prima mostra che ricostruisce la lunga carriera artistica del maestro.
Armando Trovajoli (Roma 1917 – 2013), raffinato pianista, compositore e direttore d’orchestra, ha collaborato con importanti autori, artisti e registi, firmando più di 300 colonne sonore. Una importante quanto rara produzione di grande successo.

Nel 1956 fondò a Roma l’Orchestra jazz della RAI, con alcuni tra i migliori solisti della scena nazionale. La Rai in seguito gli affidò la direzione di un’orchestra di musica leggera: Trovajoli la impostò con l’organico di dodici violini, quattro viole, quattro violoncelli, un flauto, un oboe, un clarinetto, un corno, l’arpa, vibrafono, chitarra elettrica, contrabbasso, batteria e il pianoforte suonato da lui stesso. In seguito, in parallelo con l’attività concertistica e le collaborazioni per radio e televisione, avviò una lunga e fortunata carriera di compositore per il cinema e il teatro, raggiungendo presto un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. Le prime esperienze in teatro risalgono a metà degli anni Cinquanta, in veste di arrangiatore, direttore d’orchestra e compositore per spettacoli di rivista.

Musicista eclettico e dalla ineguagliabile versatilità, ha raccontato in musica quasi ottant’anni di vita e di costume, le sue melodie sono state la colonna sonora delle generazioni del dopoguerra, regalando sogni e segnando una pagina fondamentale della cultura italiana. Inventore di un nuovo metodo musicale, nelle sue composizioni tratta il materiale sonoro con rara semplicità e autenticità, celando tra le righe la sua grande sapienza. Autore di brani indimenticabili, le sue partiture, dal linguaggio immediato ed universale, permeano la storia, pietre miliari che hanno contribuito alla rinascita della commedia musicale italiana, reinventandone il suono.

Il suo “ Rugantino “ andò in scena nel 1962 con enorme successo. Trovajoli fu apprezzato dagli intenditori per lo studio condotto sui motivi popolari romani dell’Ottocento, sapientemente riecheggiati nelle sue composizioni.
La mostra, promossa e prodotta da Roma Capitale, è organizzata e realizzata da C.O.R. L’esposizione è a cura di Mariapaola Trovajoli, Alessandro e Federica Nicosia.
Catalogo Gangemi editore, con storia, immagini e straordinarie testimonianze, di Sophia Loren, Pippo Baudo, Renato Zero, Sabrina Ferilli, Valerio Mastrandrea.

 

Caro Direttore,
secondo il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini, “occorre accelerare lo sviluppo delle nuove infrastrutture e la velocità delle procedure.
Altrettanto urgente è il rilancio economico per la digitalizzazione di innovative infrastrutture.
Non solo quelle a Banda Ultralarga e 5G, ma anche cloud computing, reti IoT e innovativa sensoristica”.

Trentadue miliardi di euro sono destinati alle opere infrastrutturali, di cui 24 miliardi di euro per lo sviluppo del traffico ferroviario, innovando nuove linee, ammodernamento e riqualificazioni delle stazioni.
Alle imprese servono ottimi ingegneri, informatici, chimici, medici, architetti, geometri, meccanici, collaudatori, ma anche ottimi periti, operai specializzai, bravi formatori e lavoratori nel mondo della ristorazione e del comparto turistico-alberghiero.

 

Caro Direttore,
in tutta Europa è allarme.
Alle imprese servono ingegneri, informatici, chimici, medici, architetti, geometri, ma anche periti, operai di primo livello e lavoratori nel mondo della ristorazione e del turistico-alberghiero.

È sempre più a rischio l’attuazione del PNRR, di cui famiglie e imprese italiane hanno estremo bisogno.
È chi pagherà la formazione?

 

Caro Direttore,
“in data 11 aprile 2023 il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza sull’intero territorio nazionale per la durata di sei mesi, a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.”

