di Pina Cincotta Mandarano
Panarea ha finito la benzina. Mentre a Lipari aprirà il terzo distributore, a Panarea l'unica pompa di carburante ha le ragnatele. Da troppo tempo si sente dire: aprirà dopo i lavori. Ma se i lavori non iniziano non possono finire. Intanto isolani e forestieri come fanno ad andare avanti? Sono costretti ad imbottirsi di bidoni da sistemare o nascondere nelle case mentre con l'estate alle porte le lamentele aumenteranno. Il Comune di Lipari vedo che é pieno di problemi e magari non trova tempo per svuotarsi di questo. Vero é che Panarea ha sempre avuto il carburante più caro d'Italia, ma adesso é rimasto il caro. Caro Comune datti una mossa che siamo rimasti a piedi...
Ricette di Pina che fanno leccare i baffi
=== pesce ===
BACCALA' FRITTO
Ingredienti: 500 g. di baccalà già ammollato.
Preparazione: tagliate il pesce e immergetelo in una pastella fatta di acqua e farina. Friggete in olio bollente.
Nello stesso olio si può friggere anche della cipolla tagliata a pezzetti (circa 300 g.) che con aggiunta di una tazzina di aceto diventa il condimento per il baccalà.
Nessuno ci ha mai comunicato le allerte meteo o di altra natura. A Panarea ci affidiamo, come sempre al nostro naso e alla nostra esperienza assorbita dai nostri avi. Ma quanto tempo e in che percentuale siamo stati sotto qualche minaccia? Nessuno è mai venuto ad insegnarci qualche cosa in merito. Forse il contrario per calcolare e approfondire le potenzialità catastrofiche di terra e acqua. Manca ancora una campagna culturale. Serve lanciare appelli pubblici al Ministero dell’Istruzione, al Dipartimento della Protezione Civile per i rischi naturali ma anche per l’educazione nella prevenzione delle catastrofi naturali. Parliamo di autoprotezione e buona notte ai suonatori. Noi eoliani tutti soffriamo per le mareggiate, i terremoti, le alluvioni e le frane, che non si possono più definire naturali ma provocate e peggiorate da un’umanità irrispettosa.
=== altro ===
VINO COTTO
Ingredienti: 6,5 kg. di mosto (quando si fa il vino), una manciata di ceneri (sono la totalità dei minerali presenti nel mosto e nel vino: potassio, calcio, magnesio, ferro, rame, zinco, piombo come impurezza, ecc.).
Preparazione: cuocere tutto insieme a fuoco moderato finché il mosto non si riduce della metà. Far riposare mezza giornata poi colare per togliere la cenere. Dopodiché rimettere di nuovo a cuocere finché il liquido non diventa ben cotto: mettere una goccia sull'unghia, se non scivola giù significa che è già pronto.
Sicuramente al Bit di Milano abbiamo visto i nostri politici tirati a puntino, eleganti e sorridenti. Il Presidente della Regione Musumeci, la prossima volta che sbarcherà a Panarea, mi farà una relazione chiara e precisa su cosa pensa di questi politici eoliani. Se è gente che sa navigare e che mangia come veste.
Lui è un uomo di legge tutto di un pezzo. Anzi è un pezzo di pane, di quello comune neanche bianco e neanche alle olive.
=== antipasti ===
BROCCOLI ALLA PASTELLA
Ingredienti: Broccoli Kg 1.500, farina gr 500, lievito di birra gr 50, olio, sale.
Preparazione: Tagliare i broccoli (o cavolfiori) a pezzetti e lessateli in abbondante acqua salata. Scolateli.Preparate intanto una pastella con la farina, il lievito sciolto in acqua tiepida, un pizzico di sale e lavoratela a lungo finché non sia morbida e ben sciolta. Lasciate lievitare per circa un’ora in luogo riparato. Passate i pezzetti di broccoli nella pastella, prendeteli con un cucchiaio e versateli in un tegamino d’ olio bollente, in modo che la pastella avvolga bene ogni parte del broccolo. Serviteli caldi.
