di Giulia Martorana*
ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI ALIMENTARI CONCESSI DA STATO E REGIONE. PARTE SECONDA: A TINCHITE'.
L'audio del consigliere comunale che oggi ha tenuto banco suscitando indignazione, rabbia e causato un terremoto politico, non è una "perla unica". Ne esiste un secondo che fuga ogni dubbio su possibili "fraintendimenti" e speculazioni.
"Quattrocentomila euro da suddividere. Carusi, i domande, io vi dico, fatele fare a tutti, anche a quello che dice a me non mi spetta. A domanda fatela. Tutti hanno carta di cittadinanza, tutti hanno cassa integrazione, disoccupazione, a chi lavora la moglie a chi lavora il marito... Perciò "noialtri" facciamo fare le domande "... questo afferma il consigliere che prosegue:
"Ognuno quelli che conosciamo, facciamogli fare le richieste a Tinchitè"... Stanno mandando soldi, andiamo avanti e facciamo fare le domande soprattutto a chi è che conosciamo.
A me interessa che quanti più possono attingere devono attingere". Come se i soldi pubblici fossero soldi di nessuno, quelli del Monopoli, come se poi, questi soldi non dovessero essere restituiti, con le tasse e con l'aumento del debito pubblico, da tutti, e purtroppo anche dai nostri figli e dai nostri nipoti.
Sono soldi per chi non può comprare da mangiare stanziati nel momento più tragico mai vissuto dall'Italia e dal resto del mondo. Soldi concessi su tanto dolore e tante lacrime, su oltre un milione di persone infette nel mondo, su 14 mila morti in Italia, che hanno esalato l'ultimo respiro senza la vicinanza di un figlio o di un congiunto. 14 mila persone finite, annullate, che se ne sono andate senza un funerale, 14 mila persone: come se in un mese fosse scomparsa tutta Nicosia. Vergogna
*Giornalista
I COMMENTI
di Luca Chiofalo*
Girano già sul web varie segnalazioni di furbetti del “buono spesa”, ma NON RIGUARDANO il nostro territorio.
Mi raccomando...
I fondi destinati da governo ed enti locali all’emergenza sociale, conseguenza dell’epidemia da covid-19, devono andare a coloro che ne hanno davvero bisogno.
Nessuno approfitti della situazione per accaparrarsi ciò che non gli è assolutamente necessario: toglierebbe a famiglie e singole persone, in reale e drammatico disagio, risorse indispensabili.
Unità, responsabilità e solidarietà sono necessarie, mai come adesso!
Detto questo, non cediamo allo sconforto e continuiamo ad immaginare il futuro, nel quale, magari, ci ritroveremo migliori.
Mi fido di noi.
*Assessore Comune di Lipari
Caro direttore,
le grandi crisi fanno emergere nella società il meglio e il peggio e l’emergenza coronavirus che sta colpendo tutto il modo non fa eccezione. Emergono nella società varie forme di solidarietà e senso civico, ma anche animaleschi di sopravvivenza e di prevaricazione nei confronti dei deboli e dei bisognosi.
La generosità di molti si contrappone al palesarsi degli sciacalli che privi di vergogna e di dignità provano ad accaparrarsi gli aiuti pubblici e privati, sottraendoli alle persone veramente bisognose.
Per restare a Lipari, tra le espressioni di altruismo e senso civico abbiamo assistito alla raccolta fondi a favore dell’ospedale ed è probabile che si ci siano state donazioni di altri cittadini anche di altri enti.
Speriamo di non assistere all’emersione degli sciacalli.
Lettera firmata
SI FACCIA IMMEDIATA CHIAREZZA SUGLI ALIMENTI RACCOLTI PER GLI INDIGENTI E L'ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI ALIMENTARI CONCESSI DA STATO E REGIONE.
Circola il messaggio audio di un consigliere comunale di Nicosia (En) che invita "tutti" anche chi percepisce disoccupazione e cassa integrazione, a fare la domanda di sussidio, scrivendo "non dispongo di liquidità", per percepire 150 euro, 250 o 350 euro per famiglie con più di due persone. Secondo il consigliere i contributi verranno "dati a tutti" perché tanto i soldi ci sono. Invita a fare domande e di farle fare ad amici e parenti, perché ci sono 400 mila euro quindi tutti possono "prendere". In sostanza i soldi per chi non può mangiare, secondo questo audio possono essere spesi concedendo i contributi anche a chi non ha reale bisogno. 400 mila euro, se assegnati solo a chi ha reale diritto, posso garantire sostegno per qualche mese, se distribuiti a pioggia a chiunque fa richiesta, finirebbero in un mese, lasciando nuovamente alla fame chi non può comprare da mangiare. Invita inoltre a recarsi al Comune ex ufficio turistico dove la protezione civile ed i supermercati hanno lasciato "camion" di generi alimentari.
Si tratta anche di quelli della raccolta alimentare dove chi può acquista qualcosa e la lascia per i poveri. Secondo il consigliere suddetto gli alimenti vengono dati a tutti "ricchi e poveri" che "si riempiono le borse con quello che vogliono". Mi auguro che si tratti di un delirio perché vorrebbe dire che si tradisce il gesto generoso di chi compra qualcosa, magari già in difficoltà, per destinarla a chi crede stia peggio di lui.
Mi auguro anche e sono certa che così sarà, che su questa vicenda venga fatta immediatamente luce e chiarezza anche da parte degli organi di controllo e di quelli inquirenti perché è inaccettabile che si istighino le persone a chiedere contributi che non spettano e sentire che si distribuiscono a chiunque alimenti destinati agli indigenti, che ci sono, e sono tanti. Il coronavirus è una tragedia globale senza precedenti, non un'occasione per arraffare e questa cosa, come mi ha detto qualcuno indignato da questo audio diffuso su WhatsApp, ricorda tanto gli imprenditori che ridevano e brindavano agli affari che avrebbero fatto poche ore dopo il terremoto de L'Aquila. Anche nel dramma del Covid 19 vedo macerie, quelle economiche e sociali e quelle etiche e morali.
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