Al Ministro Dell’Istruzione Dott. ssa Azzolina, All ‘USR di Palermo in persona del suo Dirigente , All ‘USP di Messina nella persona della sua Dirigente, All Assessore all istruzione del Comune di Lipari Dott ssa De Luca Tiziana, Alla Preside dell istituto Comprensivo 1 di Lipari Prof ssa Mirella Fanti
LA SCUOLA DI FILICUDI, NON HA “BIBLIOTECHE” e NON E’ LA PIU’ PICCOLA D EUROPA, MA ALUNNI CHE CHIEDONO DI STUDIARE COME TUTTI !! (basterebbero pochi docenti in più e una connessione internet )
Ogni anno e ogni volta che abbiamo chiesto un piccolo incremento dell‘organico, nella scuola di Filicudi, quello che ci è stato risposto è questo: “la logica dei numeri non ci consente di avere docenti in più”.
Quei docenti che, sosteniamo, farebbero la differenza per i nostri genitori e alunni, tra scegliere di restare o partire, tra abbandonare padri, nonni, zii e famiglie a favore di una vita “si, cittadina”, ma senza affetti, senza la propria casa, senza nonni, senza i propri giochi e amici.. e per le mamme, senza i propri mariti e la propria vita.
Con l‘aggravante considerazione che così, anche la già precaria economia isolana viene “spostata “sulla terra ferma, che ormai è diventata per tutti, Milazzo.
Tale situazione che si protrae da anni, ha creato gravi disagi a tutte le famiglie interessate oltre allo spopolamento dell’ isola, in favore della cittadina mamertina, diventata punto di riferimento per i genitori che intendono e soprattutto, POSSONO, portare i propri figli , anche delle elementari e medie, fuori dall ‘isola, dove poter assicurare un’ adeguata istruzione ai propri ragazzi e un futuro migliore del loro.
Anche quest’anno, abbiamo perduto , in favore delle scuole primarie e dell’ infanzia di Milazzo, due alunne, la cui mamma preoccupata del futuro delle proprie bimbe, ha scelto di portarle fuori già da ora.
Eppurel ‘infanzia e la primaria ci sono, sull ‘isola! Perché dunque portare via e ” strappare” in quinta elementare, alla propria classe, ai compagni, alla vita semplice dell’ isola, la propria figlia?? Nessuno se lo chiede? Lo si da per scontato? Noi lo consideriamo un fatto gravissimo nel suo intrinseco significato di depauperamento “umano” dell’ unica istituzione rimasta . perché noi conosciamo le vere ragioni di questo spopolamento: - il mancato e inadeguato diritto allo studio non garantito da sufficiente organico ormai da anni.
Si aggiunga la situazione “difficilissima del Cpe”dove una ragazzina di seconda, che “rimandata” in 5 materie, non riesce a recuperare nel mese di Settembre, per mancanza di docenti, (a differenza dei i compagni dell’istituto di Lipari nelle sue stesse condizioni) e rientrata a scuola non sa se frequentare la seconda o la terza media, ed è ancora in attesa di conoscere quali saranno i suoi insegnanti e quando arriveranno.
Situazione questa, che si ripete ogni anno. Inoltre, quando i due docenti (due) arrivano, non svolgono un orario confacente alle esigenze didattiche, ma decidono autonomamente come coprire le ore nel modo piu conveniente ad esigenze logistiche o personali. Si chiede quindi, che l orario sia stabilito in modo orizzontale e non verticale, cosi da venire incontro alle gia difficili situazioni dei ragazzini rimasti sull isola.
Tutto ciò premesso e considerato che: il diritto all’ istruzione degli studenti di Filicudi viene mortificato da tempo , a causa di un sistema scolastico che tiene conto solo di numeri e non di alunni con gli stessi diritti di quelli della terraferma. Non valuta le peculiarità territoriali delle nostre isole.
