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di Salvatore Leone
Pieno d'aria
Due distributori nel pieno centro di Napoli riempivano i serbatoi delle auto con un bel “pieno” di aria. Non era una truffa ma il nuovo carburante ecologico. L’ibrido di casa nostra. Napoli è sempre stata più avanti in questo genere di genialità altamente fantasiosa. Tutto costruito con apparati radio e telecomandi oppure con una semplice leva o addirittura si usavano piombi amovibili. Tutti sistemi per bloccare l’uscita del carburante ma non il totalizzare del prezzo. In compenso a Napoli l’aria è buona e vendendola al prezzo del carburante “fa “campa meglio”.
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EOL MARE servizi marittimi Lipari
Info commerciale. Lipari, a Marina Lunga "L'Officina dei Ricambi" di Salvatore Stramandino
L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica
"Soleoliano"
Alle Eolie abbiamo il culto del sole. Il sole nelle 7 isole si usa per tutto anche per andare a dormire. In tanti però hanno scoperto che il sole migliore è napoletano attaccato all’ombra di Pulcinella, di Totò fino a Capurro, Di Capua e Mazzucchi padri della mitica “O sole mio”. Il sole è un valore aggiunto che ultimamente è diventato il re di tutte le energie. Quando agli isolani consigliano di usare creme protettive per proteggersi dal sole sembra di ricevere la peggiore offesa del mondo. Il sole è vita ma chi lo protegge? Al momento è gratis ed è a km 0. Nasce e tramonta in modo pulito.
Note per Sanremo
I migliori spot pubblicitari per il Festival di Sanremo-Rai li ha fatti Mediaset con "Striscia la Notizia".
Claudio Baglioni gestisce il tutto come un partito politico. Scoprendo che matrimoni e funerali radunano gli amici.
Amici degli amici sistemati al posto giusto e al momento giusto. Compari di voto e di conflitti d'interesse.
Con note sul palco e sul contratto. Ormai la vita anche canora é puramente politica. Solita musica dove c'è chi le cante e chi le suona. Il popolo vota convinto ancora di votare canzoni, cantanti e partiti.
Tutti ne parlano ma nessuno ancora canta veramente. Il silenzio vince fin dalle prime fila dell'Ariston senza fiori.
Intanto, il "Tapirone" è al varco...
“Ahi ahi ahi”…
Il dato è drammatico. Se Lipari si gioca o si fuma la spiaggia di Canneto è fatta. “0-tituli” per bagnanti. Scherzando e ridendo intanto sono scomparse le spiagge di Marina Corta, Marina Lunga, Scogliera di Eolo (Sotto il Palo), Porto delle Genti e qualche altra per non parlare di Acquacalda dopo il fallimento dei lavori e delle spiagge bianche agonizzanti. Un conto da record. Un disastro che incide anche sulla crisi del traffico stradale aumentato per andare a mare e per tornare dal mare. Lipari è semplicemente isola. Uscire di casa e farsi un bagno, quasi impossibile. Finirà, andando avanti di questo passo, che anche Canneto avrà i suoi 10 pontili per imbarcazioni da diporto. Quello che non si capisce è se marinai e padroni pagano la tassa di sbarco. Sicuramente sbarcano i rifiuti. Per questo viene definito il turismo dei ricchi fai da te. “Ahi ahi ahi”…
La grande fuga
Dall'Italia, prima sono scappati i soldi, poi sono scappati i ricchi, poi sono scappate le aziende ed adesso i pensionati ricchi e poveri. Tutti al grido che a farlo c'é un bel guadagno o un bel risparmio. Anche di salute. Si può dire che sono scappati anche i ricercati. Estremisti e non. In compenso diciamo che arrivano i nuovi o gli altri. Giusto per assestare la mazzata finale. Il famoso lasciare e prendere. Dopo i fugati ecco gli sfigati.
