PRIMA PAGINA: “IMMONDIZIANDO"

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L’Italia dell’immondizia guarda e osserva il “modello Parma” che non é il prosciutto. I Comuni volonterosi vogliono ispirarsi a Parma per la raccolta differenziata per ridurre sempre più la quantità di immondizia bruciata nell’inceneritore. Portare la differenziata al 72%  con lo slogan “più inquini, più paghi”. Premiare chi fa la differenziata penalizzando chi non ricicla abbastanza. Il sistema punta a ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati, cioè quelli che finiscono al termovalorizzatore. Il sistema serve a ridurre il più possibile i rifiuti indifferenziati, cioè quelli che finiscono al termovalorizzatore. Bisogna inserire gradatamente la tariffa puntuale grazie alla raccolta porta a porta, che fa salire la quota di differenziata dal 30 al 60% rispetto al servizio su strada.L’Europa pretende il 65%. La tecnologia consente di applicare il principio del chi inquina paga usando i contenitori condivisi utilizzando sacchi o bidoncini dotati di specifici chip. Così ad ogni famiglia è associato un codice che permette di misurare la qualità della spazzatura prodotta. E, sulla base dei sacchi usati o dei contenitori svuotati, si determinà la tariffa, composta da una parte fissa e una variabile basata su quanto rifiuto indifferenziato viene prodotto da ciascuna famiglia. Dove è stata già introdotta la tariffa puntuale é stata ridotta la quantità di immondizia prodotta e ridotta anche la bolletta per l’80-90% dei cittadini.

 

 

ISOLA ARATA

 

 Si calano le reti della vita     

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ancorando le speranze del lavoro.

Uomini preziosi senza ori e senza orari

guardano il cielo e pregano borbottando.

Tessuti di qualità si consumano con l’umanità

mentre il tempo varia il suo listino.

Terra sconsola ma arata aspetta la semina di durata.

C’é un veliero all’orizzonte che vira con coraggio

per nascondere l’oltraggio alla pelle scura

brutalizzata dal vivere e dal finire il turno del respiro.

 

 

 

CONTROCORRENTEOLIANA: ECONOMIA  

 
aaaaaaaaAnche se le Eolie sono in Europa, non è giusto e accettabile assistere all’affidamento di lavori pubblici ad imprese non del posto, che sbarcano nelle isole, ricevono gli incarichi, effettuano gli interventi e poi vanno via senza lasciare nulla sul territorio. Questo é il duro sfogo che inizia a trapelare nell’analisi del difficile momento economico che sta attraversando anche il comparto delle costruzioni e l’indotto ad esso collegato. Ci rimettono le ditte locali che hanno difficoltà a sopravvivere e che pagano in loco tutti i tributi locali e la cassa edile, cosa che spesso chi proviene da fuori evita. Creare degli elenchi di operatori economici di fiducia o ampliarli in modo da coinvolgere per procedure negoziate inerenti lavori di importo inferiore a 150 mila euro come previsto dalla legge. Questo per coinvolgere le imprese locali ed il comparto artigianale dell’edilizia compresi i professionisti locali. Ricorrere a questa realtà di cui le Eolie sono ricche, sarebbe vantaggioso per la stessa committenza, che potrebbe quindi usufruire del cosiddetto “Km 0” con una migliore riuscita del lavoro stesso e con tutte le garanzie legate ad avere un rapporto con imprese e con i professionisti locali.
 
 
 
VERO&FALSO
 

          

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-Politico eoliano cerca orme antiche di lupi con voti solitari in località monte Gallina.

-Roberta Capua invitata a Capo Faro di Salina.

-Morgan cerca nuovi amici a Filicudi.

-Eoliano con segno zodiacale Pesci  cerca Acquario.

-Elettore eoliano crede di essere un “bellessere”.

-Ad Alicudi si legge il libro “Una perfetta sconosciuta”.

-Le isole Eolie cercano una vera principessa.

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