169774735_1873836379458957_6025643724608159166_n.jpg

Dell'ultimo volume pubblicato dallo scrittore-poeta Italo Toni, il piu' prolifico delle isole Eolie, si è anche occupato il giornale online montalbanonotizie.it con un servizio realizzato da Nicola Belfiore

di Nicola Belfiore

Conosco Italo Toni oramai da più di un decennio ed in questi anni ho sempre apprezzato la sua grande umiltà ed il suo incondizionato altruismo, doti che si evidenziano in tutti i suoi libri, dei quali ho perso il conto (penso più di venti o quasi). Italo scrive per gli altri, per tutti quelli che, ovviamente, vogliono leggerlo. La motivazione forte e determinata a scrivere è mossa maggiormente dalla sua voglia di lasciare qualcosa al mondo. Libri denuncia sull’incalzante inquinamento e su problematiche sociali, libri didattici che raccontano un’incontrovertibile storia sostenuta da documenti e testimonianze, romanzi che celano la storia di un paese, come quello su Montalbano, poesie dettati dall’immediatezza del suo sentire. Una febbrile attività letteraria che mano mano ha avuto modo di affinarsi, come un buon vino in bottiglia, per regalarci documenti, testimonianze, storia e tradizioni che vanno scomparendo e che solo mettendoli nero su bianco riusciranno a sopravvivere ai processi lenti ed inesorabili dell’oblio dell’ignoranza.

PHOTO-2021-04-20-20-51-03.jpg

Di seguito pubblichiamo l’introduzione al suo ennesimo libro che, anche se può sembrare patrimonio solo delle meravigliose Isole Eolie, racchiude, invece, la cultura di un popolo simile a cento o mille altre civiltà che, come tante, si stanno spegnendo per quel soffio, sempre in agguato, dell’indifferenza e della superficialità. Il mio personale augurio affinché anche questa sua narrazione possa trovare il consenso da parte di un interlocutore sempre più numeroso e avido di sapere.

In questo libro di Italo Toni vi è un tentativo ulteriore, dopo la pubblicazione di alcuni volumi sulle antiche tradizioni eoliane, di evidenziare usi, consuetudini, costumi e folklore che caratterizza la civiltà eoliana del recente passato, la quale, gradualmente, va scomparendo a causa delle trasformazioni e dei mutamenti che avvengono con il trascorrere del tempo e con le forme evolutive imposte dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti tipici ed ineluttabili della società nel mondo moderno. L’autore è intenzionato a salvare dall’estinzione quanto più possibile su ciò che riguarda le consuetudini e le attitudini della vita umana che si svolgeva nelle Eolie sino a pochi decenni addietro, con tutte quelle caratteristiche e tipologie che ha dato, per diversi secoli, una identità culturale, sociale ed etno-antropologica agli abitanti dell’arcipelago siciliano. 

Si tratta di metodi praticati dagli isolani sul come coltivare la terra e su come trarne i frutti ed i benefici da essa, senza alterare l’ambiente, la natura ed i suoi ecosistemi. Interessante è come l’autore riporta e descrive gli usi e le consuetudini della gente che riguardano la vita quotidiana ed il tessuto sociale delle varie comunità abitative dislocate nelle sette isole dell’arcipelago eoliano. Cultori, quindi, o “artisti” (come ama definirli l’autore stesso) delle conoscenze, dei segreti del sapere che hanno consentito alle varie genti che si sono susseguite, nel tempo, a condurre una esistenza basata sul “buon senso” e sulla dedizione verso la famiglia e verso le attività artigianali, agricole e pescatorie tradizionali. […]

Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato in questa nuova stesura, sulle isole Eolie e sulle consuetudini degli abitanti: Antonio Brundu per la sua premessa, e fornito alcune foto, insieme a Felice Nicchia e Alessandro Faralla il quale ha curato la realizzazione della copertina e grafica; inoltre Catia Toni, Santi Gioffrè , Maria Grazia Natoli e Matteo Greco.

https://montalbanonotizie.it/eolie-civilta-e-vita-degli-eoliani/

68931452_2560565327339485_92876464457777152_n.jpg

Dove dimora Dio? A questa domanda, che ha impegnato le menti più brillanti di tutte le epoche, ha cercato di rispondere lo scrittore eoliano Italio Toni. La sua ultima pubblicazione, la ventesima della sua carriera, che si intitola appunto “La dimora di Dio”, è stata presentata lo scorso 20 luglio nello splendido agriturismo Tivoli, di proprietà della famiglia Toni, in uno scenario che sembra disegnato da un Architetto di chiarissima fama: un tramonto da favola affacciato sull’isola di Salina, con Alicudi e Filicudi sullo sfondo in un trionfo di colori che nessun pittore riuscirà mai a riprodurre su nessuna tela. Forse Dio dimora alle Eolie? Sicuramente ci è passato molto spesso. Ma Italo Toni non ha voluto affrontare il tema della dimora di Dio da un punto di vista accademico o filosofico. Lo ha fatto da par suo, con linguaggio semplice, immediato e diretto, comprensibile a tutti. Lo ha fatto raccontando episodi della propria vita, tentazioni, cadute. Quelle cadute, però, dalle quali ci si rialza sorretti da una fede incrollabile e da una compagna di viaggio molto speciale, quella Maria Santissima della Catena cui è dedicato il libro. Una serata magica, quella della presentazione, con tanti amici ad assistere al ‘battesimo’ dell’ultima fatica letteraria di Toni, tra poesia, dibattiti e la sempiterna diatriba tra fede e ragione. Chi vincerà? E proprio qui sta il punto, perché chi trova la dimora di Dio sa come rispondere alla domanda. E insomma, dove si trova questa casa, questo rifugio nel quale ogni cosa è buona e illuminata di luce divina? E se la risposta fosse la più semplice di tutti, se fosse semplicemente nel cuore dell’uomo?

NOTIZIARIOEOLIE.IT

20 SETTEMBRE 2020

LE INTERVISTE DE “IL NOTIZIARIO” agli emigranti eoliani. Da Melbourne Gioconda Paino e da Quattropani il fratello Italo Toni

Rist-Maria-Tindara.jpg

subba-or.jpg