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di Mirko Saltalamacchia

Non è nel mio stile parlare di politica, ma esaminando l'argomento come fenomeno sociale, diventa interessante capire come un movimento che si è affermato sul territorio, possa perdere il suo seguito in pochi mesi.
Utilizzerò un linguaggio semplice e cercherò di spiegare, secondo me, cosa non è andato.
Molte volte, quando si è coinvolti emotivamente, non si vedono gli errori commessi dalle persone care, soprattutto non si valuta con lucidità il loro comportamento o il loro operato. La colpa è dei compagni, della maestra, per non voler ammettere che qualcosa non è andato, per paura ecc ecc. perché pensiamo, il più delle volte, che quando sbagliano i nostri affetti la colpa è anche la nostra.

Un ridimensionamento della figura politica, portato avanti tramite la cultura della condivisione in internet ribattezzata "democrazia diretta", è stata la leva di base per agguantare l'opinione pubblica e ricavare un piglio con una porzione di elettorato dissidente, schivo nei confronti della cosa pubblica che credo sia così per natura, non per la solita teoria del rapporto con la politica antecedente, ma su questo argomento faremo un post in futuro.
Dei ragazzi giovani, belli e con "l'idea di voler imparare" ( nella classica modalità dei format reality show) avrebbero dovuto portare il volere della gente, tramite internet, in politica; una idea molto allettante per un elettorato neofita. Regole come non andare in TV, non condividere o selezionare gente inesperta o con precedenti penali anche dei loro familiari, sdoganare il politichese e un limite di 2 mandati sono stati i cavalli di battaglia di una lotta che dal web è arrivata al potere in maniera eccezionale e con grossi risultati. Ma poi è successo che quelli più importanti sono andati in TV, e gli stessi con i vertici hanno scelto il più papabile mediaticamete come capo politico ( apparentemente, è ovvio ��). Agli esperti di marketing di questa operazione vorrei chiedere se è stato sensato, sempre a livello di immagine, mettere un ragazzo di 28 anni, neanche laureato, a dare questa percezione della cosa.

Se fosse stato solo un portavoce per la democrazia diretta ok, ma un potere così grande... (si vede che traballa..) per me è stato un errore. Provare ad entrare in un movimento europeista "diverso dalle idee di partenza" e vedersi, oltretutto, chiudersi la porta in faccia dopo aver criticato tutto il tempo banche e europeisti. L'ambiguità in classico stile pd: io ti do se tu mi dai; votiamo si alle unioni gay se ci fate passare l'utero in affitto, il condono di Ischia, e via dicendo... e ora per cercare di salvare la cosa una proposta generica per un altro condono nazionale ecc ecc.
In conclusione: tutte queste cose non hanno aiutato e disorientato gli elettori. se la possono giocare esteticamente fino alle europee, ma se poi non prendono un atteggiamento meno tattico e più concreto sono prossimi all'estinzione! E così si tornerà al classico ma rielaborato sistema di sempre: lega/pd, il B da dietro e la Melo con il lecca lecca in mano.
A questo punto c'è da chiedersi e farsi domande al di fuori di tutto questo, riconoscendo che infondo infondo ci piace.

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Grande stupore ieri sera per l'esibizione "a sorpresa" di Dylan Favorito,
il DJ/PRODUCERS di origini Eoliane figlio Di MASSIMO FAVORITO in arte KEMICIAK, noto EX PLAYBOY delle Eolie (oggi felicemente sposato) e organizzatore di eventi presso la discoteca PINNATA negli anni 90.
La grande destrezza artistica di questo giovane dj australiano ha subito colpito il pubblico del White Beach, che poi è proseguita con la performance del noto dj di origini Eoliane  ANDY DE SALVI, che ha fatto letteralmente impazzire la folla con la musica proposta nella scaletta del suo nuovo tour.
Il ceo del White Beach Luigi Sabatini, entusiasta della riuscita della manifestazione, ha subito riunito i vertici del locale per garantire altre "iniziative di livello" per attivare un ulteriore "salto di Qualità" nell'organizzazioni di PARTY che vengono pensati con l'obbligo del successo.

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