di Michele Sequenzia
Caro direttore,
ho letto sul presto, appena sveglio, il tuo stupendo " messaggio - dono", non so come comportarmi, non ci sono parole adatte, poi ne ricevo subito un altro.
Sono tuoi doni preziosi, mai prima ricevuti, generosamente nati, spontaneamente come certe robuste erbe tra le rocce.
Sono intimi colloqui, confessioni, racconti favolosi di altri tempi, di cui si è persa la memoria.
Sono materiali vulcanici, sembrano rozzi, ma sono carichi di frutti mai gustati prima. Siamo incapaci di capire cio' che si cela tra le acque e le sabbie, lontano sul mare, sentiamo solo il ribollire del magma sotto la crosta terrestre, nel soffio delle fumarole.
Un caro saluto a tutti i nipoti Leone. Vita lunga al " Notiziario" e ai suoi lettori lontani e vicini.
NOTIZIARIOEOLIE.IT
4-11-2019
CONTROCORRENTEOLIANA: MICHELE SEQUENZIA
Quando il Notiziario e Michele Sequenzia s’incontrarono nella rete, si capì subito che era sbarcato alle Eolie il padre del giornalismo.
Egli preferì farsi chiamare “Il nonno” per donare più affetto al suo modo di comunicare. Il giornalismo del nonno infarcito di cultura e umanità è sempre più convincente. C’é un’esperienza di vita che arriva da un uomo che si divide fra Torino e Arau dove si produce una diversa esistenza.
Questo nonno, con i suoi pezzi, ci riporta ai muri di pietra. Le sue parole, che spuntano dalle tasche dei sentimenti, costruiscono articoli per durare nel tempo come pezzi di vita che guardano il domani dei nipoti.
Caro Direttore,
il governo Conte-bis chiude il 2019 con l’Italia a crescita zero. Non hanno combinato nulla. Tutto è fermo. Chiudono le fabbriche. Aumentano solo i debiti. Su ogni italiano ( siamo 60.4 milioni di abitanti) pesa sulle nostre spalle un fardello di oltre 35.000 euro pro capite, su uomo, donna e bambino. Chi nasce è oggi è già destinato a crescenti indebitamenti. Sui diciottenni del 2037 graveranno molti piu’ oneri di oggi. Si dovranno caricare tutti gli oneri degli anziani nel frattempo scomparsi. La morte non cancella i nostri debiti.
Nello stesso tempo, non basterà piu’ il Mediterraneo a contenere la massa di evasione fiscale in Italia, molto di piu’ dell’attuale, oggi stimata di oltre100 miliardi di euro / anno..
Brutte notizie da Bruxelles. Dobbiamo fare maggiori sacrifici. Altrimenti sono guai. Conte e soci hanno scatenato la guerra al contante. Basta con i pagamenti in contanti. Tutto si fa “ on line” . Chi usa contante rischia. Improvvisamente il contante è “ fuori legge”. Diventa pericoloso avere un modesto conto corrente . Siamo in guerra e non lo sappiamo. Si spera di raggranellare almeno 35 miliardi di elusione Iva.
Alla fine per colpire il denaro “ sporco” hanno buttato “ lo sporco” via con il bambino, non hanno concluso nulla. Ma prima, hanno fatto scappare i buoi e poi chiuso la stalla.
Attenti ai versamenti o prelievi di 1.000 euro. Si rischia di essere indagati. Si immagina di contrastare l' evasione fiscale, con il potenziamento dei pagamenti elettronici obbligatori, con abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti. Pura illusione.
Avanti a tutta forza con la fattura elettronica. L'obbligo di accettare carte di credito e bancomat costerà alle piccole imprese almeno 2 miliardi di euro in più di aggravi tra canoni, commissioni sulle transazioni e costi di installazione e gestione . Un costo gigantesco, mal programmato, mal gestito, poco amato, che non funziona.
Improvvisamente tutto è elettronico, tutto “ on line”, ma nessuno ha calcolato il nuovo debito pro capite su ogni italiano ben oltre ai 35.000 euro di oggi.