“A Panarea non tramonterà mai il turismo e chi vuol venire in questa bellezza curata e conservata deve mettersi in testa di pagare”. Così diceva un operatore commerciale dei tempi passati. Oggi è ancora così? Qualche dubbio inizia a venire con l’avvento del nuovo modo di fare turismo. La gente ha sempre più fretta di essere e non di avere. Sia quelli che stanno davanti “o casciuni di sordi” e a quelli dietro. Panarea è sempre la stessa. Le persone ormai sono diverse e forse la stessa bellezza non basta più. Serve quel valore aggiunto delle nostre forze e del nostro ingegno perché altro non arriva in aiuto.
=== primi piatti ===
PASTA FRITTA ALLA PANARELLESE
Ingredienti: 500 gr di vermicelli, 3/4 acciughe sott'olio, 1 spicchio di aglio, 100 gr di pangrattato, olio d'oliva, sale, pepe
Preparazione: in una padella rosolate nell'olio l'aglio ed eliminatelo e fuori dal fuoco fate sciogliere le acciughe. A parte lessate la pasta e dopo averla scolata versatela nell'olio e mescolatela bene; spolverate con il pangrattato, giratela e lasciate friggere a fuoco basso, finché si formerà una crosta compatta.
Io sono sempre stata una fans di Giletti sin dai tempi della Rai. Mi piace come uomo e anche come giornalista. Oggi sono diventata anche una fans dei gilet gialli, quelli francesi che protestano contro il caro carburante. Mi sorge una domanda. A Panarea, visto il prezzo del carburante fra i più alti d’Italia, quanti gilet dovremmo indossare indipendentemente dal colore?
=== contorni ===
BROCCOLI AFFOGATI
Ingredienti: Broccoli kg 1.500, olio, sale, pepe, mezzo bicchiere di vino bianco.
Preparazione: Tagliate i broccoli in fette sottili, metteteli in un tegame con l’ olio, sale, pepe e passateli a fuoco lentissimo, avendo avuto cura di mettere fra tegame e coperchio un foglio di carta assorbente e un peso sul coperchio, in modo che possano cuocere col loro stesso vapore. Di tanto in tanto, quando sentite friggere troppo, aggiungete 2 cucchiai di acqua e, a mezza cottura, sfumate col vino. E’ bene che l’ acqua sia messa in dosi minime affinché i broccoli possano sempre soffriggere durante la cottura.
Panarea giornalmente si sforza per non mollare centimetri ad altri luoghi di vacanza. L’inverno porta meditazione, si studia qualche nuova pietanza, si provano nuove salse con i sapori dell’isola, si istruisce il personale e si cerca il modo per rendere ancora più piacevole e unica l’offerta turistica. Tutto questo comporta sacrifici, spese, investimenti senza essere certi più del futuro. Si vive da contorsionisti e per evitare di farsi male ci vorrebbe una mano o almeno un dito politico. Mica la luna quella fortunatamente quando c’è, c’é.
=== contorni ===
PIPI O' FORNU (PEPERONI AL FORNO)
Ingredianti:peroni kg.1, olive nere gr. 100, 2 spicchi di aglio, capperi, olio, pane grattugiato.
Preparazione:Tagliare i peperoni a fettine e metterli in una teglia, disponendoli a strati. Alternare uno strato di peperoni con uno di olive, capperi e spicchi d'aglio. Condire con olio e sale e, in ultimo, mettete uno strato di pane grattugiato. Cuocete a fuoco lento.
Fortunatamente l’industria turistica di Panarea non si può delocalirizzare. Non si potrà mai andare a fare turismo panarellese all’estero. Ma i costi per fare turismo a Panarea sono alti. In Croazia, per non andare lontano, la bellezza turistica costa un quarto. Ecco perché corriamo il rischio di conservare il posto ma perdere i clienti/prodotto. Chi deve dare la sveglia o suonare di corsa la fanfara?
