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Dettagli...

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di Salvatore Leone

Piazza Mazzini e' uno dei luoghi storici di Lipari. Rimessa a nuovo, dopo soli 10 anni di duro lavoro, e' tornata come nuova grazie anche alla fontana d'acqua...usata...Usata da tutti e per ogni scopo. Non proprio una fontana di Trevi ma poco ci manca. Si litighera' per una foto, per un filmino e per raccogliere le monete lanciate spalle al Municipio. Per rendere più accogliente il bagno ai numerosi visitatori-bagnanti saranno costruiti intorno alla fontana dei bisoli con travi in legno ed una targa col nome: fontana di travi. Sdraio e ombrelloni a cura dei concessionari "chioscati".

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L'Officina dei Ricambi di Salvatore Stramandino è a Marina Lunga di Lipari: ricambi per auto e moto, noleggio, vendita scooter, mezzi elettrici e prodotti pulizia nautica  

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Eolie, divieto di pescecani

L’impressione è che il tempo degli indiani con archi e frecce stia ritornando. Adesso che siamo in riserva perché è stato consumato il carburante economico, c’è chiaramente la voglia di chiudere gli eoliani-indiani in riserva. E non farli uscire dal loro confine. Cartelli, cartelloni e cartellini tutti indicanti i nuovi confini di vita spericolata. Un conoscente milanese mi consiglia di scrivere e promuovere una riserva anche per i totani che sembra più gustosi dei delfini, dei capodogli e forse degli stessi pescecani che sono i veri eletti in divieto di sosta marino e terrestre.

Vacanza&Villeggiatura per eoliani

Durante il mese d’agosto, molti eoliani vanno in ferie fuori dalle proprie isole. Forse per sfuggire ai parenti che tornano nei luoghi natii. Non si vuole arrivare a tanto ma si è vicini. Molti eoliani si sparano vacanze riminesi, riccionesi, smeraldiane con qualche puntata magari a Bagnara Calabra per le prelibatezze del posto. Ma mai a Capalbio. Altri eoliani amano le vacanze villeggiatura e vanno a vivere in campagna fra l’uva che matura e l’erba che secca. Ciascuno ha la sua versione, dipende dal lavoro o dal doppio lavoro che si fa. Alcuni lavorano per i figli che vanno in vacanza e mai in villeggiatura. Poi ciascuno porterà i ricordi tipici del posto prodotti sempre in un solo posto. Questo è il segreto. 

Asini da turismo

La battaglia degli “scecchi” è arrivata a Santorini ma era già partita da Filicudi molti anni fa quando uno sfruttatore di questi quadrupedi venne condanno per merito di una turista testimone di sovraccarichi e maltrattamenti. Santorini, Filicudi, Alicudi, Ginostra e Panarea hanno in comune gli asini e i gradini. Asini e somari usati come mezzo di trasporto spesso con eccessivo carico. Adesso è stato stilato il nuovo decalogo dell' asino di Santorini ma si spera che si possa estendere per tutti gli asini delle isole del mondo. L’accordo prevede la quota di ombra minima, l'acqua da garantire, gli orari massimi di lavoro, il peso da trasportare non deve superare i 50 chili, le punizioni per le violenze e le regole sul pensionamento dei più anziani. L' Unione europea nel 2017 ha approvato incentivi per chi tratta in modo umano gli asini che lavorano nel turismo.

Alicudi

Ancora oggi nel 2018 bisogna capire se Alicudi c’è o ci fa. Sicuramente l’isola ha la sua bellezza per la sua posizione geografica e per tale motivo paga la situazione di sofferenza di ieri e di oggi. Sperando in un domani diverso. Ma i pochi consensi elettorali che offre non lasciano ben sperare. Oggi le isole contano da 2000 voti in su. Il giorno in cui Alicudi avrà questo patrimonio elettorale sicuramente avrà un cambio di vita e di stile. Procreate alicudari, procreate…

Mondo cane

Per partito preso o per presa di partito è il nuovo modo di essere politici del dentro e del fuori. Un partito di mezzo molto centrale, spostato o diramato a destra e a sinistra con la centralità del caso. Per dare una nuova dimensione al popolo che aspetta la terra promessa fra un comizibook e l’altro. La politica ha sempre fatto danni e va fermata prima del baratro. Ci sono o non ci sono i soldi in fuga della Lega, come ieri si cercavano quelli dell’oltre Cortina di ferro e di ricotta. Gli anni passano, i danni restano e gli scheletri scompaiono dagli armadi pubblici con la facilità di sempre. I cani da guardia sono sempre meno amici degli elettori e più dei politici.

La vittoria del letame

All’inizio fu Sanremo, ma poi l’Italia si riempì di Festival per ogni cosa e in ogni luogo. A Serramazzoni, frazione di Pompeano si organizza il “Festival del Letame”. Unico nel suo genere e comunemente chiamato la festa della merda. Di nome e di fatto. Una 3 giorni di profumo prezioso dal sapore antico. Provenienza da “vacchebianchemodenesi”. Tutti a partecipare al fine settimana del letame con conferenze, dibattititi e incontri con le scuole. Il letame non è merda perché rende felice la terra anche se non è più il letame di una volta, quello della paglia e foglie di castagno o faggio definito merda-champagne. Durante la selezione del miglior gioiello prodotto dal sedere delle mucche, i giudici osservano, annusano con tentativo di assaggio e poi preso in mano si valuta la consistenza fino a lanciarlo contro una tavola. Più resta attaccato e meglio è. Per la felicità degli occhi di vacca in corsa per una “merda per la vittoria”. Sponsor nota casa di carta igienica.

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