“La soluzione consente all’esecutivo di affrontare con mezzi e poteri straordinari una calamità, dalle crisi umanitarie agli eventi naturali come terremoti o alluvioni. Si tratta di un atto amministrativo regolato dal codice di Protezione civile. “
Nelle more della valutazione delle effettive esigenze finanziarie, per l’attuazione degli interventi maggiormente urgenti, anche per la creazione di nuovi centri di accoglienza, sono stati stanziati 5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”.

 

Caro Direttore,
secondo uno studio della Commissione europea tre quarti delle imprese europee fatica a trovare lavoratori qualificati.
In tutta Europa è allarme.

Alle imprese servono ingegneri, informatici, chimici, medici, architetti, geometri, ma anche periti, operai di primo livello e lavoratori nel mondo della ristorazione e del turistico-alberghiero.

È sempre più a rischio l’attuazione del PNRR, di cui famiglie e imprese italiane hanno estremo bisogno.
È chi pagherà la formazione?

 

Caro Direttore,
è in cantiere una completa revisione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il ministro agli Affari comunitari e al PNRR Raffaele Fitto sta preparando la relazione tecnica al Parlamento sullo stato dei progetti avviati. L’intenzione è quella di dimostrare che, se ritardi ci sono, non possono essere imputati a chi ha preso le redini del Piano da meno di sei mesi.
La relazione è prevista entro la fine di aprile, a cavallo del Documento di economia e finanza.
Il terzo passo sarà il «travaso» dei progetti più a rischio sotto l’ombrello dei fondi di Coesione in modo da liberare delle risorse che serviranno a finanziare il «RePowerEU».

In realtà il Governo oggi scopre di essere in ritardo per oltre la metà dei progetti per il PNRR.
È stato speso finora solo il 6% dei 191 miliardi di euro del Piano. Si riversano le colpe sui precedenti governi.
Gravissimo: molte amministrazioni “non hanno competenze adeguate per seguire procedure complesse come quelle del PNRR”.

Mancano alte competenze, scarseggiano gli ingegneri, tecnici, operatori delle varie specialità, mancano strutture di controllo, non esistono reti di informatici.
E’ quanto rileva la Corte dei Conti nella sua relazione sull’attuazione del Piano.
È già saltato il pagamento della prima tranche da 19 miliardi di euro dell’Unione Europea.
Si allontanano sempre più gli assegni promessi dall’Europa. Si va verso un nuovo periodo di recessione e miseria.
Come riferito dal Governo Meloni, il PNRR per noi italiani resta chiuso nel cassetto dei sogni.

 

Caro Direttore,
mentre i Tribunali non emettono sentenze, lo scempio di Vulcano continua. E continua indisturbata l’opera di massacro della magnifica pozza dei fanghi di Vulcano.
Una meraviglia della natura. Unica al mondo. Un dolore per chi ama Vulcano. Il Notiziario oggi fa vedere due orribili fotografie del disastro ambientale di Vulcano.
Cosa ci fanno due giovanotti in piedi, nella pozza, mentre un terzo sta “lavorando” a terra . Sono autorizzati ? Chi ha dato loro il permesso? Nel completo abbandono.

Mentre con i piedi nell’acqua, si vedono tre donne ed un uomo, chiacchierare, assolutamente ignorati dalle Autorità, fare i propri comodi, tutt’attorno ci sono abbandonate, rotte, divelte nel totale disprezzo, buttate a terra, delle “ transenne” di plastica, fatte a pezzi, si notano delle panchine di legno , proprio nella pozza? Chi ha permesso? Chi controlla? Chi risponde? Chi amministra?
A quale titolo? Cosa fanno, come reagiscono le varie associazioni Culturali di Lipari? Perché tanto silenzio? Cosa fanno delle persone nella pozza?

