PRIMA PAGINA: “GENTILONANDO"
Gentiloni dovrebbe togliersi le spine, senza rose, che ha ereditato da Renzi. Gli tocca pure la stretta sui voucher, i ticket da dieci euro lordi messi al mondo per pagare i piccoli lavori, la bandiera della nuova precarietà. Questo mentre non c’é ripresa ei disoccupati raggiungono la vetta “Tremilioni” e da 2 giorni é finita l’indennità di mobilità, la cassa integrazione in deroga e la Discoll. La Naspi sarà in difficoltà per i licenziamenti collettivi del settore industriale. I tre referendum promossi dalla Cgil (ritorno all’articolo 18, abolizione dei voucher, corresponsabilità negli appalti) aspettano l’esito della Corte Costituzionale. Palazzo Chigi attende ma gli italiani non possono aspettare ancora.
ISOLA MATEMATICA
Quando la voce scrive, le orecchie parlano
e le mani mostrano i malori sociali.
La vita é un deficit senza motivazioni,
dove la noia rattrista e riempie il vuoto
delle tasche e delle menti.
Così viaggiano nel liberismo i riempitori
di prodotti senza concorrenza con i lavori minimi.
I fenomeni appaiono fra le nuvole
per far vedere il vivo che spegne il fuoco
e il vociare da strilloni della vita fuori dai confini
del progresso annullato dalla matematica
che ha visto scomparire i numeri.
CONTROCORRENTEOLIANA
La storia dei rifiuti (ingombranti e non) fotografate nei soliti percorsi stradali, dimostra che il territorio non é sorvegliato. Dimostra anche che la fiducia che l’amministrazione ha nei propri cittadini viene a mancare. Il” butto io e raccogli tu” non può continuare all’infinito. E’ una questione di civiltà e non di convivenza. I controlli vanno ripartiti sul territorio e non solo in alcune vie. La video sorveglianza, consigliata dai cittadini ubbidienti é giusto che parta. Magari solo con alcune postazioni civetta. Oggi le telecamerine riescono a catturare anche gli spilli.
VERO&FALSO
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