di Salvatore Leone
Tassa pomice o tassa sbarco? Chi vince e chi perde?
La famosa tassa pomice veniva pagata sull’escavazione della pomice, prevista da una leggina del 1908, che prevedeva pure l’orario di lavoro nelle montagne pomicifere. Quando si pagava la tassa, c’era un vigile urbano che controllava. Era l’epoca dei controlli. Si contrallava tutto. Dal suolo pubblico, all’acqua sporca o pulita che si buttava sul suolo pubblico. C’era il vigile, sempre, del Comune di Lipari che passava per i vicoli per i controlli sanitari. Tutto veniva contravvenzionato. Anche una semplice sedia lasciata sul suolo pubblico usata dal negoziante per sedersi. Epoca pomice, non c'era bisogno di pubblicità. Quando, nel mondo, si parlava di pomice di qualità, il pensiero correva alle Eolie. Tutti volevano acquistarla inventandosi gli usi più disparati per l’utilizzo, fino alla slavatura dei jeans. Per non pagare troppe tasse al Comune, la Pumex studiò anche il marchingegno di pagare il peso netto asciutto e non umido, creando anche una lite senza fine. Poi arrivò il fallimento della Pumex e la tassa sulla pomice diventò tassa di sbarco anche per gli emigranti. Anche qui nacquero le liti fra Comune e barconi. A differenza del vigile di controllo sulla pomice non è stato ancora istituito il vigile che controlla la tassa di sbarco. Al Comune si pensa di istituire il codice a barre sui turisti e fargli pagare singolarmente la tassa in automatico con l’applicazione del pizzo. L’Unesco ha dato volontariamente o involontariamente l’avvio all’abusivismo in bianco e nero, forse…anche alla sottrazione della tassa, in quanto l’abusivismo è a titolo gratuito e non versa tasse. Ma perché il Comune si è inserito tardivamente nel fallimento senza comunicarlo ai cittadini? Forse non è un male la chiusura del Tribunale, che serve per far scomparire menti giuridiche che infastidiscono il territorio, poiché sono a conoscenza di cose che molti non sanno o fingono di ignorare. Dopo la pomice é arrivato il turismo con imprenditori improvvisati. Sono anche arrivati i finanziamenti...in quantità sproporzionata. Per le Eolie si cerca d'inventare un finanziamento per contare i granelli di sabbia e i granelli di sale! Sarà un fallimento? Quando arriverà il nuovo personale del comune, si farà carico di calcolare se al Comune di Lipari arriveranno più soldi dalla tassa di sbarco, o ne arrivavano più dalla tassa della pomice, asciutta, umida o a”muzzu”.