di Lorenzo Vielmo
Difficile distinguere il cacume giornalistico dall’idiota mistificazione dell’invidia, l’inopportuna citazione di Mercantini avvia l’incauto recensore nella rocambolesca ascesa agli inferi del giornalismo gossip.
In pochi si sono resi conto dell’importanza dell’evento, della ridondanza mediatica per le Eolie, il privilegio della scelta, la location Raya quale simbolo di stile unico e irripetibile.
L’imprinting di Panarea è indiscutibilmente Raya, il volano dove tutti gli altri centrifugano la loro sopravvivenza.
Gli altri si sono adoperati, con malcelata pervicacia, per impedirne il buon esito.
Ancora una volta Paolo e Myriam sono andati avanti per la loro strada, i loro passi lasciano indelebili impronte nella storia dei sentimenti, non hanno epoca e non hanno vie in memoria.
Je regrette Peter, amo l’isola che parla il suo charme, non quella raccontata dal fruttivendolo pur di promuovere la propria impresa. Tutti contro tutti anche nella buona sorte, svp, il faut faire tomber la betise inutile.