di Mimma Sparacino
AGENDA CHIARA: UN GEOLOGO PER OGNI COMUNE PER QUEL RISCHIO MAI PENSATO "PRIMA"
Perché si crede normale che nei nostri Comuni sia assolutamente necessario avere il segretario, il ragioniere, il tecnico dell'Ente e non il geologo ? È un errore. È questo il salto mentale di qualità politica che occorre fare nel governo del territorio, che sul piano del rischio idrogeologico semplicemente non esiste. Se ne prende consapevolezza soltanto dinanzi ai disastri, alle alluvioni, alle esondazioni, alla sparizione di grandi porzioni di costa e di spiaggia. Questa mia è un'agenda di aspirante deputato, non un programma di governo, ma nella cornice di esso, intendo battermi perché ci siano un geologo nell'organico di ogni ente locale. O uno staff di geologi negli enti di maggiore dimensione.
I disastri ambientali, in cui piangiamo vittime e danni paesaggistici ed economici ingenti e talvolta incalcolabili, dimostrano che non c'è stata una vera politica per prevenire il rischio idrogeologico e l'
erosione costiera. Una grande perdita di vite umane e risorse sia concrete che potenziali che, in buona parte, poteva essere evitata, a fronte di una gestione improvvisata ed emergenziale del territorio.
La figura professionale del geologo in forma stabile può aiutare finalmente le comunità locali ad attuare e pretendere da amministrazioni e Regione una programmazione con soluzioni per tempo che salvino vite umane e risorse attraverso la revisione dei PRG, il costante aggiornamento delle mappature delle aree a rischio, la pianificazione di interventi per tempo, l'attuazione dei programmi in base ai cronoprogrammi stilati nelle fasi precedenti, l'attivazione di un efficace azione di monitoraggio
e controllo del suolo
sia montano che costiero: un patrimonio che è il patrimonio di tutti, il bene pubblico più prezioso sul quale viviamo e lavoriamo. Un'eredità, per dirla con Goethe, che ci hanno lasciato i nostri padri e che dobbiamo lasciare ai nostri figli e alle generazioni che verranno più difeso, protetto, incrementato in bellezza e sicurezza: lo dobbiamo riconquistare a noi stessi e a chi verrà dopo di noi. Per fare comunità, fare Patria, fare Sicilia,
si comincia da qui. Dal territorio e da figure e risorse per custodirlo come un tesoro, il tesoro di noi tutti. Questo il senso politico e la visione culturale che anima questa pagina di Agenda e la proposta di legge in cui, se eletta, vorrei trasformarla.