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Andare contro natura a scapito dei sentimenti è sempre un bruciore. Come quello che si deve provare quando si decide di far diventare chirurgicamente un pene in vagina e dire che i giochi sono fatti. Si chiama riassegnazione chirurgica. Se poi durante l’intervento c’é la presenza costante della famiglia, la riassegnazione é maggiormente consensuale perché accorgersi di avere in famiglia un figlio transgender non é semplice. Parlarne e scrivere é necessario in questa società moderna dove i valori spesso hanno dei prezzi da saldo. Intanto “la testa del pene diventa clitoride, insieme a parte dell’uretra mentre la pelle del pene diventa piccole labbra e parte dell’ingresso della vagina, i testicoli scompaiono, la pelle scrotale è asportata, avvolta e posta alla base come condotto vaginale”. L’uomo é donna sotto quel punto di vista senza fantascienza né mitologia. E’ la pace con il proprio corpo che ha quello che voleva sperando anche dalla cintola in...su.