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di Pina Cincotta Mandarano

A Panarea esiste ancora un forma di operare turisticamente senza aggiunta di strategia commerciale. Molti operatori lavorano con i clienti del passa parola. Ci sono quelli che tramandano la prenotazione da padre in figlio o da amico ad amico. Insomma chi arriva da nuovo in alcuni locali turistici dell’isola nel 90% dei casi è stato mandato da qualcuno. Il Picone di turno diciamo ancora noi. Con questa strategia andiamo avanti da 60 anni e non sono i moderni sistemi che ci portano via i clienti. Al massimo potrebbero portarci via i soldi perché sono gli speculatori del lavoro altrui.

Ricette di Pina che fanno leccare i baffi

=== secondi piatti ===
FALSOMAGRO
Preparazione: si prende una bella fetta di carne abbastanza grande e vi si dispongono sopra: pecorino fresco a pezzetti; salame a listerelle; uovo sodo sbriciolato; parmigiano grattugiato; sale – pepe – prezzemolo tritato.
Si arrotola la fetta così ripiena e si lega; si frigge in padella rigirando continuamente. Tolta la carne, nella padella si fa colorire una cipolla affettata grossolanamente. Tolta la cipolla (che insieme al falsomagro si mette in una pentola), nello stesso olio schiacciare con una forchetta un cucchiaio di estratto di pomodoro – aumentare la dose in proporzione alla quantità di carne – e diluire con acqua fino ad ottenere un sugo lento ma colorato. Versare il tutto nella pentola e far cuocere a fuoco lento fino a quando si ottiene un buon ragù.

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Alla fine di ogni giornata arrivano per me tante telefonate. Quasi tutti mi danno forza e coraggio a scrivere i miei pensieri. Ci sono anche, ed è giusto dirlo, quelli che pensano Panarea in modo diverso. Generalmente sono quelli che amano la quantità. I fiumi di persone, il mostro sul porto, e le relative conseguenze. L’importante è la gente. Più gente c’è e meglio è per tutti, dicono. Libertà di pensiero. La gente porta soldi pochi o tanti non fa differenza, ciascuno si prende la parte che gli tocca. Niente per la gloria. Siamo in democrazia e si possono anche accettare queste idee. Allora, io che sono Pina, a quale delle due situazioni devo dare retta?

=== pesce ===
BACCALA’ CON I CAPPERI
Ingredienti: 800 gr. di baccalà (già ammollato), 1 cucchiaio di capperi, 1 carota tritata fina, 1 spicchio d’aglio tritato, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 bicchiere di vino bianco secco, 2 cucchiai di olio, pepe.
Preparazione: fare soffriggere in una pentola l’olio con l’aglio, il prezzemolo e la carota. Aggiungere i capperi e il baccalà. Fare insaporire, poi versare il vino e lasciare cuocere per circa 10 minuti. Disporre i pezzi di baccalà in un piatto di portata e versare sopra il fondo di cottura.

A Panarea i mesi vanno e vengono come i postini. Ultimamente mi arriva corrispondenza ammucchiata. Tutti vogliono soldi. Per questo e per quello. Una bella tassa sulla salute dell’isola, sulla spazzatura dell’isola, e prima o poi arriverà la tassa sugli isolani. Non c’è dubbio che gli isolani devono essere tassati anzi tartassati. Perché l’isolano è un costo per lo Stato e quindi deve pagare o autoeliminarsi. Le ricette non sono solo quelle per la cucina…

 Triglie a bagnomaria

Ingredienti: 1 kg di triglie, 50 gr di pangrattato, origano, prezzemolo, 1 limone, olio, sale, pepe
Preparazione: mettere le triglie lavate in un piatto. Versare sopra un po'di olio, pangrattato, origano, agio tritato, prezzemolo, succo di limone, sale e pepe. Coprire bene il piatto e metterlo sopra una pentola di acqua bollente. Servire dopo un quarto d'ora.

 
 

 

 

 

 

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