Canneto, viabilità e vivibilità
Finalmente si sente parlare di dare una vivibilità al lungo mare Marina Garibaldi di Canneto. Adesso si cerca di capire perché deve essere vivibile solo il lato mare e non le altre vie. Il che vuol dire avere vie di serie A e vie di serie C. Neanche B. Invece tutto deve essere distribuito equamente nella democrazia circolare della viabilità. Anche per non avere ad agosto le solite manifestazione di protesta di nonni, figli e nipoti
2 totani con 1 otranto
Mio fratello Bartolino ha sempre detto che il turismo è il petrolio delle Eolie. Oggi i paesi arabi dicono che il loro vero petrolio è il turismo. Arriva l’epoca del “turismodollar” al posto del “petroldollar”. E’ il nuovo mondo. Dopo la chicca delle spiagge arabe raffreddate e condizionate, gli arabi investono sul mondo subacqueo inventando attrazioni da 1000 e 1 notte. Un Boeing 747 sarà “posato” sul fondale del mare del Bahrain che ha già 30 isole nel Golfo Persico. Le Eolie per fermare questo pericoloso concorrente potrebbero chiedere il famoso e costosissimo aereo di Renzi. Potrebbero depositarlo sul fondale di Porticello come stravagante opera dello spreco politico italiano. Si potrebbero prendere “2 totani con 1 otranto”.
100
Per tutti gli italiani il numero 100 é più incubo che liberazione. Il limite di 100 km orari creò preoccupazione agli automobilisti frettolosi. Magari sono i figli che adesso vogliono raggiungere la famosa quota 100 per la sospirata pensione. Una giovane coppia regolare chiede, contributi alla mano: “se facciamo 50+50 e ci accontentiamo di una sola pensione, siamo a posto con l' Inps? La risposta è: “girare tutto alla Fornero prima e a Salvini dopo. Senza simulazione.
Ladri
Gli italiani hanno scoperto che nello stesso giorno ignoti hanno rubato in casa dell ex sindaco Pisapia e di Mastella, ex ministro e sindaco che a Lipari mentre era ospite sulla barca di Della Valle gli tagliarono le cime d'attracco nel porto di Sottomonastero. Allora Mastella fu Clemente da ministro. Oggi invece da sindaco ha dichiarato: "a casa mia i ladri non hanno trovato niente mentre a casa di Pisapia hanno fatto un bel bottino". Hanno gustato tutti il sapore politico?
Un...
Ormai hanno confezionato Lino Banfi come ambasciatore dell'Italia all'Unesco. Ma noi eoliani avremmo voluto Nino Frassica rilanciato pure da Celentano come “frate decorato”. Le Eolie sono state nominate Patrimonio dell’Umanità quando i siti erano pochi e selezionati. Oggi sono una comica e giustamente Di Maio ha scelto il nonno della risata che alle Eolie non è mai stato ed avrà così l’occasione per visitarle facendosi guidare dai dipendenti ex Pumex che le risate le hanno viste col cannocchiale. L’incarico di Banfi è in sostituzione di Folco Quilici. Adesso manca il compito e soprattutto il maestro per insegnare. Alla Di Maio al “pejo”… dall’Unesco all’Unicef. Un…
Il buco, la buca e il baco
Fra buche e bucati la differenza apparentemente c’è anche se non si vede. Per questo è facile inciampare a Lipari come a Roma. Le buche, ormai, sono parte dei paesaggi delle isole come della capitale italiana che è ancora Roma. Si dice che ogni buca e come un albero. Esistono entrambi e non bisogna andarci dentro o contro. Questo sostiene l' Avvocatura del Comune di Roma nella memoria difensiva alla class action avviata dal Codacons contro il Campidoglio e le sue buche. Il dissesto delle strade é un fatto oramai noto. E’ una caratteristica comune a tutto l'asfalto e magari agli asfaltati. Il compito di evitarle spetta alle persone. Fatta la buca trovato il buco. Manca il baco.
"Radicchio&Pummarola"
Alla Lega ancora non è successo di farsela addosso con la pizza napoletana. Invece durante la festa del radicchio è successo. Durante la Festa del Radicchio di Treviso, é accaduto che molti leghisti di partito, avendo trovato il bagno occupato, se la sono fatta addosso per grossi problemi intestinali. Risotto, salsiccia radicchio e spezzatino forse erano stati conditi con abbondante dose di lassativo offerto dal terrone di passaggio. Adesso occhio a “pummarola” per gli attentati intestinali. Come si vede i politici nascono o cadono a tavola.
Baciamano al voto
Afragola supera i 60 mila abitanti. Molti di questi pur non avendolo visto ancora con la divisa da Vescovo, si sono avvicinati a Salvini e gli hanno baciato le mani e forse pure qualche anello. Magari della prima moglie o dell’ultima fidanzata. Di Maio, che è campano ma senza aver ricevuto mai un baciamano nella regione natia, è andato in Sardegna a farsela baciare (dice lui). Ma non ci sono ne foto, ne riprese o altre prove. Fidarsi sulla parola dei politici non è più credibile. Neanche per un baciamano. E qui può cadere il contratto.