Che non tiene in conto Il D.P.R 81/09 che all’art 8 prevede : “nelle scuole delle piccole isole, nei comuni montani, nelle zone abitate da minoranze linguistiche, nelle aree a rischio di devianza minorile, o caratterizzate dalla presenza di alunni con rilevanti difficoltà di apprendimento, possono essere costituite classi uniche con numeri di alunni inferiore a quello minimo e massimo stabilito dagli artt,10, 11 e 16.
Che sebbene si possa , ex legge 107/ 15, utilizzare, nelle scuole di cui sopra, i docenti del potenziamento, quindi prevedere una seconda insegnante per la pluriclasse della primaria e “sdoppiare” in due gruppi, come avveniva in passato, i 7/8 bambini appartenenti a quattro classi differenti, ma tutti costretti a svolgere lezione “contemporaneamente”.
Questo garantirebbe già un’ adeguata didattica e non un surplus di sforzi e tentativi di svolgere quattro e cinque programmi nello stesso momento, con gravissimo disagio per tutti, in primis , gli alunni, tanti dei quali “magrebini” .
Garantirebbe anche la sostituzione delle docenti uniche che in caso di bisogno non potrebbero essere sostituite da nessuno, né potrebbero accorparsi le classi poiché severamente vietato dallo stesso CCNL.
Avendo rappresentato le difficoltà superiori alle vostre illustrissime ‘ personalità competenti” ad intervenire, ci attendiamo a stretto giro, di avere risposte definitive in merito all’ adeguamento dell ‘organico, cosi come richiesto con le argomentazioni sopraevidenziate.
In caso contrario, facciamo presente, che ci rivolgeremo definitivamente alla Procura della Repubblica di Barcellona P. G. rappresentando alla Autorità giudiziaria l’ annosa questione per l inadeguato servizio pubblico offerto.
Valeria Virgona, prima firmataria
LA REPLICA DELLA PRESIDE FANTI
di Mirella Fanti*
GENTILE DIRETTORE,
La ringrazio di ospitare sul suo giornale la mia risposta ad una petizione proveniente da Filicudi, ma non firmata (anonima?).
Premetto che molte delle affermazioni contenute nella lettera non sono veritiere:
1. I docenti sono sempre arrivati a Filicudi come nelle altre Isole con grande impegno, dispendio di energie e spese.
2. Le famiglie che si spostano non lo fanno a causa della scuola ma per ragioni familiari che non è giusto mettere in piazza.
3. Abbiamo sempre garantito un servizio scolastico di buon livello con 6 insegnanti per meno di 20 alunni di infanzia, primaria, media.
4. I docenti non si fanno l’orario secondo i loro comodi,
ma – non potendo volare – in base all’arrivo degli aliscafi e fermandosi a pernottare varie giornate sull’Isola.
Le affermazioni su “una ragazzina di seconda ” ledono apertamente la privacy di una minore facilmente identificabile di cui si diffondono illegalmente i risultati scolastici sbattuti sui social per fare notizia e scalpore. In ogni caso i docenti dell’anno passato hanno informato chiaramente le famiglie che nella scuola di Filicudi nessun alunno è stato bocciato per cui ognuno può benissimo calcolare in che classe si trova l’anno seguente senza bisogno per questo di scrivere ai giornali. Gli stessi docenti hanno diffusamente informato le famiglie che il recupero si sarebbe svolto all’inizio dell’anno scolastico come in tutte le altre scuole e come stanno facendo i docenti che ho incaricato in questi giorni (lezioni di italiano, matematica e inglese).
Nel merito delle richieste, chi scrive la lettera evidentemente non capisce gli articoli di legge che cita perché chiede una deroga già applicata: la pluriclasse composta da alunni di anni differenti anche in presenza di numeri inferiori ai criteri minimi. A Filicudi esiste una pluriclasse di primaria con 8 alunni ed 1 pluriclasse di scuola media con 4 alunni, quando i criteri sulla terraferma per formare una classe sono molto superiori. Gli alunni e le famiglie di Filicudi – come quelli di tutte le Isole italiane - beneficiano di deroghe previste dalla nostra legislazione che assegnano un numero di docenti ben più alto di quello delle scuole delle zone non insulari.