=== pesce ===
PISCISTOCCU A GHIOTTA
Ingredienti per 4-5 persone: 1 kg. stoccafisso ammollato, 1 kg. patate, 500 gr. passato di pomodoro, 2 cipolle di media grandezza, 50 gr. di capperi, 50 gr. olive verdi, un gambo di sedano, sale, pepe nero o peperoncino, 4 cucchiai d’olio extravergine, un cucchiaino di concentrato di pomodoro.
Preparazione: In un ampio tegame mettete a cuocere la cipolla tagliata a fettine, i capperi, le olive, il gambo di sedano a tocchetti, un bicchiere d’acqua e 4 cucchiaiate d’olio. Aggiungete il concentrato di pomodoro e, quando si è amalgamato, aggiungete il passato di pomodoro fate cuocere per 10 minuti circa. Nel frattempo sbucciate le patate, tagliatele in quattro parti e, dopo averle lavate, aggiungetele al composto. Quando le patate saranno a metà cottura, aggiungete lo stoccafisso tagliato a pezzi, salate, pepate e fate cuocere per altri 15 minuti sempre a fuoco lento. Servite ben caldo con del pane casereccio e del buon vino rosso.
C’é sempre chi vede tutto nero come la notte senza stelle. Colpa del governo non solo quando piove. A Panarea invece tutto potrebbe essere piu splendente indipendentemente dal sole o dalle lampadine accese che col fatto che sono a led non si spengono piu. Neanche di giorno. Il sole così quando spunta mi dicono che non spunta per tutti perché anche lui si è politicizzato.
=== secondi piatti ===COTECHINO CON FAGIOLI
Ingredienti: 800 gr. di cotechino, ½ bicchiere di olio, 50gr. di pancetta, 1 carota, 2 cipolle, 1 scatola di fagioli già lessati, sale e pepe.
Preparazione: far cuocere il cotechino in acqua bollente per un’ora e mezza, poi tagliarlo a fette e metterlo in un tegame con l’olio, pancetta a dadini, carota e cipolle a pezzettini, coprire e lasciare stufare per 10 minuti. Togliere i fagioli dalla scatola, lavare e versare in tegame, mettere sale, il pepe e cuocere per altri cinque minuti.
Ho sempre detto che i nostri politici sono bravi a raccogliere voti. Anzi bravissimi. Pagano le loro promesse ai relativi capi voti ma poi amministrano in modo inversamente proporzionale. I risultati, in ogni luogo, questi sono. Si vedono, si toccano e nutrono poche speranze per il futuro. Poi avverrà l’avanti un altro e chi si è visto si è visto. Chi può smentire la teoria del “cogghivoti” senza seminare? “Ca simu e ca calamu”.
=== primi piatti ===
LINGUINE ALLA PANARELLESE
Ingredienti: 400 gr. di linguine, 200 gr. di sotto sott’olio, 100 gr. di olive nere, 50 gr. di capperi, due spicchi d’aglio, prezzemolo, olio, sale e peperoncino.
Preparazione: in una capiente padella soffriggete con l’olio l’aglio, a cui aggiungete i capperi dissalati, le olive tagliate a pezzettini ed il tonno sminuzzato. Aggiustate con sale e peperoncino. A parte lessate la pasta, scolatela al dente e versatela nel tegame del sughetto, padellate e prima di servire aggiungete del prezzemolo fresco.
Da quanto mi sono buttata sui giornali a cuore aperto, riconosco che la mia vita ha avuto una sterzata. Ma anche Panarea ha usufruito di questo. Nulla sfugge agli avvenimenti ed alle molestie che l’isola ha subito e subisce. Oggi si può dire che tante verità sono venute a galla e altre ne possono venire perché nell’italiana isola di Panarea niente finisce e tutto inizia. Anche la nuova era che passa dalla vita che è come la cucina. Tutto a fuoco lento.
=== primi piatti ===
PASTA ALLA NORMA
Tagliare due grosse melanzane a dadini e metterle sotto sale per una trentina di minuti. Dopo averle lavate in acqua fredda, friggerle in olio bollente. A parte si prepari, intanto, una salsa con pomodori tagliati a grossi pezzi e abbondante basilico fresco.
