GLI AUGURI DA CAGLIARI
di Felice D'Ambra
San Valentino & il “Il Divo Dell’Amore”.
Molte sono le leggende che fanno parte della cultura popolare, su episodi legati alla breve vita di San Valentino Vescovo Martire. Il 14 febbraio nonostante la crisi del mondo che non ha termine, si celebra la festa dell’amore, un anniversario di gioia universale, molto sentita da tutti gli innamorati dell’universo. Negli anni sono in continuo aumento le città e paesi dove per la festosa ricorrenza, si organizza: Cene a lume di Candela, serate danzanti, eventi musicali straordinari, tutti legati alla potenza dell’amore, che è anche diventato un vero Business turistico commerciale.
Grandiosi sono gli eventi in nome di San Valentino, soprattutto a Verona, la Città dell’Antica Arena, del Balcone e degli eterni innamorati “Giulietta e Romeo”. Tutto il centro di Verona, per l’occasione si trasforma in una scintillante festa, di mille iniziative che fanno da cornice al magico giorno della festa che accomuna tutti gli innamorati. Immancabile è la premiazione delle più belle lettere inviate da ogni parte del mondo all’eroina shakespeariana per il Premio Internazionale “Cara Giulietta 2017”. Particolare è anche lo spettacolo teatrale Opera in Love: Romeo & Juliet, dove Opera,Teatro e Danza s’intrecciano per dare vita a uno speciale omaggio a Giulietta.
Anche la Città di Torino; con un curioso aneddoto, quasi una credenza popolare, che si aveva nella Città di “Piemontesina Bella”, dove si racconta che nel meraviglioso parco e castello del Valentino, c’era l’usanza femminile che durante una festa galante proprio il giorno di San Valentino, ogni dama innamorata che incontrava il suo cavaliere, chiamandolo “Valentino” gli giurava eterno amore. Il giorno di San Valentino, il mondo non può non ricordare, due famosi personaggi, due stili di vita diversi, ma di grande spessore anche umano: Anche se tutti cantano Sanremo, tutti ricordano anche Il grande Valentino Garavani, l’uomo in rosso che col grande amore per il suo “Valentino Style”, ha vestito le donne più belle della terra, portando il Made in Italy alle stelle del firmamento mondiale. Il ricordo va anche a quel giovane emigrante italiano che lasciò giovanissimo, oltre un secolo fa, la sua amara terra. Si chiamava Rodolfo Valentino, originario del Tavoliere delle Puglie, nato a Castellaneta nel lontano 1895. Rodolfo Valentino fu un giovane brillante, considerato di una bellezza straordinaria, dotato di un fascino enigmatico e di un talento artistico eccezionale. La sua breve esistenza non fu facile, e Rodolfo Valentino, dopo aver vagato in molte città italiane, sbarcò a Parigi. Frequentando i famosi locali della movida parigina, Montmartre, Montparnasse, Moulin Rouge, Le Lido, egli divenne un eccellente ballerino. Valentino da emigrante s’imbarcò a Genova sul Transatlantico Cleveland e sbarcò a New York, in quella Città che lui aveva sempre sognato, il 23 dicembre 1923. Era una gelida sera, quella di Manhattan quando Valentino elegante e bellissimo come un Apollo, si presentò al Night Club Maxim in cerca di lavoro, e qui fu immediatamente notato e assunto come ballerino. Più del suo compenso, furono le sostanziose mance elargite dalle Signore americane che frequentavano e facevano la fila per accaparrarsi il bellissimo seducente ballerino, il latin lover italiano. Le bellissime elegantissime donne della grande Mela dello zio Tom, lo osannarono tanto, che fecero di “Rudolph” un autentico Sex Simbol e lo amarono come un vero oggetto del desiderio. Fu a Hollywood che Rodolfo Valentino dopo comparse di scarso rilievo cinematografico, nel 1921 interpretò il film “I quattro Cavalieri Dell’Apocalisse”. Il bel Valentino fu così consacrato ed entrò a passo di tango, nella leggenda come il più grande e il più autentico Sex Simbol della storia del cinema; divenendone un’Icona mondiale. Senza volerlo, egli dettava il“Valentino Style” il suo modo di vestire, che tutti imitavano. Egli fu il primo “Divo” il Mito, il Sex Simbol maschile di grande successo del cinema di allora. Rodolfo Valentino morì a New York, il 23 agosto del 1926. Le sue spoglie riposano all’Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles California. La cittadina di Castellaneta lo ricorda con una statua e un Museo. Negli anni che seguirono la morte di Valentino, come all’inizio, il mistero continua e ancora oggi come una sorta di tradizione, alcune donne velate in nero, continuano a portare fiori freschi sulla tomba di “Valentino”, il più grande Idolo dell’amore.
Buon San Valentino, a tutti gli innamorati del mondo e non solo!
Da Londra