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di Ennio Fiocco

Il diario di Joshua Crompton in Sicilia nel 1825

Joshua Samuel Crompton (1799 +1881) e William Blane (1800 +1825), descrivono il loro viaggio attraverso la Sicilia compiuto tra l'8 e il 19 febbraio del 1825 in rotta da Londra a Malta. In particolare, la fase iniziale del tour in Sicilia è via mare da Napoli fino a Messina e poi lungo la costa orientale fino a raggiungere Catania passando per Taormina, descrivendo le vestigia del mondo greco e romano per poi riprendere il loro itinerario a Nicolosi da dove scalano l'Etna e poi raggiungono Siracusa per vedere gli antichi siti, prima di salpare in direzione di Malta. Indubbiamente, artisti, scrittori e studiosi, nonché rampolli di famiglie europee benestanti, erano attratti dall'Italia meridionale, rispetto alla Grecia la quale era quasi del tutto inaccessibile perché faceva parte dell'impero ottomano.

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La traversata per la Sicilia durava alcuni giorni e dipendeva dal vento, dalle condizioni marine e dalla tipologia di imbarcazione a vela. Poi nel XIX secolo, le navi a vapore rendevano il viaggio più rapido e meno pericoloso. Non si dimentichi che, arrivati in Sicilia, viaggiare via terra era alquanto difficile e pericoloso per la presenza di briganti. Fuori dalle grandi città, gli alloggi erano rari e scomodi. Nonostante queste limitazioni i viaggiatori erano disposti a sopportare i disagi non solo per visitare i siti antichi, ma anche per vedere le altre attrazioni dell'isola, come l'attività dei vulcani e le feste religiose.

Crompton apparteneva per discendenza da una agiata famiglia di banchieri del Derbyshire in Inghilterra ed ha avuto un'istruzione classica studiando a Harrow e Cambridge, e aveva familiarità con gli scritti di Omero e Cicerone. Aveva 26 anni quando nel dicembre del 1824 partì da Londra per un lunghissimo viaggio attraversando Francia e Italia, Sicilia e Malta e poi, attraverso Egitto e Siria, fino a raggiungere Costantinopoli. Per una parte del viaggio, è stato accompagnato accompagnato da William Blane (1800 +1825). In particolare, nella collezione di Azerley Chase Records in custodia presso il Record si trova un dattiloscritto del diario di viaggio e altre note manoscritte anche da William Blane, disposte in ordine cronologico, che ci forniscono resoconti di giornata dettagliati.

Lasciando Napoli per il porto di Messina l'8 febbraio1825, arrivarono in Sicilia due giorni dopo. Il loro viaggio attraverso la Sicilia terminò il 20 febbraio del 1825, quando salparono da Noto in direzione di Malta su una speronara. Si imbarcarono da Napoli su una nave mercantile, la “William of Liverpool”, disposta a portarli quel giorno come passeggeri a Messina, pur tuttavia, l'imbarcazione aveva sistemazioni limitate e il suo passaggio non fu privo di incidenti, come scrisse Crompton: "Il signor Blane si ammalò fin dall'inizio e il capitano si sentì molto schizzinoso, così che io fui l'unico a non soffrire. Quando scese la notte, poiché c'erano solo due cuccette e loro erano malati, trovai un letto sulle assi vicino al timone e, coprendomi con il mio cappotto e il mantello, mi addormentai profondamente.

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La brezza continuò ad aumentare e verso mezzanotte fummo costretti a calare quasi tutte le nostre vele, poiché quando stavamo passando dal famoso promontorio di Palinuro avevamo una brezza tremenda. “Navigarono oltre le isole Lipari, Stromboli...Di maggiore interesse è stata però l'attività vulcanica di Stromboli: “Stromboli non smette mai di vomitare, quando siamo passati era pieno di fumo e durante la notte del 9 abbiamo visto costantemente la cima rossa della montagna fiammeggiare in modo meraviglioso, il riflesso sul mare, in particolare perché era molto agitato, era bello e naturalmente nuovo per me come anche per tutto il nostro equipaggio, che era interamente guidato dalle carte nautiche non essendo mai stato nel Mediterraneo prima.

"Il 9 febbraio riporta che un vento forte spinse la loro nave fuori rotta, più a ovest della rotta originale. Una volta che il vento si calmò, andarono alla deriva avanti e indietro e non ripresero velocità fino a sera, dopodiché il vento soffiò per tutta la notte. Crompton così scrisse: “Per evitare l'acqua, entrai nella stiva e mi preparai un letto sopportabile su alcune vele, il vento durante la notte era violento...il rollio della nave, scosse i miei due compagni in modo meraviglioso, durante la notte Stromboli era molto bella, emetteva costantemente fuoco e fumo, che di notte sembravano bellissimi, quando apparve la luce del giorno il mattino sembrava molto promettente e per un breve periodo avemmo un vento piuttosto vivace e favorevole, ma verso le 8 questo calò di nuovo e stavamo andando alla deriva da tutte le parti, a causa delle correnti, le isole le formano in ogni direzione...”.

Dopo un lungo e faticoso viaggio, giunsero finalmente in Sicilia al porto di Messina. Molto interessante il resoconto a duecento anni esatti dal passaggio alle Eolie.

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