di Salvatore Leone
Alcuni anni fa dalla poppa della sua barca, battente bandiera straniera elegantemente arrotolata, si affacciò un Benetton in compagnia di un famoso luminare dell'ospedale di Padova. Erano attraccati ad un pontile di Lipari. Fu cosi che gli eoliani videro di persona il miglior maglionaro del mondo. Forse pensava già a qualche autostrada del mare o alla gestione del Ponte sullo Stretto, l’incrollabile. Oggi i Benetton hanno una seconda barca che batte però bandiera italiana, costruita in Liguria. Nome Tribù. Un 50 metri pagato 24 milioni di euro. Yacht famoso per il congegno ecologico di bordo che raccoglie in vasche stagne, per alcuni giorni, tutti i liquidi bianchi, grigi e neri. Oleosi compresi. Materiale che può essere scaricato nei porti attrezzati o preferibilmente in alto mare. Quasi delle “banferie” tipiche fiscali. Naturalmente entrambe le barche godono un grande controllo manutentivo. Soprattutto sul…ponte di comando indipendentemente dalla diverse misure.
NOTIZIARIOEOLIE.IT 4 LUGLIO 2012
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Eolie, la sfida
Il derby turistico fra la Sicilia e la Calabria si gioca giornalmente alle Eolie, in un isola a caso. Max 2. Il botteghini dei Comuni eoliani dovrebbero dire da quale delle due regioni proviene l’incasso maggiore della tassa di sbarco. A naso o a occhio molti dicono che il numero maggiore è di provenienza doc calabrese per il Panarea-Stromboli di giornata ma forse l’incasso migliore proviene dalla Sicilia meno dedita all’evasione. Tutto concordato in modo da concordare che i turisti, geograficamente vicini, alla fine accontentano tutti. Semplicemente perché: il viaggio è breve e costa poco, nessuno si lamenta sui mezzi di trasporto e si offre ai pendolari della vacanza tutto a miglio o con l’idea di essere sbarcati nell’arcipelago più bello del mondo. Lo stesso arcipelago più bello del mondo vedendo questo mare di gente si convince sempre più di avere il pienone col vuoto. Invece, turismo c’è quando cassa si riempie.
Eolie, spread a pelle
Anche le Eolie attendono un giudizio dal mercato di fine agosto. Giusto per far crescere la preoccupazione giornaliera per chi non mastica politica semplice ed economica. La creazione di uno spread eoliano fra titoli e sotto titoli che nelle isole ha un valore sbagliato e deprimente per i risparmi delle famiglie. La mentalità del tanto peggio, tanto meglio è tipicamente del luogo. L'ostilità nel mondo eoliano conferma ed insegna come sedare contrasti interni, risolvere diatribe locali di potere, piegare il dissenso è una delle meravigliose arti che da queste parti non tramonta mai. Amici per la pelle sulla pelle degli onesti.
Eolianità vegana
Anche le Eolie si butteranno nell'affare agroalimentare vegano. Pronti i finanziamenti europei per il cappero vegano e soprattutto per l'allevamento dei totani vegani. A seguire poi origano e fichi d'India. Tutto senza interessi politici e pizzi vari. Mentre da Catania fanno sapere che, nel caso di saturazione dei terreni alle pendici dell'Etna, é stato chiesto il permesso alla Protezione Civile di mettere a disposizione le pendici dello Stromboli per il finger lime, quello che esplode in bocca. Le nuove eccellenze per le panze eoliane all'ordine del giorno per i prossimi consigli (comunali) per gli acquisti.
Lui Liparoto
Il mondo eoliano è famoso. Tutti sono stati o hanno amici e parenti che sono passati da queste isole. Alcuni conservano le cartoline che si spedivano per i saluti. Oggi mentre si vede la differenza fra mare e cielo, non si vede la differenza fra eoliani e turisti. Ormai è un tutt’uno umano. Anche come ragionamento logico fuori da ogni logica. Il pezzo forte è sempre l’immensa processione dove veramente la gente è unita. Perché crede solo in Lui. Auguri a tutti i Bartolo del mondo.