Cuocere la pssta al dente e, dopo averla ben scolata, passarla in padella insieme alle melanzane e alla salsa di pomodoro, mescolando il tutto aggiungendo ricotta salata a piacere.
Tutte le Eolie hanno il terreno giusto per coltivare i pomodori. Ma i miei genitori mi hanno sempre detto che quelli di Panarea sono i migliori d'Italia perché riusciamo a farli crescere gustosi e nella giusta dimensione. Senza nessuna forzatura chimica e nessun aiuto extra. Qualche anno fa ho fatto la prova facendomi arrivare i pomodori dalle altre isole Eolie. Devo dire che hanno un sapore diverso. Tutti buoni ma non buonissimi come quelli di Panarea che resta l'isola con una marcia in più. Sicuramente è la terra di…casa mia.
=== contorni ===
POMODORI VILLAVERDE
Ingredienti: Sceglietene uno a persona, grossi, sodi, non troppo maturi. Occorrerà un bel ciuffo di prezzemolo, spicchio di aglio, un’acciuga per ogni pomodoro, qualche cappero, due uova, olio.
Preparazione: Siete in sei e sei saranno i pomodori. Divideteli per traverso, togliete i semi, salateli, capovolgeteli a perdere il siero per un paio d’ore. Intanto, con i due tuorli e l’olio preparate una densa maionese nella quale metterete il prezzemolo tritato molto fine. Ed ora, avete qualche avanzo di carne arrosto o di lesso? Tritate fine, insaporite con sale e pepe, colmatene i pomodori, disponete sopra ognuno due o tre capperi e una mezza acciuga diliscata, ricoprite con la verde maionese e tenete in fresco fino al momento di servire.
Il turismo che passa da Panarea è ormai una specie di spezzatino. Nudo e crudo. Non si capisce più chi arriva e chi parte, chi gode e chi soffre, chi ci guadagna e chi ci perde. L’isola di Panarea si era costruita in un certo modo. Anche per la sua irraggiungibilità. Oggi è alla portata di tutti e porta di tutto col tischio di far passare i suoi veri abitanti per razzisti e non per difensori di uno stile di vita turistica. Panarea non può continuare ad essere un bene di largo consumo. Prima o poi si consumerà.
=== dolci-dessert ===
TORRONE DI MANDORLE
Ingredienti: kg. 1 di mandorle, g. 800 di zucchero, mezzo bicchiere d'acqua, la scorza grattugiata di un limone, cannella in polvere, sugna.
Preparazione: far cuocere insieme lo zucchero, l'acqua e le mandorle tritate, mescolando fino a che lo zucchero diventa caramello. Fuori dal fuoco, unire la buccia di un limone e la cannella. Mescolare e versare su un marmo unto di sugna, livellando il composto fino allo spesso di un centimetro. Far raffreddare e tagliare con un coltello come si vuole.
Che mondo, che mondo. Tutti vogliono tutto e nessuno vuole niente. Tutti vogliono non pagare e tutti vogliono incassare. La mia generazione alla fine è stanca non di lavorare ma di urlare che bisogna trovare la retta via. Un sistema di educazione civica che non esiste più. Panarea può essere l’isola giusta per una rinascita civile. L’importante è la presenza delle forze dell’ordine compresa la polizia municipale per la quale si pagano gli affitti dei locali.
=== contorni ===
UNA VECCHIA RICETTA POVERA DEI CONTADINI E DEI PESCATORI DI PANAREA: FRITTATA DI FIOR DI ZUCCHINI
Ingredienti: 250 gr. di fiori di zucchini (con i fiori gialli aperti) , 4 uova, parmigiano, sale, pepe.
Preparazione: privare i fiori di zucchini dal gambo, lasciando solo i petali. Tagliarli a pezzetti, lavarli e asciugarli. Battere le uova con sale, pepe e parmigiano. Unire il tutto e cuocere in una padella con olio bollente, prima da un lato e poi dall’altro.