Il Notiziario fa vedere che sono state poste delle lastre, lungo il perimetro della pozza: di che cosa sono fatte? Perché? Tutto fatto a casaccio?
Chi ha deciso che cosa? O tutto avviene nel totale abbandono, e menefreghismo? Territorio libero da norme?
Chi ha dato il permesso se “l’area è sotto sequestro”?
Vero o falso? “Gli indagati rispondono a vario titolo di abusi edilizi connessi presuntivamente nella zona della pozza dei fanghi di Vulcano e nelle aree limitrofe.”?

Vulcano – Il 25 febbraio 2021, il Notiziario scrive: “sono trascorsi due anni, a distanza di quasi un anno il laghetto termale dell’isola eoliana continua ad essere sequestrato e prosegue l’inchiesta della procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. Nella pozza dei fanghi è stato effettuato un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici nominati dalla stessa procura per nuove verifiche, accompagnati dai carabinieri di Vulcano. Dallo scorso giugno il laghetto, che per i benefici terapeutici richiama turisti da ogni parte del mondo per quasi tutto l’anno, è chiuso, con l’ingresso sigillato dai carabinieri del Noe”.
Vero o falso? Tra i vulcanari e gli operatori turistici c’è grandissima preoccupazione in vista dell’imminente apertura della stagione turistica (due anni fa).
Che già a marzo richiama i primi vacanzieri, che l’impianto possa essere ancora “fuori uso”, con gravissimi danni d’immagine, oltre che a livello economico, visto il momento difficile che anche l’Arcipelago sta vivendo a causa della pandemia. La società Geoterme che lo ha gestito, piu’ volte ha richiesto il dissequestro, ma l’istanza non ha avuto esito positivo.
Intanto il massacro dei “ Beni Culturali ed Ambientali” della bella Vulcano continua indisturbato, senza fine, peggiora l’intero sistema turistico, volgare ed ignorante, mentre gli sciacalli distruggono il patrimonio nazionale italiano.

 

Caro Direttore,

segnalo che la riforma fiscale non potrà entrare in vigore prima del 2025. Il Parlamento per l’esame e il Governo per l’emanazione dei decreti attuativi hanno tempo 2 anni.

Questo significa che le nuove detrazioni fiscali 2023, tanto promesse, non ci saranno. Difficile anticipare quando saranno effettivamente operative: tutto dipenderà dalla tenuta del Governo Meloni.

Pesante resta la situazione della cancellazione dei debiti ritenuti inesigibili perché fanno capo a soggetti deceduti, nullatenenti, imprese cessate, in concordato o in amministrazione straordinaria. Ciò ha fatto sì che il ricco “magazzino”delle entrate non riscosse , di tanti Governi , oggi abbia raggiunto quota 1.153 miliardi di euro, nonostante la politica dei “ condoni “.

 

Caro Direttore,

avere un " buon maestro" è per ogni studente una vera fortuna. 

Leggo e riporto: ART. 1) Lo studente, in quanto persona, ha diritto alla libertà di pensiero, parola ed espressione a tutti i livelli; ha diritto all'ascolto

delle sue opinioni o proposte, alla partecipazione attiva alla vita della scuola, a prendere delle decisioni responsabili, nel rispetto della libertà di tutti.

Un buon maestro ascolta, sa avere pazienza, vede lontano. Non impone nulla. Ragiona. 

Lascia che tu possa crescere con i tuoi ritmi, non ti obbliga.

Attendere è un grande atto di rispetto. Il buon maestro è al servizio dell’allievo.

Lo aspetta, lo guida.

Il buon maestro è aperto, generoso.

Un buon maestro non teme il confronto. Ammette i propri errori, le proprie debolezze. 

Sa riconoscere le altrui necessità. 

Il buon maestro è onesto con sé stesso. Non mente. 

Pessimo è il maestro che non capisce, che insiste nel negare i tuoi diritti. 

Un buon maestro non resta chiuso in sé stesso.

Desidera solo lavorare e migliorare i suoi allievi. 

Non teme di perdere la propria posizione.