Il diritto allo studio sulle Isole è molto più garantito che in una classe pollaio di 27/30 alunni delle nostre città.
Ma queste classi, questi docenti e queste deroghe a Filicudi non bastano mai e soprattutto non si adattano alle richieste esorbitanti di chi scrive lettere ai giornali invece di seguire i propri figli il pomeriggio, come fanno invece tutti i genitori del mondo con pazienza e collaborazione. Perché a Filicudi si pretende e basta. Perché a Filicudi si fa la voce grossa e si fanno le denunce se il mare è brutto e i docenti non arrivano.
Si richiedono insistentemente 2 insegnanti per 8 bambini di scuola primaria.
Forse nella lettera si vuole insinuare che la docente presente a Filicudi non è all’altezza? Si vuole insinuare che non sa gestire una pluriclasse di 8 bambini? Che non sa applicare i principi innovativi della didattica per unità di apprendimento invece dell’obsoleto programma che non esiste più? Forse si vuole accusare la docente di non essere informata che i 5 programmi non esistono più? Perché sono stati sostituiti dal 2012 dalle Indicazioni nazionali che consentono una didattica più flessibile e più adatta anche alle pluriclassi. Questa lettera vuole forse gettare fango anche sulla docente che ha scelto di ritornare a Filicudi?
Sarà per questo che nessuno sceglie Filicudi? Che i docenti scappano e non ritornano?
Perché vengono aggrediti verbalmente appena arrivano a scuola, perché vengono apostrofati in modo maleducato, perché quello che fanno non basta mai?
Eppure arrivano con tutte le buone intenzioni, prendono un alloggio e si fermano a dormire, spendono tempo ed energie lontano dalle famiglie, dalla casa e dai loro affetti. Per portare un servizio, la formazione, la scuola. Affrontano il mare in ogni condizione meteo, freddo, pioggia, burrasca. Per svolgere un lavoro che amano e che hanno scelto. A volte partono di domenica per assicurare la presenza il lunedì mattina. Si fermano sull’Isola nei week end di maltempo senza tornare a casa per non compromettere l’apertura della scuola. Insieme ai collaboratori scolastici vivono la scuola come la loro seconda famiglia e dedicano ai figli di chi scrive le lettere ai giornali più tempo di quanto non passano con i propri.
Meriterebbero ben altro rispetto e considerazione da parte di chi scrive lettere infamanti.
Infine due parole sulla nomina dei docenti del CPE che purtroppo non dipende dal Dirigente ma dall’Ufficio di Messina e dalla scuola polo, sulla base delle nuove GPS (Graduatorie provinciali). Dopo molti giorni di attesa le nomine sono state fatte, revocate, rettificate più volte. La docente nominata venerdì era pronta a partire per Filicudi questa mattina, ma nella notte è arrivata l’ennesima rettifica e ancora non sappiamo chi la sostituirà. La scuola non può nominare perché deve attendere le operazioni provinciali.
Comunque non perderò la pazienza: fino a quel momento continuerò a chiedere ai miei docenti di buona volontà di andare a Filicudi – da Lipari, da Salina, da Milazzo – per fare recupero al CPE, per garantire il diritto allo studio di tutti i bambini delle Isole.
E loro continueranno a venire a Filicudi. Per fare lezione ai figli di chi scrive le lettere infamanti. Perché loro credono in quello che fanno.
I miei docenti continueranno a garantire il diritto allo studio dei bambini di Filicudi, anche se questo impegno e questa buona volontà a chi scrive le lettere da Filicudi non bastano mai. Anche se questo servizio prestato con fatica e dedizione per chi scrive le lettere da Filicudi non vale niente e non garantisce niente.
Continueranno perché è il loro lavoro, la loro vita. Il nostro lavoro, la nostra vita.