Caro Direttore,
da quanto leggo la salute, il benessere, il volersi curarsi.. nelle Isole Eolie è considerato un semplice..” FAI DA TE”??. Lo si legge da molto tempo. Se stiamo male, ci rispondono.. arrangiatevi. Trovatevi la soluzione. Leggo quanto denuncia sul Notiziario delle Isole Eolie e con tanta disperazione Angelo Giorgianni, c’è da rabbrividire. Ma chi amministra le Isole Eolie? Un fantasma? Ancora una volta chi ha bisogno si trova la porta sbarrata. E tutto si riduce nell’attesa di qualche grossa disgrazia.
Domanda: se mi sento male dove vado? Risposta: se vuoi curarti , non è affare nostro,. devi trovarti tu…...il posto. Noi no. Ma non hai capito? Sono fatti tuoi!
C’è da chiedersi in quale Paese ci troviamo! In quale landa desolata del Sahara? Siamo di fronte ad una tragica realtà, assolutamente privati di un importante, fondamentale, costituzionale servizio pubblico. E’ semplicemente spaventoso. Perché privare i cittadini della loro salute? Chi ci pensa agli anziani in Italia? A chi non è in grado di muoversi? Inutile negarlo. Ormai si assiste all’invecchiamento progressivo della popolazione, continuo spopolamento di città, svuotamento di aree rurali, villaggi, abbandono di attività, fuga di giovani all’estero. Un italiano su cinque ha più di 65 anni e gli ultraottantenni rappresentano il 5,3% della popolazione. Quanti sono gli anziani abbandonati?
Molte famiglie, in ansia, vivono quotidiane tragedie. L’anziano è diventato un peso. La crisi economica ha falcidiato i consumi. Se non produci, non mangi. E noi non ti possiamo curare. Senza un buon aiuto , un minimo contatto l’anziano deperisce rapidamente. L’Italia è uno dei paesi più vecchi dell’Unione e questo richiede un nuovo sistema di assistenza sanitaria, totalmente innovativo, di alta professionalità, che affronti e prevenga il diffondersi di numerose patologie croniche dovute all’età. Oggi, dal governo non esiste alcuna risposta. Tutto rinviato.
Occorre ripensare il sistema assistenziale con innovative risposte , nuove tecnologie e sistemi di prevenzione , di fronte alla crescente fragilità, cronicità, malattie, invecchiamento ed isolamento sociale. Di tutto abbiamo bisogno. Le previsioni sono tragiche: nel 2028, tra la popolazione della classe di età 45-74 anni, gli ipertesi saranno 7 milioni, quelli affetti da artrosi/artrite 6 milioni, i malati di osteoporosi 2,6 milioni, i malati di diabete circa 2 milioni e i malati di cuore più di 1 milione. Inoltre, tra gli italiani ultra 75enni 4 milioni saranno affetti da ipertensione o artrosi/artrite, 2,5 milioni da osteoporosi, 1,5 milioni da diabete e 1,3 milioni da patologie cardiache. E le malattie dei denti e della vista? In aumento le malattie dovute ai tumori del polmone (1,8 milioni: pari al 18,4 per cento del totale dei decessi), da quelli del colon (881mila), dello stomaco (783mila) e del fegato (782mila), il tumore al seno ( 627mila): responsabile di meno del sette per cento dei decessi su scala globale, con profonde differenze a seconda dello Stato in cui si vive.
L’Italia, Paese dei Festivals e delle Movide, dove si ride e si canta, è al primo posto nel 2018 in Europa per percentuale di anziani over 65, con il 35,2%, contro una media Unione Europea del 30,5 %. E le cose peggiorano dopo altri 50 anni, nel 2100,l ’Italia raggiunge il 66,7%: oltre due terzi della popolazione è over 65 anni. E chi li cura?
Manca la minima assistenza. Ognuno si arrangi, se puo’. Non ci sono presidi medici ovunque.. Sei solo. Anzi mancano i medici. La gente non si cura. In un anno sono stati trattati secondo le rilevazioni del ministero della Salute poco meno di un milione di casi di assistenza domiciliare integrata, di cui nell’82,3% dei casi si è trattato di anziani. Una miseria.
