Eventi e Comunicazioni

Ogni anno, a causa del riscaldamento marino,  evaporano 400 km cubici di mare, portando una produzione annua di 14-15 miliardi di tonnellate di sale. A queste variazioni si aggiunge l’aumento dell’anidride carbonica, causata dall’uomo, che incrementa l’acidificazione del Mediterraneo. Così l carbonato di calcio, elemento fondamentale per gusci di conchiglie, corazze di crostacei e plankton, si scioglie creando problemi all’ecosistema marino. Creature marine mai viste prima alle nostre latitudini ma che, a causa dell’innalzamento della temperatura e della salinità del Mediterraneo, trovano ormai un habitat naturale. Circa 750 specie esotiche solcano i nostri mari. Alcune innocue altre pericolose per l’uomo. L’ostreopsis ovata, microalga unicellulare invisibile all’occhio umano e tossica nel periodo della fioritura. O infine dannose per le specie nostrane, con cui entrano in competizione. Il rischio è che accada ciò che, in acqua dolce, è avvenuto con il gambero rosso della Louisiana. Un problema considerato letale per i nostri gamberi, uova di pesci e uova di anfibi. Il fenomeno conosciuto da tempo, ha avuto un’accelerazione inaspettata. L’avvistamento del pericoloso pesce scorpione, velenosissima specie originaria del Pacifico e dell’Oceano Indiano é presente nell’isola faunistica di Vendicari, in Sicilia. Anche la comparsa del pesce palla maculato (o argenteo), dalla potentissima neurotossina (è vietato mangiarlo).