P.S. Dite ai vostri figli di studiare un po’ di più al pomeriggio, perché il lavoro dei docenti senza quello degli alunni da solo non basta a formare una buona testa ed un buon cuore. E senza il lavoro individuale e personale degli alunni il lavoro dei docenti non basterà mai.
*Dirigente scolastico IC Eolie
LA REAZIONE DEI GENITORI
Caro direttore, ci spiace dovere approfittare del suo giornale, ma la “reprimenda”della Preside Fanti, alla nostra petizione di qualche giorno fa, merita una replica e un chiarimento.
-In primis, nessuno si è scagliato contro la Professoressa, anzi abbiamo chiesto aiuto, come facciamo dal 2014 (anno in cui la primaria di Filicudi è rimasta con una sola insegnante) per la nostra preziosa istituzione.
Speravamo dunque, in un suo aiuto, piuttosto che, in un attacco ingiustificato alle famiglie dell ‘isola e agli stessi alunni, invitati a studiare di più al pomeriggio. (La Preside dimostra di disconoscere il fatto che i bambini spesso non hanno in casa chi li possa aiutare, e non dispongono di linee internet adeguate, cosi, come ci risulta non ne ABBIANO A SCUOLA)
Non sapevamo cosa fossero le Indicazioni nazionali, ma ci siamo documentati e abbiamo capito che si tratta, scriviamo testualmente, di: “testi di riferimento in cui si conferma con forza la centralità della persona e il suo diritto ad un apprendimento significativo, orientato alla cittadinanza e al consolidamento dei saperi di base”…con particolare attenzione alle varie forme di diversita’, svantaggio o disabilità (didattica inclusiva)
Al centro anche l’autonomia responsabile delle scuole che sono chiamate ad elaborare una “sintesi progettuale ed operativa delle condizioni pedagogiche organizzative e didattiche che consentano di realizzare un INSEGNAMENTO EFFICACE ED ADEGUATO agli alunni, nel rispetto degli indirizzi del curriculo nazionale ( Finalità e traguardi) .
Detto ciò: “chiediamo alla Preside, che si chiamino programmi o indicazioni nazionali, traguardi o altro, sono sempre saperi di base che i ragazzini della scuola primaria devono apprendere? E questi saperi di base, arricchiti dalla tecnologia( totalmente assente), dalle competenze di madrelingua (pensiamo agli stranieri presenti), competenze in lingue straniere, competenze matematiche e via discorrendo, sono e possono essere assicurati da una sola insegnante ( che lei ha messo in mezzo , ma che noi non abbiamo affatto nominato perché svolge egregiamente e competentemente il proprio e con l‘abnegazione che tutti le riconoscono??)
Ora Signora Preside, da addetta ai lavori, crede sul serio che mentre, nello stesso momento, si insegna alla prima a leggere e scrivere, la seconda chiama, la terza chiede chiarimenti, la quarta desidera una spiegazione e la quinta pure, gli stranieri arrancano nella lingua italiana che dimenticano perché la parlano solo a scuola…(Senza una lavagna interattiva funzionante perchè senza alcuna connessione) ..
Davvero Preside, pensa ed ha voluto dirci che le indicazioni nazionali dicano questo?
Noi , ce lo consenta, non ci crediamo.
Ha voluto difendere l indifendibile, non i bimbi di Filicudi , né le loro famiglie. Dal 2014 si ostina ad aggrapparsi ai numeri senza tenere in considerazione le vere necessità di questi bambini. A tal proposito le chiediamo: quando ha visitato l ‘ultima volta la scuola di Filicudi??
Vede, Preside, lei ci costringe ad una “guerra” tra poveri e ci impone di tirare in ballo la scuola di Alicudi.
Una scuola ( che lei visita spesso e con la quale va spesso in Tv) con soli due bambini e Tre docenti.
Una docente di primaria, senza bambini. Una docente di inglese fissa dall ‘inizio dell ‘anno e da domani, anche la/il docente di matematica.