Unesco banfata
E’ ufficiale. Lino Banfi ambasciatore dell'Italia all'Unesco. Ma noi eoliani avremmo voluto Nino Frassica rilanciato pure da Celentano. Anche perché le Eolie sono state nominate Patrimonio dell’Umanità quando i siti erano pochi e selezionati. Oggi sono una comica e giustamente Di Maio ha scelto il nonno della risata che alle Eolie non è mai stato ed avrà così l’occasione per visitarle facendosi guidare dai dipendenti ex Pumex che le risate le hanno viste col cannocchiale. L’incarico di Banfi è in sostituzione di Folco Quilici. Adesso manca il compito e soprattutto il maestro per assegnarlo. Di Maio in pejo, visto che ha confuso Unicef con Unesco. Ma quando si ha un grillo per la testa pò accadere.
Eolie, si parte
Un padre che viene alle Eolie per prendersi un figlio con valigia, per portarlo al nord a lavorare è una scena d’affetto e di tristezza. Per dare futuro ai giovani, bisogna farli partire. Mandarli al nord dell’Italia o comunque fuori dalle Eolie. Forse in questi viaggi della speranza c’è pure una singolare voglia di libertà per uscire da un circolo vizioso che inizia sempre di più a schiacciare la migliore gioventù delle isole. Un patrimonio che potrebbe scomparire. Perché partire è come morire con o senza i “i 3 frischi”.
Vademecum casalinato
Ormai c’è il mondo della scuola politica grillina intruppata. Arricchita con prove tecniche di come e quando aprire bocca per sapere cosa dire o rispondere. Il pensiero politico nelle mani dell’ingegner Casalino e del suo fidanzato forse. Un vademecum da parlatoio o da parlantina brillantinata è stato casualmente trovato o casualmente abbandonato per essere trovato da un giornalista certo. “Spunti comunicativi per la settimana 12-18 gennaio”. Sei pagine (una al giorno perché la domenica non si parla politicamente) con un vero e proprio manuale in cui viene dettata la linea sui temi caldi del momento, con tanto di come e quando lanciare frecciate agli alleati leghisti. Chissà dove vanno a studiare i grillini all’insaputa di Grillo che è d’altro pensiero. Esigeva il silenzio con i giornalisti ed il primo giornalista con cui parlò, non a caso, fu Bartolino del nostro Notiziario.
Giò di Lipari
C’è qualche mamma eoliana che giornalmente segue Barbara D'Urso che qualche anno fa mandò le sue telecamere anche a Lipari. La dottoressa Giò é quasi un “inciurio” o un modo tipico eoliano di chiamare quando non si ricorda il nome del chiamato. Barbara è una donna napoletana che fa tutto e di più. Televisivamente parlando. Non invecchia mai e quando veste il camice da ginecologa e prende in braccio i neonati, fa nascere la voglia di vedere qualche puntata girata all’ospedale di Lipari dove c’è ancora voglia di nascere e rinascere. Invece la fiction continua. Già cara Giò.
Perdita di cittadinanza
Il Comune di Mestre ha un regolamento comunale di Polizia mortuaria che prevede da circa 10 anni una “maggiorazione della tariffa per sepoltura in ritardo”. Equivale al 25% della tariffa per ritardi che superano i 15 minuti da applicare anche il giorno di Natale. A volte gli stessi Preti, con l’orologio in mano, accorciano la predica per restare nell’orario legale. Così la guerra si sposta fra Comune e imprese di pompe funebri che hanno anche i “costi commerciali” per accaparrarsi il funerale e i 70 euro di multa per il ritardo pesano. Più che un reddito di cittadinanza bisogna scrivere che é una perdita di cittadinanza.
Eolie a tempo
Tutti li chiamano “pani&furmaggiu”, per il Notiziario sono sempre stati i turisti a disco orario. Sono la certezza che pagano la tassa di sbarco al trasportatore ma non la certezza che finisca nelle tasche di uno dei 3 Comuni eoliani. Essendo turisti a disco orario dovrebbero pagare la tassa in funzione del tempo di sosta per ridurre le attese e le visite. Come avviene per il sito peruviano, patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, ma soprattutto preservare il sito archeologico e prevenire il degrado ambientale dovuto al sovraffollamento. Nell'antica cittadina Inca del Machu Picchu le visite si sono ridotte da 2400 a 600. Il nuovo biglietto a tempo é comprabile solo su prenotazione.