Ma gli over 65 nel nostro paese superano ormai i 13,6 milioni e la maggior parte ha bisogno di continue, assidue , costose cure mediche. Abbiamo bisogno di un sistema sanitario evoluto, moderno, al pari dei migliori, a tutto campo, in grado di rispondere ai bisogni e aspettative di tutti i cittadini su tutto il territorio. Chi del governo è in grado di dare una risposta?
Caro Direttore,
da tempo mi chiedo…in quale Pianeta ci troviamo, in tema Salute, ovvero dove possiamo essere curati bene dal nostro “ Servizio Sanitario Nazionale ”? Se si legge cosa denuncia il nostro Lettore Mimmo Montalbano, dalla sua recente esperienza…la risposta è : attenzione, siamo curati per niente.. Che Dio ci protegga”. La domanda che mi pongo: dove andare a curarmi ? Posso fare affidamento sul mio medico, sui metodi, i sistemi, sulle cure ospedaliere ? Ecco che ci viene in aiuto cosa descrive dal Congo il buon dr. Bruno Cirotti, che dal 2010, da medico si prodiga, in condizioni assai difficili, con pochi mezzi, con tanta passione, assiste in un ospedale e cura la salute di tanti poveri nostri simili, assai bisognosi Due esperienze, due modi di esercitare la medicina.
A tale proposito , Anna Mari De Luca scrive: “ L'epidemia dell'Ebola sta mettendo a dura prova le strutture sanitarie della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Tra i bambini con meno di cinque anni, fino ad una settimana fa se ne contavano ben 750 contagiati (una media del 31% mentre la percentuale nelle precedenti epidemie si attestava intorno al 20%). Marixie Mercado, portavoce dell’Unicef al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, è andata in missione nella Repubblica Democratica del Congo, esattamente a Kivu Nord e Ituri, le due province colpite dall’ebola, e a Goma, Beni, Butembo e Bunia. Ecco cosa racconta.
Perché i bambini sono i più colpiti. Come accennato, il report della Mercado, aggiornato al 7 luglio, conta 750 casi di ebola registrati tra i bambini. Il 40% di loro ha meno di cinque anni. Quel che sta accadendo ora è che questi bambini ammalati, a loro volta, stanno contagiando le donne che, tra gli adulti, rappresentano il 57% dei casi. “Secondo gli ultimi dati in mio possesso – spiega Marixie Mercado - il tasso di mortalità della malattia per i bambini con meno di 5 anni è del 77%, rispetto al 67% di tutti i gruppi di età. Prevenire i contagi fra i bambini deve essere al centro della risposta all’ebola”. Servono cure particolari. E’ necessario tenere in considerazione anche gli specifici bisogni psicologici e sociali dei bambini ammalati di ebola: alcuni sono orfani a causa della malattia, altri vengono separati, spesso improvvisamente e brutalmente, dai loro genitori. “Gli stessi farmaci devono avere diversi dosaggi, zinco per curare la diarrea e trattamenti contro i parassiti intestinali. I bambini già malnutriti, e sono tantissimi nella Repubblica Democratica del Congo, necessitano di una cura con cibo specifico per i bambini”, spiega la portavoce.
La discriminazione. E’ un aspetto che pesa non poco. I bambini ammalati hanno bisogno di essere accettati, apprezzati e amati dalle loro famiglie e dalla comunità. Necessitano di aiuto per affrontare gli effetti disastrosi della stigmatizzazione e della discriminazione che accompagna l’ebola, ma anche per pagare le rette scolastiche e altri materiali per tornare a scuola, aspetto fondamentale per il loro benessere generale.
Per superare il trauma. Unicef lavora con gli operatori psicosociali prima durante e dopo le cure, per spiegare il processo e supportarli in ogni passo. In campo anche un team di nutrizionisti per fornire assistenza specializzata. In questo modo Unicef dà “ad ogni bambino che sappiamo essere stato separato dai suoi genitori o rimasto orfano a causa dell’ebola cure dedicate in strutture appositamente allestite per i bambini vicine ai centri di cura per l’ebola”, spiega Marixie Mercado.