I nostri figli, a Filicudi, al Cpe non sanno ancora chi saranno i loro docenti. Hanno visto arrivare dei docenti per il recupero. Ma quale recupero possono fare un docente al giorno, preso di qua e di la?? Che arriva e parte?? Qui, gli alunni sono circa 20. Ad Alicudi. Una bimba all ‘infanzia e una al Cpe.
E’ giusto che abbiano i loro docenti. Anche un solo bambino merita di studiare. Perché dunque, lei ha tutta questa attenzione per la Scuola della nostra sorella vicina e non si rende conto delle esigenze che le abbiamo spiegato in tutti i modi, sin dal 2014???
Cosa non va a Filicudi?? Dobbiamo trovare un “benefattore”che regali alla scuola un po' di libri anche qui ,per avere un po' di considerazione?? Non offenda le famiglie di Filicudi. Né i loro figli.
Noi chiediamo da anni che i nostri figli si preparino adeguatamente al domani. Se non è possibile, ce lo dica. Ci trasferiamo tutti ad Alicudi…
Le mamme di Filicudi
---BILANCIO DELLE PRIME SETTIMANE DI SCUOLA ALLE ISOLE EOLIE
Le lezioni sono iniziate regolarmente il 14 settembre per le Scuole primarie e la Scuola media di Salina. La comunità scolastica ha accolto il nuovo inizio con gioia e senso di responsabilità.
Anche a Lipari e sulle Isole dal 28 settembre (dopo le elezioni) la ripartenza delle attività scolastiche è stata vissuta con grande entusiasmo da parte di docenti, alunni e famiglie che non vedevano l’ora di “tornare a scuola” dopo i mesi di DAD (didattica a distanza).
Gli aspetti organizzativi legati alla necessità di distanziamento spaziale ed uso dei DPI (dispositivi di protezione individuale) - mascherine per alunni, visiere e guanti per docenti e personale – sono stati curati ed osservati con grande disciplina ed accortezza da tutti.
Nel Plesso di Lipari centro – molto numeroso – si è sperimentato un sistema di entrata/uscita degli alunni scaglionando le classi ed utilizzando la doppia entrata. Si è cercato di perfezionare la fase dell’ingresso riducendo i tempi di attesa e facendo scorrere le classi più velocemente (nuovo orario pubblicato sul sito). I docenti sono in classe dalle 8,00 perciò le prime classi possono iniziare ad entrare senza dover attendere.
Naturalmente in caso di pioggia gli alunni verranno accolti in aula senza stazionare in strada. I Collaboratori scolastici, la Responsabile del Plesso, il Collaboratore di dirigenza e la DS stessa curano personalmente i momenti delicati dell’entrata e dell’uscita, per evitare ogni sorta di disagio. Nelle aule i banchi sono stati posizionati in modo da garantire la distanza e l’uso della mascherina è richiesto per ogni spostamento. Nel Plesso di Lipari sono state già distribuite le mascherine agli alunni e al personale per le prime settimane e verranno consegnate nei prossimi giorni anche a Salina ed Isole.
Lunedì 5 ottobre a Lipari inizieranno le prime e l’Infanzia: AUGURI AI PIU’ PICCOLI !!
I Collaboratori scolastici stanno lavorando incessantemente per garantire l’igiene con sanificazione quotidiana e pulizia accuratissima in tutti i plessi.
Possiamo ritenerci soddisfatti ed orgogliosi di una comunità scolastica che risponde alle nuove regole con partecipazione attiva e solidale.
Vorrei ringraziare per questo il personale della Scuola, le famiglie e gli alunni.
Un ringraziamento speciale va ai Sindaci, agli Assessori dei nostri Comuni (Lipari, Leni, Malfa, S.Marina) e ai Vigili Urbani che stanno supportando la Scuola con suggerimenti, interventi materiali e logistici, sia nelle sedi più piccole che in quelle più numerose.