Un buon maestro sa riconoscere il valore nelle persone , dei suoi allievi. Ogni allievo è diverso. 

Ogni giorno il buon rapporto con chi studia apre nuovi mondi. Si creano amicizie per la vita.

Per questo il buon maestro è un attento osservatore, conosce uno ad uno i suoi allievi, sono il suo patrimonio.

Il buon maestro sa ascoltare. Sa stare in silenzio e sa accogliere le critiche, le osservazioni.Vive con i suoi allievi. 

Un buon maestro sa riconoscere chi si impegna. 

Insegna a non abbattersi , a imparare dai nostri errori.

Tutti noi amiamo avere buoni maestri. 

Quello che importa è far crescere, migliorare, far vivere i nostri figli nel bene. Nel rispetto. 

Giorno dopo giorno dare loro coraggio, dare loro il buon esempio, farli diventare buoni cittadini. 

Onesti e laboriosi.

 

Caro Direttore,
Giuseppe Prezzolini (Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982) scriveva: “Della Giustizia “*
In Italia non esiste giustizia distributiva. Ne tiene le veci l’ingiustizia distribuita. Per cinque anni il Sindaco (oppure il Deputato, il Prefetto, il Ministro) del Partito Rosso perseguita gli uomini del Partito Nero e distribuisce cariche o stipendi agli uomini del Partito Rosso. La situazione sarebbe intollerabile se dopo cinque anni, essendo salito al potere il Sindaco (c.s.) del Partito Nero, questi facesse le cose giustamente.

E’ chiaro che lascerebbe almeno una metà dell’ingiustizia antecedente. Perciò il Sindaco (c.s.) del Partito Nero fa tutto il rovescio dell’altro; distribuisce cariche e stipendi agli uomini del Partito Nero e perseguita gli uomini del Partito Rosso.
Così l’ingiustizia rotativa tiene luogo della giustizia permanente.

Non è vero, in modo assoluto, che in Italia, non esista giustizia. E’ invece vero che non bisogna chiederla al giudice, bensì al deputato, al Ministro, al giornalista, all’avvocato influente ecc. La cosa si può trovare: l’indirizzo è sbagliato.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
*Giuseppe Prezzolini: “ Codice della vita italiana”.

 

Caro direttore,

solo il 28% delle amministrazioni locali consente le pratiche online.

Secondo una recente indagine della Banca d’Italia, sono pochi gli enti locali che consentono agli utenti di assolvere online le pratiche amministrative.

Le pratiche sono solo su carta. Secondo l'ISTAT, la spesa media di ciascun cittadino per finanziare il " lavoro pubblico" è di oltre 200 miliardi di euro. Altro che " risparmio"!

Si stenta ad  attivare un sistema innovativo, mentre altri Paesi sono in anticipo .  In testa la Germania, dove tutto il sistema informatico della Sanità è collegato tra i vari 

Enti. Ogni pratica passa dalle mani del  Medico, Ospedale, Servizi, Farmacie, Utente.e Assicurazione. I costi, a carico cittadino,  sono oltre il 30% inferiori  rispetto all'Italia. 

Pochissimi cittadini italiani posseggono un indirizzo di posta elettronica certificata.  Un danno enorme.

Aumenta la popolazione anziana di scarsa capacità dell’uso del PC. Il governo latita, non provvede e il processo di informatizzazione - di estrema utilità- non si realizza, 

causa la poca chiarezza delle leggi, la marea dei decreti e circolari illeggibili.

Il cittadino è costretto a rivolgersi ai commercialisti. Tutto cio’ allontana il cittadino dal fisco.

Aumentano i costi burocratici, si complica la vita dei cittadini e delle imprese, come quella degli stessi controllori e dipendenti pubblici.

Gravissima la mancanza del capitale umano, preparato, capace, la cui formazione è stata fortemente condizionata dalle disuguaglianze sociali e strutturali, 

che si sono aggravate durante gli anni della pandemia.

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