Nello staff sopravvissuti all’ebola. Per attenuare il trauma della separazione, le strutture dell’Unicef hanno nello staff sopravvissuti all’ebola, che sono attualmente immuni alla malattia e possono stare accanto ai bambini e portarli a vedere i loro genitori nei centri di cura. Conclude Marixie Mercado: “È la prima volta che una risposta all’epidemia di ebola include questo tipo di assistenza. I pazienti che rispondono alla terapia riconoscono sempre più che questo gioca un ruolo vitale sullo stato di salute generale dei pazienti”.
Con i nostri migliori auguri di buon lavoro al dottore Bruno Cirotti ed al suo Staff medico che con tanto entusiasmo operano per la cura della salute della popolazione dell’ospedale di Kimbondo.
L’Ospedale di Kimbondo comprende diversi padiglioni : Terapia Intensiva, Medicina Generale, Cardiologia, Tubercolosi Polmonare ed Ossea, Riabilitazione per handicap, Radiologia-Ecografia e Laboratorio Analisi, un moderno Centro Trasfusionale, Neonatologia, Ambulatorio Odontoiatrico, oltre a servizi vari quali cucine, ricreazione, magazzini, uffici, lavanderia etc.. e abbondante disponibilità di acqua . Attualmente è in costruzione un nuovo padiglione chirurgico. Auguri di Buon San Bartolomeo a tutti gli italiani che operano per il Bene delle popolazioni oppresse , bisognose, emarginate.
Caro Direttore,
c’è poco da scherzare! Fra una sola generazione la Terra conterà due miliardi e mezzo di persone in più. Perché in Italia le nascite diminuiscono? Perché di italiani ne nascono sempre meno?! E chi lavora in Italia, domani ? Babbo Natale? Al contrario cresce la marea africana, la Nigeria non smette di fare figli. La prima economia per prodotto interno lordo, 180 milioni di abitanti che diventeranno 410 milioni nel 2050, quando sarà il terzo Paese più abitato al mondo, dopo India e Cina. E il governo quali misure prende?
Nel 2050, pur con i porti bloccati e rimpatri forzati…... un bambino su 13 nel mondo sarà nigeriano, un abitante sul pianeta su quattro sarà africano, mentre l’Europa – se mal governata- subirà una pesante decrescita demografica di oltre 30 milioni rispetto al 2017. La pressione demografica dell’Africa sul mondo “ occidentale” sarà enorme. Chi ferma l’emigrazione, che nei prossimi anni sarà esplosiva? Nel 2050 il pianeta sarà abitato da circa 10 miliardi di persone, l’Africa da 2,5 miliardi. I bambini e i giovani sotto i 18 anni nel 2030, nel continente africano, toccheranno i 750 milioni e nel 2050 i nuovi nati raggiungeranno il miliardo. Basta un dato: la Nigeria occupa un’ area di 923.769 km2 , con ben 218,67 persone per km2, mentre l’Europa possiede 10.253.000 km2, ma con sole 75 persone per km2.
Continua il calo della popolazione italiana. Nel 2018, al 31 dicembre, la popolazione residente in Italia è stata pari a 60.359.546 persone, di cui 5.255.503 di cittadinanza straniera, pari all'8,7% dei residenti a livello nazionale (tra il 10,8% e l'11,1% nel Centro-nord, 4,6% nel Sud, 3,9% nelle Isole).
È quanto certifica l'Istat, diffondendo i dati del «Bilancio demografico nazionale». Nel 2017 la popolazione in Italia è diminuita di 124.427 unità rispetto all'anno precedente. E il fenomeno depressivo continua . «Il calo - spiega l'Istituto nazionale di statistica - è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104mila unità, ben 235mila in meno rispetto all'anno precedente (-0,4%).
Rispetto alla stessa data del 2014 la perdita di cittadini italiani (residenti in Italia) è pari alla scomparsa di una città grande come la bella Palermo (un calo di ben - 677mila persone )». Ringraziamo gli immigrati. Senza il loro apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300mila unità.
Drammatico il calo dei residenti di Torino, città ad alta concentrazione industriale, oggi in netto declino : al 1 gennaio 2019 erano 875.698, mentre erano 882.523 nel 2018, 886.837 nel 2017 e ben 902.137 nel 2013. Fuga da Torino, dal Piemonte ?