Panarea si sveglia ogni mattina con l’oro in bocca, quello che fa luccicare il sudore di chi seriamente lavora e non vive di speculazioni politiche, di raccomandazioni e dei classici giochi del “futticumpagnu”. Perché in queste isole, come dice una giornalista televisiva nella sua trasmissione, questa è l’aria che tira alle Eolie. Ma perché ancora oggi devono esistere i raccomandati, meglio conosciuti come i salta fila, che col tempo diventano salta fossi?
=== secondi piatti ===
BATTUTA DI MANZO
PER DUE PERSONE: 300 gr. di fettine di manzo; 400 gr. di pomodorini; origano; capperi; 2 cucchiai d'olio extravergine; sale e pepe ora.
Schiacciate i pomodorini e metteteli in una casseruola con abbondante origano, sale capperi e fate cuocere a fiamma bassa per 10 minuti. Adagiatevi la carne, il pepe rosa e fate cuocere, coperto, per pochi minuti. Completate con l'olio a crudo e servite con verdura a piacere. Condite con aceto balsamico.
La tassa di sbarco incassata dai comuni eoliani non si capisce se è un trionfo o una sconfitta. Il Comune di Lipari ha esposto l’incasso totale e non suddiviso per singola isola. C’è voluto un “numerologo” per mostrare un grafico e capire dove finiscono i soldi che a prima vista vengono usati anche per altro e non per i fini per i quali è stata istituita questa tassa che iniziamo a chiamare del mistero. I Comuni di Salina invece incassano e spendono in silenzio, chissà perché. I dubbi sorgono spontanei e alla fine scopriremo che l’incasso è uno scasso…
=== altro ===
PATATI DA MAMMA (patate della mamma)
Ingredienti: kg. 1 di patate, 3 uova, abbondante parmigiano grattugiato, olio di oliva.
Preparazione: Le patate crude a pezzetti irregolari si fanno lievemente soffriggere con olio di oliva, quindi si aggiunge acqua calda e si lasciano cuocere a fuoco moderato. Quando l’acqua è evaporata, si aggiungono parmigiano grattugiato e uova sode a pezzettini e un altro po’ d’olio, se necessario. Salare, mescolare e togliere dal fuoco.
Gli anni passano per tutti, meno che per Panarea. Sempre più isola nell’isola anche se spesso isolata. Ma questa è la vita, un rosario che con l’inverno diventa sempre più rosario ed aiuta a ritrovare quella fede che d’estate smarriamo tutti per aumentare gli incassi che poi servono per pagare spese e tasse che aumentano sempre più mentre diminuisce la qualità della nostra vita. Ma non per colpa dell’età.
Io mi affido agli alberi per misurare la mia e capire come funziona. Ho tre alberi di riferimento che vedo in buona salute e mi porgono sempre qualche ramo per stringermi la mano.
=== primi piatti ===
SPAGHETTI CON NERO DI SEPPIA E PISELLI
Ingredienti: 500 g. spaghetti, 500 g. seppie con le borse del nero, 400 g. piselli freschi sgranati, una cipolla, 4 pomodori pelati, prezzemolo, farina, vino bianco, oli, sale e peperoncino.
Preparazione: rosolare nell’olio la cipolla affettata, il prezzemolo tritato, le seppie a listerelle nettate dall’osso e dalla borsa del nero che va messa da parte. Unire i pomodori fatti a pezzi, i piselli, il peperoncino a pezzetti, un po’ di farina, le borse del nero delle seppie schiacciare, il sale e una spruzzata di vino bianco. Lessare al dente gli spaghetti e ripassarli nel tegame con la salsa scura.
Le Eolie spesso vengono afflitte anche dalle tempeste sulla sanità. Perché nel passato le cose funzionavano ed adesso sono peggiorate? Intanto quello che avviene per l’Ospedale di Lipari mi viene proposto in chiave caprese. Un amico mi ha inviato il seguente documento dal quale possiamo attingere.
