di Danilo Conti*
NOTA IN RISPOSTA AL COMUNICATO STAMPA SULLA RIAPERTURA DELLA CAMERA IPERBARICA
Pur apprezzando l’impegno dell’amministrazione nel tentativo di trovare una soluzione al problema della camera iperbarica, facendo seguito al comunicato stampa sulla riattivazione per le sole emergenze, ci duole segnalare che il risultato non è stato purtroppo raggiunto, dapprima perchè le urgenze indifferibili erano gia’ garantite ed il problema riguardava soprattutto le prestazioni ambulatoriali in elezione e poi per quanto segue:
Non potranno purtroppo essere garantite al momento neanche le emergenze perchè sono in carico all’ospedale di Lipari due tecnici contrattualizzati dall’ASP Messina, uno dei quali in degenza post infortunio almeno fino al 15 Agosto ed il secondo assunto con un contratto che ha delle limitazioni operative per le quali in assenza del collega non può effettuare trattamenti in autonomia e certamente non possiamo chiedergli (dopo averlo fatto già per 10 anni) di assumersi tale responsabilità con alto rischio penale.
Non potremo certo pretendere che il tecnico di rientro dalla degenza possa garantire H24 e 7 giorni su 7 le emergenze, nè che debba rinunciare a dei turni di riposo.
Ci sembra alquanto strano che proprio l’ASP Messina, definiamola il datore di lavoro, non sia al corrente delle condizioni contrattuali per le quali il tecnico presente non può operare, pertanto la stessa o provvede immediatamente a modificare le condizioni contrattuali, visto che il tecnico è possessore di tutti i requisiti necessari, oppure cerchi di trovare soluzioni concrete e definitive e non a “spot” anche perché questa struttura ha un costo giornaliero per la comunità sia attiva che inattiva, per gli adeguamenti tecnici (spesi ben oltre 100.000 € negli ultimi anni), personale, collaudi etc.
Sarebbe oltretutto auspicabile che si trovassero soluzioni a lungo termine e non soluzioni tampone e un po' raffazzonate (convenzione Papardo attiva per 80 € netti ora per singolo professionista) che in caso di emergenza metterebbero comunque a rischio la carriera dei lavoratori e forse anche la vita del paziente. Che si proceda urgentemente con l’emissione di un bando nazionale per reperire un medico iperbarico per utilizzare la camera per curare tante altre patologie oltre che le urgenze.
Già in passato avevamo proposto una convenzione con una società nazionale che offre servizi in ambito iperbarico ma ASP Messina ha preferito investire diversamente le risorse disponibili.
A seguire un elenco di patologie per le quali la riattivazione della camera iperbarica sarebbe utile/vitale:
CATEGORIA 1°: Indicazioni indilazionabili, urgenti o per le quali l’impiego dell’O.T.I. è determinante.
∙ EMBOLIA GASSOSA ARTERIOSA - barotraumatica - traumatica - iatrogena
∙ MALATTIA DA DECOMPRESSIONE ∙ INTOSSICAZIONI ACUTE DA: - CO - Cianuri e sostanze metaemoglobinizzanti ∙
INFEZIONI ACUTE: - gangrena gassosa da Clostriti - infezione da anaerobi e/o aerobi dei tessuti molli (sottocutanei, fascia, muscoli) ad evoluzione necrotizzante - vasculiti necrotizzanti acute
∙ GANGRENA UMIDA ACUTA DELLE ESTREMITΆ IN DIABETICI ∙ LESIONI TRAUMATICHE:
- lesioni da schiacciamento - sindrome compartimentale - ischemia traumatica
CATEGORIA 2°: Indicazioni per le quali l’O.T.I. è di sicuro vantaggio da sola associata ad altre Terapie mediche o chirurgiche.
∙ INFEZIONI OSTEOARTICOLARI - Osteomielite acuta - Osteomielite cronica riacutizzata
- Osteoartrite settica- Sepsi in sede di protesi articolare in situ o rimossa - Pseudoartrosi settiche
ALTRE
- actinomicosi settiche
∙ RADIOLESIONI CON TENDENZA NECROTIZZANTE - osteoradionecrosi - mucosità, dermatiti, enteriti, proctiti, mieliti, cistiti, etc..
∙ ALTERAZIONI TROFICO-DEGENERATIVE-CIRCOLATORIE
a) ferite o piaghe torpide - da insufficienza venosa o arteriosa - diabetiche - complicanze post-chirurgiche settiche - decubiti (solo casi selezionati)- da ustioni termiche o elettriche
b) patologie ossee - algodistrofia post-traumatica - ritardi di consolidamento di fratture
- osteonecrosi asettica
c) patologie retiniche - retinopatia ischemica diabetica - retinite pigmentosa - distrofie retiniche - trombosi dell’arteria o della vena retinica d) trapianti o lesioni a rischio
e) sordità improvvisa
f) vertigini in ipoacusie fluttuanti
CATEGORIA 3°: Indicazioni per le quali l’O.T.I. può essere di vantaggio, ma che richiede le seguenti condizioni:
1. PRECISI PROTOCOLLI SPERIMENTALI
2. COLLABORAZIONE PLURISPECIALISTICA
3. CONTROLLI E/O MONITORAGGI PARTICOLARI
4. AMBIENTE ED ATTREZZATURE ADATTE
- ascessi intracranici - asma bronchiale - edema cerebrale acuto o post-ipossico - intossicazione da Amanita Phalloides - intossicazione da fumi di incendio - intossicazione da tetracloruro di carbonio - malattie autoimmuni - occlussione della carotide (diagnostico pre-operatorio) - piorrea alveolare - protesi infette non cementate - reimpianto di arti o estremità - traumi del midollo spinale - trombosi cerebrale (fase acuta o esiti)
- turbe del ritmo cardiaco su base ipossica
Tanto era dovuto,
*Comitato Amici dell’Ospedale
xConvenzioneAOPapardoanestesiaLipari-signed1-signed.pdf