di Mario Bellavista*
Lettera aperta a Dolce e Gabbana.
Cari Domenico e Stefano, dopo il disastro combinato in Cina, con lo sfottò della modella cinese che ha comportato il blocco delle vendite in tutto l’Oriente con conseguenti perdite milionarie, in questi giorni avete avuto la bella pensata di continuare a pubblicizzare la vendita della vostra Villa a Stromboli.
Ora, a prescindere dal momento commercialmente più sbagliato per vendere (così vicino alle esplosioni tragiche del vulcano e il conseguente esodo di turisti) consigliato probabilmente dallo stesso consulente della pubblicità in Cina, mi sembra davvero un brutto gesto nei confronti degli isolani che per tanti anni hanno ospitato voi e i vostri VippAmici.
Il pericoloso segnale che lanciate, vista la vostra capacità di influenzare le scelte della gente, è che Stromboli non è più un’isola dove andare. Per paura del vulcano o per altri motivi solo a voi noti.
È ciò è segno di ingratitudine e non amore per i luoghi e la gente.
Piuttosto, viste le vostre notevoli risorse, potreste salutare l’isola con un bel gesto. Ad esempio donando la vostra casa all’isola come sede di una associazione per la salvaguardia delle bellezze eoliane.
*Palermitano / Filicudaro / innamorato delle Eolie
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