Qualche timido passo avanti, la costituzione di un tavolo tecnico tra Asl e istituzioni locali per definire le linee di intervento, ma molti problemi ancora irrisolti a iniziare dall’elisoccorso che è motivo di scontro tra i vertici del 118 e la Regione. I sindaci di Capri e Anacapri hanno alzato la voce oggi all’incontro presso la direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro, convocato per affrontare le problematiche di quella che è una vera e propria emergenza sanitaria sull’isola. Assente uno degli interlocutori principali, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha inviato soltanto una funzionaria e che continua a non ascoltare le accorate richieste di aiuto che giungono da Capri. Presenti le due amministrazioni dell’isola quasi al completo e una folta delegazione di cittadini insieme al Comitato Articolo 32 Isola di Capri. Al termine della riunione, durata diverse ore, è stato diffuso un comunicato stampa con l’elenco di tutti gli argomenti affrontati e di tutti gli impegni presi.
=== primi piatti ===
PASTA E PATATE
Ingredienti per quattro persone: 350 gr. di ditali, 300 gr. di patate, una piccola cipolla, dieci pomodorini ciliegine, una manciata di basilico e prezzemolo, una foglia di alloro, olio di oliva, pomodorini secchi tritati, peperoncino, sale e pepe.
Preparazione: pelate e tagliate a dadini le patate, soffrigetele con un po’ d’olio. Aggiungete la cipolla tritata, i pomodori a pezzetti e gli “odori”. Coprite il tutto con acqua (meglio se calda), salate, pepate e fate cuocere a fiamma bassa per 20 minuti. A questo punto, unitevi la pasta e completate la cottura. Servite il tutto in una zuppiera e, a piacere, nel piatto aggiungete pomodorini secchi tritati con peperoncino rosso.
Panarea aspetta il reddito di cittadinanza o quello d’isolanza? Il dubbio sbarca in alcune giornate di sole invernale mentre i gatti passeggiano in cerca di topi-giocattoli lasciati dai turisti e vacanzieri di giornata lungo alcuni percorsi ormai deserti. C’è povertà nell’isola o solo “fanulleria”? Panarea può ancora rientrare nella questione meridionale che non si fa pregare due volte per lavorare meno e guadagnare il doppio cercando di pagare meno tasse possibili. La povertà è razzista? Forse. Anche Panarea può assistere o diventare esempio di questo genere di scelta.
=== pesce ===
PISCISTOCCU A GHIOTTA
Ingredienti per 4-5 persone: 1 kg. stoccafisso ammollato, 1 kg. patate, 500 gr. passato di pomodoro, 2 cipolle di media grandezza, 50 gr. di capperi, 50 gr. olive verdi, un gambo di sedano, sale, pepe nero o peperoncino, 4 cucchiai d’olio extravergine, un cucchiaino di concentrato di pomodoro.
Preparazione: In un ampio tegame mettete a cuocere la cipolla tagliata a fettine, i capperi, le olive, il gambo di sedano a tocchetti, un bicchiere d’acqua e 4 cucchiaiate d’olio. Aggiungete il concentrato di pomodoro e, quando si è amalgamato, aggiungete il passato di pomodoro fate cuocere per 10 minuti circa. Nel frattempo sbucciate le patate, tagliatele in quattro parti e, dopo averle lavate, aggiungetele al composto. Quando le patate saranno a metà cottura, aggiungete lo stoccafisso tagliato a pezzi, salate, pepate e fate cuocere per altri 15 minuti sempre a fuoco lento. Servite ben caldo con del pane casereccio e del buon vino rosso.
La felicità di molti abitanti di Panarea sarebbe festeggiare Panarea. Una festa a livello internazionale con semplici momenti di gioia per aver vissuto e visitato l’isola dei sogni o del sogno grande. Panarea merita tutto questo per quello che ha dato, da e ancora può dare. Non servono molti investimenti ma avere le chiavi della vera cultura turistica che potrebbe esprimersi con tutti gli artisti del posto. Una festa al lume di candela per ricordare anche gli amanti dell’isola che non ci sono più.
Triglie a bagnomaria
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