LENI - Bici e monopattino utilizzati da due bambini sono stati multati dai vigili urbani di Leni, piccolo Comune dell'isola di Salina nelle Eolie per "intralcio al traffico pedonale”. I due "trasgressori", un bimbo di 6 anni e la cuginetta di 4, sono figli di due imprenditrici di Barcellona Pozzo di Gotto che gestiscono un noto locale dell'isola. La multa di 121 euro ed è stata prontamente pagata tra non poche perplessità anche perchè una delle due mamme, Paola Donato, è consigliere comunale d'opposizione. Il sindaco di Leni, Giacomo Montecristo, ha affermato che "bisogna educare i figli a parcheggiare la bici” e che non c'è "alcuna ripicca politica” nei confronti della consigliera.(ANSA)
RASSEGNA STAMPA
tg24.sky.it/palermo/2020/10/04/salina-intralcio-pedoni-multe-bici-monopattino-bambin
ilgiornale.it/news/cronache/monopattino-bimbi-4-e-6-anni-multati-intralciano-traffico
ilmattino.it/primopiano/cronaca/monopattini_regole_incidenti_multe_cosa_succede_bimbi_multati
lasicilia.it/news/cronaca/364504/bici-e-monopattino-di-due-bambini-multati-a-salina-per-intralcio
livesicilia.it/2020/10/04/bimbi-su-bici-e-monopattino-intralcio-a-traffico-pedonale-multe
LA REPLICA DEL SINDACO MONTECRISTO
di Giacomo Montecristo*
Egregio Direttore,
leggo sul suo Giornale l'articolo su Leni "La bici e il monopattino Multati” due bambini! e Le assicuro che ho provato profondo rammarico nel leggere che il Comune viene dipinto come un luogo dove ai bimbi non viene riconosciuto il diritto di giocare. Ho trascorso una vita come genitore, come insegnante e ora come Sindaco per garantire la tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi, imponendomi il sacrosanto dovere di educare al vivere civile e al rispetto delle regole. I nostri bambini sono liberi di giocare nelle piazze e nei luoghi preposti che devono rimanere sicuri per loro e per gli altri. Il caso esposto si riferisce ad una multa rilevata da un vigile urbano in servizio extraistituzionale presso il Comune di Leni, alle mamme di due bambini di 4 e 6 anni, nonché titolari, insieme al fratello del bar Pa.pe.rò sito nella frazione di Rinella. I vigili avevano, nei giorni precedenti, informato più volte i signori Donato di evitare di mettere la bici e i monopattini sul pianerottolo della scala di accesso alla piazza Ariana e al parcheggio moto perché alcuni pedoni avevano segnalato la difficoltà di accesso alla scala, come si può evincere dalle foto allegate al verbale.
Quella mattina il vigile, mentre svolgeva il suo lavoro di controllo sulle auto in sosta lungo la S.P.182, proprio davanti al locale dove non è possibile sostare per la presenza di un divieto, i signori Donato inveivano contro il vigile apostrofandolo con toni arroganti e minacciosi, invitandolo a rilevare la multa anche per il monopattino e la bici che non si trovavano sulla sede stradale ma bensì, come detto prima, sul pianerottolo della scala. A quel punto, il vigile, non ha potuto fare altro che elevare un verbale per occupazione di suolo pubblico in quanto i “giochi” arrecavano in quel momento intralcio ai pedoni. La signora Donato Rosanna, avrebbe potuto fare ricorso amministrativo e opporsi alla sanzione, invece, pagando la multa ha ammesso l’errore, e poi, per tutta risposta, ha postato su Facebook foto false scattate in altri momenti.
I signori Donato, purtroppo, in paese, non sono nuovi a questi comportamenti in totale contrasto alle regole del vivere civile. Infine, egregio Direttore, le assicuro che questa Amministrazione, che mi onoro di presiedere, ha sempre proceduto in modo coerente con sincerità e correttezza con l’intero Consiglio Comunale e quindi anche con la signora Donato che può continuare a stare tranquilla in seno al gruppo di opposizione: nessuna ripicca nei suoi confronti per motivi politici. Distinti Saluti
*Sindaco di Leni