La città si svuota. Chiudono le fabbriche. Chi lavora? Anche le nascite sono in caduta libera, aumenta ovunque il tasso di mortalità, la gente non si cura, costa troppo, e l'immigrazione non riesce a compensare questa dinamica dovuta alla popolazione, sempre piu’ vecchia, improduttiva. I nuovi iscritti dall'estero sono stati 23.177 e 12.674 residenti hanno lasciato la Regione Piemonte. *Il Professore Massimo Livi Bacci, acutamente ci ricorda che “Governare le migrazioni con i muri è come curare la follia con il manicomi o risolvere la devianza e la criminalità con il carcere”
*Massimo Livi Bacci, professore di Demografia nell’Università di Firenze, è socio dell’Accademia dei Lincei. Ha pubblicato: «Storia minima della popolazione del mondo» (20114), «Conquista» (2005), «Eldorado nel pantano» (2008), «Avanti giovani, alla riscossa» (2008), «Amazzonia» (2012) e «In cammino. Breve storia delle migrazioni» (20142).
Caro Direttore,
Eccovi vi vedo....« I magnifici Tre »…, pur a piedi nudi, bello essere tutti insieme, uniti, sereni, amici, sentirsi tutti una unica grande famiglia, in totale libertà, senza oppressioni .
Grazie a voi, Redazione del Notiziario delle Isole Eolie, autentica passione di giornalismo senza peli, noi possiamo esprimerci, scrivervi, criticare, sostenere, approvare, discutere, negare, felicitarci, possiamo far sentire la nostra voce. E quanto bene ci ricompensa, quanto aiuta a vivere. E grazie a voi che ci sostenete, ci ascoltate, tutte le voci se ne vanno libere..lungo gli oceani , nei nuovi continenti.. attraversano i confini, nessuno riesce a fermarci.., dono mai ricompensato...…. Questo è la forza dei popoli liberi, non servi del potere, schiavi delle convenzioni..
La forza della libera stampa, senza ipocrisia, a tu per tu, ll motore dello sviluppo , Piazza Grande, Concerto dei Popoli, faraglioni ed istrioni, saltinbanchi e spettatori, dove ognuno puo’ esprimere quello che sa fare e pensa, senza essere incarcerato, mandato al patibolo. Quanto è stata odiata la « Libertà » di espressione.. Difendiamo la nostra libertà ogni giorno. Difendiamo la nostra Costituzione, contro ogni leader populista, accanito violentatore dei diritti.
Non molliamo. Diciamogli la verità in faccia, parliamo senza fingere, da uomo a uomo.. .. Diamo spazio, ascoltiamo chi non ha voce, chi non ha forza.
---Come farà il ministro dell’Economia a quadrare i tanti conti che non tornano ?
Già nello Statuto Albertino (1848) esisteva la « FlaxTax con l’ art. 25. – « Essi soggetti contribuiscono indistintamente, nella proporzione dei loro averi, ai carichi dello Stato. »
Tutto muta nel 1947, quando in sede Costituente, Salvatore Scoca, che dell’art. 53 fu relatore: «Credo necessario che si inserisca nella nostra Costituzione, in luogo del principio enunciato dall’articolo 25 dello Statuto, un principio informato a un criterio più democratico, più aderente alla coscienza della solidarietà sociale e più conforme alla evoluzione delle legislazioni più progredite. La regola della progressività deve essere effettivamente operante. Ciò significa che la progressione applicata ai tributi sul reddito globale o sul patrimonio dev’esser tale da correggere le iniquità derivanti dagli altri tributi, ed in particolare da quelli sui consumi».
1- Forse che lo “ Statuto Albertino » oggi ritorna di moda , come “ governo del cambiamento”? Con la Flax Tax, fotocopia dello Statuto Albertino, evidentemente il Ministro dell’Economia ritiene che pagare il 15 % su mille euro/ mese è lo stesso 15 % su chi percepisce un reddito di 100mila euro/ mese ??
