Eventi e Comunicazioni

PRIMA PAGINA: "PROCESSANDO"

I processi Ruby stanno indebolendo sempre di più l’Italia che guarda al palazzo di Giustizia di Milano come storico gossip passionale di Berlusconi&c. Anche i giornali si sono stancati perché hanno finalmente capito che i lettori hanno la saturazione anche se gli sguardi restano pieni per la vita notturna di un ex premier che con l’avanzare dell’età non molla la mania della bellezza fisica anche senza cervello. Il fisico conta come la portanza con i tacchi alti ed il “cosciame” al vento. Senza bisogno di cercare nei codici i preservativi della vita.

ISOLA TESTA

C’é chi aspetta la nave e chi la barchetta,

anche se la tempesta ha scelto l’altro mare.

Figli dell’attesa con gli zaini sulla testa

che sanno solo chi resta.

Cifre africane portano festa

per chi legge e chi pesta.

orfani di una vita senza pensieri

come delfini nascosti ai levrieri.

Gente andata e mai arrivata

spera soltanto nella buona annata.

CONTROCORRENTEOLIANA

Anche se con un solo libro, Raffaele China entra nel gruppo degli storici eoliani. Con la passione e l’attaccamento di questo eoliano per le 7 isole di tutti i tempi. Raffaele é nato e vissuto attaccato alle mura del castello e da li é nata la sua scelta anche da collezionista. Possiamo chiamare queste cartoline il “Rimpianto” per immagini partite con il tempo passato e arrivate trasformate dal tempo attuale. Altri tempi si può dire, altra vita che dimostra come il progresso ha creato e scelto le sue vittime innocenti. Quelle e queste pari non sono.

VERO&FALSO

-Maria De Filippi non molla il Giglio per Alicudi.

-Fawaaz Gruosi, dopo aver festeggiato il compleanno a Porto Cervo, ha sognato Panarea.

-Luca Zingaretti é convinto a Grosseto ha trovato gli stessi amici di Filicudi.

-Salvatore Esposito é convinto di avere origini eoliane dopo essersi arricchito con Gomorra.

-Paola Barale ha ordinato un barile di Malvasia nella vacanza eoliana.

-Politico eoliano trova in macchina un monokini turistico.

Antonella Clerici dichiara che la spiaggia libera e popolare di Pescia aveva gli stessi cannizzi di Vulcano.