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Lipari 15 dicembre 1978

Il Pretore prende qualche giorno di ferie e lascia l'isola con la sua famiglia, per il periodo natalizio. Salgono tutti al nord, in città per riabbracciare i genitori e i nonni, rivedere gli amici e per dimenticare per un pò avvocati, udienze, istruttorie e sentenze che possono attendere al nuovo anno.

Lipari 9 gennio 1979, ore 9

Rientrato in ufficio, il Pretore si accinge a esaminare un bel pò di posta, quando il fido cancelliere lo aggiorna ridacchiando: "Proprio furbetto quel sindaco di Santa Marina Salina, è riuscito a far deliberare il 31 dicembre dalla commissione edilizia 240 concessioni!".

"Stai scherzando! - sbotta il Pretore - è evidente che ha voluto evitare il blocco edilizio che ha introdotto un severo vincolo paesdaggistico dal 1° gennaio".

Il Pretore, noto a livello nazionale per il suo impegno nella difesa del territorio e per il rigore nella lotta all'abusivismo edilizio, è fuori di sè e aggiunge "debbo impedire che l'isola di Salina venga distrutta dal cemento. Prepara subito un ordine di sequestro cautelativo di tutta la relativa documentazione presso il Comune di Santa Marina Salina e trasmettilo al maresciallo per l'immediata esecuzione".

Ore 18 dello stesso giorno.

Il maresciallo deposita nell'ufficio del pretore cinque faldoni goinfi di pratiche edilizie. 

"Signor giudice se vuole le esaminiamo insieme". 

Un paio d'ore dopo pretore e maresciallo si guardano sconfortati.

La commissione edilizia aveva approvato il progetto di un albergo a tre piani sul laghetto di Lingua, decine di residences turistici e varie villette a schiera sul lungomare. Un vero e proprio scempio all'ambiente e paesaggio. Santa Marina non sarebbe stata piu' la stessa. 

Purtroppo tutto sembrava in regola con la normativa urbanistica vigente fino al 31 dicembre. Un vero e proprio colpo di mano di un sindaco irresponsabile. La commissione edilizia aveva approvato il tutto in assenza non giusitificata del professore Famularo, noto ambientalista, presidente della sezione di Italia Nostra di Messina, regolarmente convocato telegraficamente.

"E' molto strano che il professore Famularo non si sia presentato in commissione edilizia" osserva il Pretore.

"Chiamiamolo" suggersice il maresciallo.

"Buona sera professore, sono il Pretore. Come va? Volevo comunicarle che hanno approvato in commissione edilizia a Santa Marina Salina un vero e proprio scempio edilizio".

"Ma come signor giudice, io non ne so niente! Cado dalle nuvole, non sono mai stato convocato!".

14 gennaio 1979, ore 8 ufficio del Pretore

Squilla il telefono.

"E' il signor pretore?".

"Chi parla".

"Non importa, sugno un salinaro schifato du sinnacu che vuole accidere cu cemento a me bedda Santa Marina. Ci dico na' cosa. Lei ave mannari i carabbineri a l'ufficio da Posta pi vidiri si mannaru u telegramma au professore Famularo".

15 gennaio ufficio del Pretore.

Il maresciallo irrompe trionfante.

"Signor giudice, da accertamenti svolti presso l'ufficio postale di Santa Marina Salina ho verificato che nessun telegramma di convocazione è stato inviato al professore Famularo. La ricevuta del telegramma di convocazione è risultata apocrifa".

Il conseguente procedimento penale si concludeva dopo pochi mesi con una pesante condanna del sindaco e l'annullamento degli atti illegittimi.

Il pretore e il maresciallo passeggiano sul lungomare di Lipari.

"Una grande soddisfazione caro maresciallo - osserva il Pretore - non solo grazie al nostro impegno, ma soprattutto grazie al contributo dell'anonimo salinaro che ha compreso quanto sia prezioso il territorio"..

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NOTIZIARIOEOLIE.IT

20 luglio 2020

ESCLUSIVO. LA NOSTRA STORIA. Lipari, "Contro la mafia all'agrodolce è arrivato a Lipari un giudice da Milano". E Gianni Ingrascì pubblica "Racconti dal Lockdown". L'intervento

 

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