2- Con il « Reddito di Cittadinanza » : una manna per chi percepisce un reddito inferiore ai 780 euro/mese. Ma se ho 800 euro/mese –senza sforzi- perchè alzarmi alle 5 ogni mattina, per ammazzarmi di lavoro? Ma chi paga il costo di tutta questa manovra anti storica » ? Gli operai in casa integrazione, la massa dei disoccupati,degli sfrattati, dei senza tetto, dei senza lavoro, i sopravvisuti genovesi del ponte Morandi, i vari terremotati, i miserabili pensionati, anziani e ammalati ?
Perchè non si offre di pagare il conto la Lega di Matteo Salvini ?
Caro Direttore,
leggo, dal tuo Notiziario, di una marea di proteste , di traghetti che a stento tengono il mare, super affollati, se non in avaria , spesso in ritardo..di turisti avviliti, scontenti, di barconi che invadono ogni spiaggia, di affannosi controlli sul mare, di spiagge ripiene di rifiuti, di ristoratori indignati, di migliaia di vandali, ogni sorta di lamentele, di contestazioni, e queste sarebbero « vacanze da sogno » ?
Grazie a Dio, lo leggo sempre dal Tuo Notiziario, il bravissimo chirurgo toraco-polmonare dr. Enzo Compagno, malgrado l’indisponibilità di speciali, pur normali strumentazioni, mentre altri hanno fallito, salva la nostra vita ! Che sia benedetto !
Siamo pure stati informati che: « la società lombarda Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) e la Seus (Sicilia emergenza urgenza sanitaria), intendono attuare l'attivazione di un’Azienda sanitaria regionale dedicata all'emergenza-urgenza. In assenza del dr. Enzo Compagno, chi salva la nostra vita ? Si potrebbe avere il numero di telefono , indirizzo civico, nome/i del Responsabile/li di questo delicato « innovativo »… Servizio Sanitario targato MI-PA?
---Italia, Patria mia,. come ti sei ridotta… ! Leggo : « Una tassa di sbarco per l'esercito di turisti "mordi e fuggi" di almeno 15 €/ cranio non sarebbe male come deterrente. Anche al castello di Lipari… non se ne può piu'“„……
Appena si sbarca in Italia il turista , si accorge che gli „ altri“ fanno quello che vogliono, che la sporcizia, il disordine, il degrado, la pessima abitudine dei rifiuti sparsi ovunque….che mi frega,...sono « normali »..ed i costi del Comune per ripulire..alle stelle.. tutte a carico del contribuente tassato e ritassato..senza concludere nulla…lo sporco si rifa schifosamente giorno dopo giorno…festa dopo festa...nel pienone di Ferragosto, ….piano piano il bravo turista..si adegua al nostro ritmo.
Il mio vicino di casa a Santa Margherita Ligure, se ne sbatte, butta le cicche accese nel giardino del vicino, mentre in Tv bruciano interi boschi . E la gente fugge di casa. Ieri era la Scandinavia in fiamme oggi il Portogallo. Ma al mio vicino , ligure puro sangue, frega nulla. Gli italiani amano essere come sono : semplicemente, idiotamente menefreghisti E quanto odiano i turisti, in Liguria ! E lo scempio continua.
La mancanza di una intelligente programmazione unitaria settore, per settore, isola per isola, lago per lago, città per città…..comune per comune…una intelligente moderna pianificazione con nuovi servizi, trasporti, parcheggi, collegamenti logistici, prenotazioni, orari, sicurezza, assistenza, civile convivenza..norme di semplice rispetto dell’ambiente, cura ..per una moderna strategia di buona accoglienza a prezzi competitivi.
E tanti giovani, oggi che ciondolano, abbandonati al loro destino, brutalizzati da leggi inique, praticamente inutili, poco istruiti..mal curati..possono essere istruiti, formati…e trovano lavoro. Ma chi governa ha tutte altre intenzioni.. Pessimo governo, inadeguato, il nostro. È questa la strada che dovremmo guardare, più che le migliaia di polemiche che straripano ovunque , sui ticket , sui tornelli di ingresso , su blocchi, con sprechi, ritardi, contestazioni..
Un sistema che non funziona. Da noi diventa pura follia. Una corda che ci strangola. .Siamo immersi in un sistema di pura ipocrisia, che non promette nulla di buono..... Sono anni che lo scriviamo. Sono anni di completo silenzio del governo.