Eventi e Comunicazioni

PRIMA PAGINA: "SPALMANDO"

La signora Agnese Renzi, insegnante ma consorte del presidente del consiglio attualmente senza sorte, ha visitato velocemente il bar Expo per onorare la Nutella colpita alle spalle dalla ministro francese Ségolène Royal che sorridendo amaramente ha denunciato che il prodotto italiano ma aziendalmente e fiscalmente straniero, contribuisce alla deforestazione per l’utilizzo dell’olio di palma, lo stesso olio che la Gabanelli denuncia nei prodotti integrali che utilizzano il miele. Era il giorno della festa del Regno Unito e non dell’Europa unita. Una spalmata alla casualità anche dopo le scuse del ministro.

Corpi che sfiorano il mare

come tronchi da rottamare

per dare accesso ai movimenti

mentre l’isola cancella il passato.

Storie di giornate sui giornali

a cercare la notizia sul sole,

a sfogliare dove arrivano i raggi

e a coprirsi con cappelli da imbianchino.

Favole che sanno di colori

con passate di pennelli sulla pelle

che risplende come le stelle

mentre il mondo vive nelle stalle.

Sulla storia dell’acqua potabile del comune di Lipari molti eoliani cercano di suggerire all’intero consiglio comunale di diffondere la sicurezza sulla potabilità dell’acqua in modo semplice. Storicamente il prezioso liquido ha sempre prodotto dispiaceri. Il piacere che si chiede all'amministrazione é che durante i consigli comunali, i politici, dovrebbero usare brocche trasparenti riempite d’acqua sgorgante dai rubinetti di piazza Mazzini e prima di ogni seduta ciascun politico dovrà berne un bel bicchiere. Miglior garanzia non c’é.

VERO&FALSO

-Politico eoliano ordina in Cina 7 chilometri di spiaggia.

-La malvasia di Lipari prodotta a Canneto Dentro.

-La giornata dello storico eoliano tutte le sere al Centro Studi.

-Associazione eoliana propone a muso duro il museo dei musei.

-Tritato di totani eoliano chiamato tritotani.

-I comuni eoliani forniranno targhe con la scritta : Pulito dai privati.

-Invece dei cestini metallici per l’immondizia, a Lipari ci saranno i cestini di “cannizzuli”.