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PRIMA PAGINA: “LAPSANDO"
Lapo ha confessato ad alcuni studenti di essere stato un bambino più fortunato degli altri, ma anche un bambino infelice per questo da alcuni anni promuove iniziative benefiche. Adesso ha creato Laps (Libera Accademia Progetti Sperimentali) e punta sulla creatività con obiettivo la felicità dei bambini. È la nuova Fondazione voluta da Lapo Elkann, nata a Torino per ideare e sostenere, grazie al contributo di “talenti sparsi in tutto il mondo”, iniziative e progetti per il sostegno dei bimbi meno fortunati, vittime di abusi o con bisogni educativi particolari. Laps prevede la creazione di linee guida per la formazione, nelle Comunità scolastiche, di competenze in materia di prevenzione e di lotta ai maltrattamenti sui minori: dal riconoscimento dei segnali di allarme alla gestione diretta delle problematiche dei singoli casi anche sotto i profili burocratici e giuridici. “Basta saperlo ...” è un progetto - che prevede l’offerta gratuita di un software alle scuole - per la somministrazione massiva di test per la valutazione diagnostica del rischio della sussistenza di disturbi specifici di apprendimento. Infine “Bambini in gioco” che lavora sull’avviamento alla pratica sportiva di alunni disabili e normodotati con l’obiettivo di educare alla relazione inclusiva. Lo slogan é “charity begins at home”, la carità comincia a casa.
Matura la pera e l’isola spera.
Alle Eolie bisogna inserire un marketing territoriale in qualche “patto per il turismo”. Tutto deve contenere azioni coordinate, percorso condiviso, migliorare la qualità, promozione, iniziative, programmazione. Queste sono le basi per un territorio a cosiddetta vocazione turistica. Da tanti anni si é smarrita l’ABC dell’accoglienza. Bisogna sostituire il fai da te con una regia professionale con l’aiuto delle amministrazioni locali e associazioni di categoria. Tutti devono siglare il patto e garantire una serie di requisiti per fregiarsi del titolo di “località turistica”. Un progetto Wi-Fi Eolie, alla diffusione digitale di contenuti tramite l’applicazione #amieolie fornendo dati e indicazioni aggiornate su cosa fare, vedere, mangiare, alla creazione di pacchetti turistici “di eccellenza”. I comuni dovranno gestire, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, gli uffici informativi; inoltre, dovranno utilizzare i proventi della tassa di sbarco per potenziare i servizi turistici. Al balzello non corrisponde, al momento, un servizio degno di questo nome. Perché il turista deve pagare un’imposta, se poi le isole non offrono nulla di nuovo in cambio? 
